

Novak Djokovic conquista il titolo numero 83 in carriera. Suo l'ATP 250 di Belgrado. Battuto Molcan, numero 255 del mondo, che ha comunque completato quattro break
di Alessandro Mastroluca | 29 maggio 2021
Dopo la vittoria nel torneo di casa, Novak Djokovic si presenta alla premiazione con una mascherina che più eloquente non si può. Sopra, c'è disegnata la Tour Eiffel. Il serbo ha battuto 6-4 6-3 Alex Molcan, mancino slovacco numero 255 del mondo che non aveva mai vinto match ATP prima di questa settimana, ma già pensa a Tennys Sandgren, suo primo avversario all Roland Garros.
Al di là del punteggio la finale del torneo di Belgrado, nel club di famiglia del numero 1 del mondo, con l'emozionato fratello nel ruolo di direttore, non è andata del tutto secondo i piani. Il serbo ha infatti ceduto quattro volte il servizio in una partita per lui sostanzialmente impossibile da perdere.
Molcan, mancino che aveva eliminato Fernando Verdasco e Federico Delbonis, ha mostrato un tennis vario e completo, da giocatore di classifica superiore. Proiettato a salire al best ranking di nunero 181 la prossima settimana, Molcan ha vinto sei dei primi sette punti della finale.
Ma nonostante un braccio sciolto e buone idee di gioco, figlie anche della leggerezza che deriva dalla differenza nei valori in campo, lo slovacco non ha invertito i pronostici.
Ha subito sei break, lasciando così a Karim Alami lo status di ultimo giocatore fuori dai primi 200 capace di battere un numero 1 del mondo in carica (Pete Sampras a Doha nel 1994).
Djokovic ha festeggiato così l'83mo titolo in 119 finali, il sedicesimo sulla terra rossa. Diventano dunque sei i giocatori con almeno due tornei vinti nel circuito ATP dall'inizio del 2021.
"E' passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho giocato qui con il pubblico sulle tribune" ha detto Djokovic, che aveva già vinto a Belgrado nel 2009 e nel 2011 il Serbia Open rimasto in calendario solo fino al 2012. Il mese scorso, quando si è fermato in semifinale al Novak Tennis Centre contro Aslan Karatsev nel torneo vinto da Matteo Berrettini, infatti, si giocava a porte chiuse.
"Tornare a vincere un titolo qui è davvero speciale, non avrei potuto pensare a una preparazione migliore per il Roland Garros. Sto giocando bene, mi sento bene e ho trascorso del tempo di qualità con la mia famiglia".
Il numero 1 del mondo ha fatto i complimenti agli organizzatori del torneo, pur riconoscendo di essere di parte in quanto il direttore è suo fratello. In ogni caso, aver messo su "due tornei maschili, uno femminile e un Challenger" è indubbiamente meritorio anche per i giovani tennisti serbi che hanno avuto più occasioni di misurarsi ad alto livello senza spostarsi. La quantità di tornei sul territorio nazionale è, ad esempio, uno dei motivi che spiegano l'esplosione del tennis italiano secondo il coach e match analyst Craig O'Shannessy, che in passato ha collaborato proprio con Djokovic ed è da tempo consulente della Federazione Italiana Tennis.
Soddisfatto anche Molcan, che ha comunque vissuto la settimana migliore della sua carriera. "Cercherò di godermi questo secondo posto per qualche giorno, poi spero di far bene in altri tornei" ha spiegato. "Spero che per te sia solo l'inizio" ha detto Djokovic. Se questo resterà il suo livello di gioco, lo sarà.
ATP, I PIU' TITOLATI NELL'ERA OPEN
Jimmy Connors 109
Roger Federer 103
Ivan Lendl 94
Rafael Nadal 88
Novak Djokovic 83
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