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L'attesa e la gioia di Lorenzo: "Tanta tensione, poi mi sono sciolto"

Il piemontese centra il secondo successo su altrettanti match, pur dopo aver perso il primo set. "Mejia - spiega Lorenzo - si è dimostrato un ottimo giocatore. Vale i top 100". Il colombiano è contento del suo match: "Ma - aggiunge - per salire devo crescere ancora"

27 novembre 2021

Lorenzo Sonego esulta dopo la vittoria in Coppa Davis sul colombiano Mejia (foto Sposito)

Lorenzo Sonego esulta dopo la vittoria in Coppa Davis sul colombiano Mejia (foto Sposito)

Prima l'attesa di tre ore, per il prolungarsi della sfida tra Ungheria e Australia. Poi un match tutt'altro che semplice, a dispetto di quanto dicevano le classifiche. Ma alla fine l'Italia ha piegato anche la Colombia, raggiungendo i quarti di finale della Davis 2021. Da Lorenzo Sonego, vincitore su Nicolas Mejia, il primo punto degli azzurri.

“Il primo set - spiega Lorenzo - l'ho vissuto con tanta tensione, poi mi sono sciolto. Lui ha giocato un'ottima partita, non vale di certo la classifica che ha e può crescere tanto, senz'altro stavolta si è espresso come un top 100, non da numero 275. Sono contento di averla portata a casa con la grinta che come sempre ho messo in campo”.

“Ho cercato di cancellare quello che era successo contro gli Stati Uniti, ho cercato di mantenere vivo quell'entusiasmo ma il giocatore che mi trovavo di fronte era totalmente diverso. Contro Opelka tutto si risolveva in pochi scambi, stavolta ho avuto difficoltà a capire cosa fare e come comportarmi in campo. Mi sono irrigidito ed ero meno fluido. Ma il primo set mi è servito per ritrovare tranquillità e poi per salire di livello”.

“Mejia si è rivelato un buon giocatore, era davvero difficile capire cosa fare. Ha due colpi molto simili, il servizio anche è molto buono, è un giocatore completo e io non mi sentivo tranquillo e sereno: tutto questo ha reso difficile la partita. Non ha un colpo che ti lascia fermo, però, e questo ti consente di prendere in mano il gioco. Così nel primo game del terzo ho preso fiducia e ho capito che il match era girato dalla mia parte”.

“Non è stato facile dopo un'attesa così lunga, dalle 16 alle 19. Stare tutto il giorno al chiuso senza nemmeno prendere aria, non è semplice. Poi una volta entrato in campo, l'atmosfera mi ha dato quell'energia che mi serviva per poter fare una bella partita”.

Davis Cup Finals a Torino: Lorenzo Sonego (foto Sposito)

Deluso per la sconfitta, ma contento della prestazione, il colombiano Mejia.

"Penso di aver giocato un ottimo primo set, poi nel secondo ho continuato a giocare bene, ma purtroppo ho fatto qualche scelta poco intelligente e l'ho pagata. Stessa cosa nel terzo. Credo di aver dimostrato a me stesso che posso esprimermi a questo livello, alla pari con giocatori come Sonego, ma devo trovare continuità. Tecnicamente, mentalmente e fisicamente in ogni caso ci sono".

"Lui ha detto che valgo i top 100? Lo ringrazio, apprezzo molto, ma in realtà la mia classifica dice 275 e che valgo i top 100 dovrò dimostrarlo sul campo in futuro. Magari già dal match contro gli Stati Uniti, sperando stavolta di vincere".

"Adoro giocare per il mio Paese, è quello che mi rende orgoglioso, era il mio sogno e adesso che posso realizzarlo cerco sempre di dare tutto in campo. Anche stavolta l'atmosfera era fantastica, molto emozionante. Sono orgoglioso di quello che ho fatto, anche se non è bastato. L'infortunio alla mano? Mi piacerebbe poter dire che è quella la ragione della sconfitta, ma in realtà non è così".

Davis Cup Finals, Italia-USA a Torino: Sonego a colloqui con capitan Volandri (foto Sposito)

SINNER: "DURA PERDERE 76 AL TERZO"

"E' stata una giornata positiva ma è dura perdere 76 al terzo alle tre di notte" ha detto Jannik Sinner, in conferenza stampa dopo la conclusione notturna del doppio.

Una sfida che il capitano Filippo Volandri ha vissuto come un test. "E' andato bene - ha spiegato -. Siamo tutti veramente contenti. Jannik può giocare tutto, e il doppio lo aiuta anche nella sua crescita di professionista. Soprattutto con questo spirito, con la responsabilità di giocare per l'Italia in casa".

Sul 2-0, ha aggiunto Fabio Fognini, "abbiamo deciso che avrei giocato con Jannik. Abbiamo detto: proviamoci. All'inizio mi ha detto che preferiva stare a sinistra, così ho iniziato a destra. Nel secondo set abbiamo cambiato ed è andata meglio". 

Sinner, ha spiegato Fognini, "sa già cosa fare, non ha bisogno di tanti consigli e i risultati parlano da soli. Ho fatto debuttare un altro 'pischello' - ha scherzato -, siamo contenti per il risultato e la qualificazione, ma perdere così il doppio ci lascia un po' l'amaro in bocca"

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