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Cilic & co si caricano: "Pronti per sfidare l'Italia"

Marin Cilic perde da Piros e non sembra gradire la superficie del Pala Alpitour. Eppure i croati ci credono, mettendo grande attenzione su un eventuale doppio decisivo, dove potrebbero schierare la coppia numero 1 del mondo. Ecco le parole di capitano e giocatori

di | 28 novembre 2021

Il clima in casa Croazia non è dei migliori, dopo che il numero 1 Marin Cilic ha perso contro l'ungherese Piros, non proprio un top player. Marin non ha fatto mistero di non sentirsi a proprio agio sulla superficie del Pala Alpitour, ma la fiducia - almeno a parole - resta alta. La Croazia ci crede, insomma, in uno sgambetto all'Italia, malgrado al momento le classifiche e le condizioni di forma appaiano a favore dei padroni di casa.

VEDRAN MARTIC (CAPITANO)

“L'Italia - spiega il capitano Vedran Martic - è una squadra forte, molto forte. Hanno degli ottimi singolaristi e degli ottimi doppisti, per passare il turno avremo bisogno di dare il massimo. So che sarà un match complicato ma siamo pronti. Se giocheremo al massimo, abbiamo delle chance di andare a Madrid”.

L'attenzione del team non è solo sui singolari. Anzi, pare che il tema principale in casa degli ospiti sia il doppio. Normale, in fondo, considerato che la loro coppia è la migliore del mondo.

NIKOLA MEKTIC

“Non sappiamo chi giocherà in doppio per l'Italia. Mi sarei aspettato di vedere Simone Bolelli in gara almeno una volta nei due match del girone, invece non è mai sceso in campo. Ma del resto Volandri ha tante possibili coppie da schierare, e sono tutte competitive. Lo stesso Bolelli adesso sta giocando solo il doppio, ma è stato un ottimo singolarista e non è un doppista in senso stretto. Quindi che giochi lui o Musetti o Sinner, a livello di schemi non cambierà moltissimo”.

MATE PAVIC

“In ogni caso, dovremo prima di tutto concentrarci sul nostro gioco. Poi capiremo chi gioca e ci adegueremo. Penso che uno dei due doppisti italiani sarà sicuramente Fognini. Ma conosciamo bene anche Musetti e Sonego, e ovviamente Sinner. Abbiamo già giocato contro di loro e ci faremo trovare pronti”.

Venendo ai singolari, invece, tiene banco la sfida tra numeri 1, con Marin Cilic che sarà opposto a Jannik Sinner. Oggi numero 30 Atp, Cilic è stato anche numero 3 ma pare che il suo periodo da top 10 sia ormai definitivamente alle spalle. Tuttavia, è sempre un ex vincitore di Slam (gli Us Open 2014) e quest'anno ha vinto due titoli Atp, l'ultimo poche settimane fa a San Pietroburgo (su un terreno molto rapido). Molte delle chance della Croazia, probabilmente, passeranno da lui.

MARIN CILIC

“Sinner? Il fatto che alla sua età sia già un top 10 dice tutto del suo valore. Nessuno può dire con certezza dove potrà arrivare ma è già un giocatore di altissimo livello. Se può arrivare nei top 3? Sì ma dovrà mantenere un livello alto nei tornei dello Slam, è questo che oggi ti permette di fare la differenza”.

“Non è semplice per me giocare su questo campo di Torino perché le condizioni sono decisamente lente, e in più non c'è nemmeno il vantaggio dell'altura che hanno coloro che giocano a Innsbruck o a Madrid. È difficile fare il vincente diretto, e anche col servizio non sono riuscito a incidere come avrei voluto. Spero di fare meglio nel match con l'Italia”.

“Il match perso contro Piros? Non posso dire - chiude Cilic - di aver giocato così male, ma ho perso perché lui ha messo in campo qualcosa in più. La differenza coi giocatori che stanno fuori dal top 100 non è così grande, è una questione di dettagli. Lui in questo caso ha meritato. Io avevo chiesto al capitano di non giocare l'incontro (con la vittoria di Serdarusic, la Croazia era già certa della qualificazione, ndr), ma ormai non si poteva più cambiare la formazione. In ogni caso sono entrato in campo per cercare di usare questo match come un test in vista dell'Italia”.

Un test che non è finito come il croato sperava, ma che non deve trarre in inganno. Il gruppo dei nostri prossimi avversari conta su elementi di esperienza e di talento. Il numero 2 (che sia Gojo o Serdarusic) non appare all'altezza di Cilic o del doppio, ma ci sono tante partite - in questa Davis - che ci stanno avvertendo sui potenziali pericoli che ogni sfida porta con sè. L'obiettivo per gli azzurri sarà mantenere alta l'attenzione, come sempre, dall'inizio alla fine.

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