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Davis, Italia-Croazia 3-0: Bolelli/Fognini firmano l’en-plein

Nella sfida valida per il Gruppo A della Davis Cup by Rakuten Finals, sul veloce indoor dell’Unipol Arena di Bologna, Musetti lascia solo sei giochi al numero due croato Gajo. Berrettini chiude in rimonta su Coric, dominando nel finale. E nel doppio Simone&Fabio superano al tie-break decisivo i formidabili Mektic/Pavic

di | 14 settembre 2022

L'abbraccio tra Simone Bolelli e Fabio Fognini (foto Sposito)

L'abbraccio tra Simone Bolelli e Fabio Fognini (foto Sposito)

L’Italia chiude già dopo i singolari (3-0) la sfida contro la Croazia valida per il Gruppo A delle Davis Cup by Rakuten Finals di scena sul veloce indoor dell’Unipol Arena di Bologna fino a domenica. Nel primo singolare, quello tra i numeri due dei rispettivi team, Lorenzo Musetti (n.30 ATP) ha battuto 64 62, in un’ora e 24 minuti, Borna Gojo (n.164 ATP). Quindi nella sfida tra i due numeri uno Matteo Berrettini (n.15 ATP) ha superato in rimonta per 67(4) 62 61, in due ore e venti minuti, Borna Coric (n.26 ATP).

Spettacolare il doppio vinto da Simone Bolelli/Fabio Fognini che si sono imposti per 36 75 76(3), dopo quasi due ore e mezza di lotta, la temibile formazione croata Nikola Mektic/Ante Pavic, al quarto posto nella “Race to Turin” (Fabio e Simone occupano la decima posizione). E la rivincita contro la Croazia è completa. Giovedì giornata di riposo per gli azzurri: venerdì di nuovo in campo per la sfida con l'Argentina, domenica l'ultimo impegno del Girone contro la Svezia.

“Eravamo sotto un set ed un break e…l’abbiamo portata a casa - ha sottolineato un Fognini distrutto ma soddisfatto -.“Sono contentissimo: con Simone abbiamo dimostrato ancora una volta di valere posizioni molto alte nella classifica di specialità. Ora c’è da recuperare le energie in vista della battaglia di venerdì contro l’Argentina”.

“Sapevamo che sarebbe stata durissima. All’inizio ho fatto fatica a trovare la risposta ma poi ci sono riuscito e le cose sono andate decisamente meglio - ha aggiunto Bolelli -. Era importante vincere anche questo doppio dopo i successi di Musetti e Berrettini”.

“Sono stati fantastici tutti - ha detto un capitan Volandri, praticamente senza voce -. Volevamo la rivincita e stamane, prima dell’inizio della sfida, ci eravamo detti che non saremmo stati belli, che non saremmo stati perfetti ma che ci avremmo messo il cuore e così è stato. Ora abbiamo 24 ore per recuperare la voce io e la fatica i ragazzi, e poi faremo le nostre considerazioni. Sinner sta ritrovando la condizioni e meglio di così non potrebbe andare”.

Bolelli/Fognini b. Mektic/Pavic 36 75 76(3) - Primo set più lottato di quanto non dica il punteggio e chiuso 6-3 dai croati, campioni a Wimbledon 2021, “chirurgici” nello sfruttare l’unica palla-break concessa dagli azzurri nell’ottavo gioco. Grande equilibrio anche nella seconda frazione: Bolelli ha ceduto la battuta nel quinto gioco ma la coppia azzurra si è ripresa immediatamente il break (3-3), tornando poi in vantaggio (4-3).

Nel decimo game Simone e Fabio sono arrivati a due punti dal set (0-30) ma Pavic ha rimediato con il suo servizio mancino infilando quattro punti consecutivi (5-5). Nel dodicesimo l’Italia è arrivata al doppio set-point grazie ad una risposta/lob di Fognini ma Mektic si è salvato con un servizio vincente ed un ace: è arrivato un terzo match-point e stavolta è arrivato anche il doppio fallo che ha permesso agli azzurri di pareggiare il conto (7-5).

Scatenati Bolelli e Fognini si sono procurati una palla-break anche nel secondo gioco della frazione decisiva ma Fabio ha sbagliato una comoda volée e Pavic si è salvato (1-1). Nel game successivo sono stati gli azzurri a dover salvare una palla-break. Nel quarto gioco con un tranciante in risposta Fognini a firmato il break (3-1) che poi Bolelli al servizio ha confermato (4-1). Nel momento migliore dell’Italia è arrivata la reazione dei croati che si sono rimessi in corsa (4-4).

In un pazzesco, interminabile dodicesimo gioco, durato 20 punti, gli azzurri non hanno sfruttato ben quattro match-point (6-6) e a decidere è stato il tie-break. Simone ha continuato a rispondere alla grande (4-0), Pavic si è ripreso uno dei due mini-break e Mektic ha riportato sotto la Croazia (4-3). Gli azzurri non hanno mollato e sono arrivati altri tre match-point (6-3) e Fabio con la risposta di rovescio lungolinea – al quinto match-point complessivo - ha siglato il 7 a 4.

Tutta la gioia di Matteo Berrettini (foto Sposito)

Berrettini b. Coric 67(4) 62 61 - Sfida inedita anche quella tra i numeri uno dei rispettivi team, con il 26enne romano, reduce dai quarti agli Us Open, al rientro in nazionale dopo tre anni. Migliore la partenza di Coric - tornando in grande spolvero questa estate con il primo successo in un “1000”, in quel di Cincinnati -, anche perché Berrettini nel secondo gioco con tre gratuiti di fila ha concesso due palle-break e poi, dopo aver salvato la prima con uno smash, ha consegnato il break cacciando in rete il diritto. Borna ne ha approfittato per allungare sul 3-0. Il croato ha difeso il vantaggio fino al 4-1 ma nel settimo game Matteo, complici un paio di errori del suo avversario, alla seconda chance utile ha messo a segno il contro-break siglato da un passante di diritto lungolinea su una volée non definitiva di Coric (4-3).

E poi è arrivato il riaggancio (4-4). Nel decimo gioco, dopo essere stato avanti 40-15, Berrettini ha dovuto fronteggiare un set-point che Borna, però, ha sprecato mettendo largo un diritto: poi il romano con un ace e con un diritto incrociato micidiale ha rimesso le cose a posto (5-5). Ha deciso un tie-break che Coric ha dominato (2-0, 5-1, 6-2) con l’aiuto di un Berrettini troppo collaborativo: il romano ha annullato i primi due set-point ma sul terzo ha sotterrato in rete un diritto tutt’altro che impossibile permettendo al croato di chiudere per 7 punti a 4.

Matteo ha iniziato decisamente meglio il secondo parziale con il croato che, con un doppio fallo, gli ha regalato il break nel secondo gioco. L’azzurro è salito 3-0 e poi ha mancato quattro opportunità (le prime tre consecutive) per il doppio break, con Borna che ha potuto tirare il fiato (3-1). Nel settimo game, inaspettatamente, Berettini è tornato ad offrire una palla-break ma l’ha annullata con un morbido rovescio atterrato poco dopo la rete che ha costretto il 25enne di Zagabria all’errore (5-2). Nell’ottavo gioco con una risposta nei piedi Matteo si è procurato un set-point sul quale poi è arrivato l’errore di rovescio del croato (6-2).

Berrettini ha annullato una delicata palla-break nel primo game della frazione decisiva e nel quarto, iniziato con un delizioso passante di rovescio lungolinea ad una mano e chiuso da una volée alta di rovescio incrociata, è stato lui a strappare la battuta al croato (3-1) confermando poi il vantaggio (4-1). Coric ha ceduto mentalmente e nel sesto gioco ha subìto un altro break (5-1) con Matteo che ha chiuso 6-1 secondo al match-point con il tredicesimo ace dell’incontro.

“In Davis non conta giocare bene, conta vincere. Era importante portare il punto a casa e ci sono riuscito - ha detto Matteo -. Dopo il primo set mi sono abituato alle condizioni di gioco, molto diverse rispetto a quelle dove avevo giocato fino alla scora settimana. Non ho tutta questa esperienza in Davis: man mano che la partita andava avanti mi sono sentito sempre meglio ed ho acquisito fiducia. Ora bisogna vincere anche il doppio perché in queste Finals ogni punto è importante”.

“The hammer” non ha tradito: 13 ace contro un solo doppio fallo, il 67% di prime in campo con il 78% dei punti conquistati ed un 52% di punti vinti anche con la seconda. Quattro su cinque le palle-break annullate da Berrettini che ha messo a referto 22 vincenti a fronte di 26 gratuiti (11 contro 28 il bilancio di Coric).

Tutta la soddisfazione di Lorenzo Musetti (foto Sposito)

Musetti b. Gojo 64 62 - Il 24enne di Spalato, rivelazione alle Finals di Torino dello scorso anno - quando da n.276 ATP “fece fuori” Popyrin (n.61), Sonego (n.27) e Lajovic (n.33) -, con il suo servizio devastante non era un avversario comodo da affrontare sul veloce indoor ma Lorenzo non gli ha concesso chance.

Tra i due non c’erano precedenti. Dopo qualche game di studio Lorenzo ha rotto il ghiaccio e, grazie anche ad un pizzico di fortuna, ha centrato il break nel quinto gioco (aveva già avuto una chance nel terzo) salendo 3-2 e confermando poi il vantaggio (4-2). Nel nono game, con il Next Gen toscano avanti 5-3, Borna è risalito da 0-40 annullando tre set-point consecutivi, e poi anche un quarto prima di rifarsi sotto (5-4). Ma in quello successivo, dopo aver sprecato un’altra opportunità con un doppio fallo, ha archiviato il set per 6-4 con un rovescio lungolinea in contropiede che ha costretto all’errore il suo avversario.

Di slancio Musetti ha preso un break di vantaggio anche in avvio di seconda frazione con Gojo che ha fatto di tutto per ad evitare che diventassero due dovendosi però arrendere alla sesta palla-break (3-0). Lorenzo ha allungato ulteriormente (4-0), Borna ha interrotto a cinque giochi la striscia positiva dell’azzurro (4-1) ma non è riuscito ad evitare che Musetti chiudesse il discorso per 6-2 al primo match-point su un rovescio lungo del croato.

“Sono partito molto bene anche se lui serviva davvero forte - ha commentato a caldo Musetti -. La chiave della partita è stata proprio disinnescare quella sua arma così micidiale. Poi il tipo di campo, non velocissimo, mi ha permesso di rispondere al meglio e l’entusiasmo del pubblico, fantastico dall’inizio alla fine, ha trasformato questo stadio in un’arena”.

Ottima prestazione al servizio di Musetti: 3 ace contro un solo doppio fallo, il 70% di prime in campo con l’84% dei punti vinti ma anche il 64% dei punti conquistati con la seconda. E nessuna palla-break concessa. A referto 20 vincenti contro 7 gratuiti (21 contro 22 il bilancio di Gojo).

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