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Eventi internazionali

Bye bye 2021, gennaio: Abu Dhabi incorona Sabalenka, poi tutte in Australia

La WTA brucia sul tempo l’ATP e pubblica il calendario fino a luglio. Melbourne Park perde le “quali” Slam ma ospita ben 6 tornei nella settimana che precede gli Australian Open. Fermata Yastremska, positiva al mesterolone. Intanto Aryna dopo aver vinto gli ultimi due tornei del 2020 vince anche il primo del 2021. Errani e Cocciaretto staccano il pass per gli Aus Open mentre a Melbourne per alcune la quarantena si fa davvero dura...

di | 20 dicembre 2021

Australian Open misure anti-covid

I dispenser per igienizzarsi a Melbourne Park (foto Getty Images)

Il buongiorno - in questo caso il buon anno… - si vede dal mattino. E stavolta la Women’s Tennis Association brucia sul tempo l’ATP anticipando il calendario del tour fino a metà luglio, torneo di Wimbledon compreso. Dopo aver pubblicato in precedenza le prime sette settimane dell’anno, quest’ultimo aggiornamento configura i tornei delle successive venti: in pratica il nuovo calendario definisce il tour rosa che parte con l’”Abu Dhabi WTA Women’s Tennis Open” fino ai “The Championships” (28 giugno - 11 luglio).

Ci sono i primi quattro eventi WTA 1000 del 2021 - Dubai Duty Free Tennis Championships (8 marzo), Miami Open presented by Itaú (22 marzo), Mutua Madrid Open (26 aprile) e Internazionali BNL d’Italia di Roma (10 - 16 maggio). A causa della pandemia da COVID-19 il BNP Paribas Open di Indian Wells (WTA 1000) non si terrà come al solito a marzo ma sono in fase di studio le alternative per una data nel prosieguo della stagione.

LUNA PARK MELBOURNE
Due settimane di quarantena, poi tre a tutto tennis a Melbourne Park: questo lo scenario che si prospetta per giocatrici e giocatori a partire dal giorno 31 di un mese di gennaio che più strano non si può. Intanto per la prima volta le qualificazioni degli Australian Open non si giocano a Melbourne, ma a Dubai (donne) e Doha (uomini) dal 10 e 13. Questo perché tenniste e tennisti devono arrivare in Australia entro il week-end del 16-17 e restare in isolamento due settimane, potendo uscire dalla stanza dell’hotel solo per cinque ore al giorno.

E’ previsto che nella bolla di Melbourne, durante la quarantena, ci si alleni a coppie fisse per una settimana mentre nella seconda le coppie si potranno unire a due a due, formando gruppi di quattro giocatori. Alla vigilia dello Slam Down Under - la prima settimana di febbraio - sono in programma quattro tornei, due ATP 250 e due WTA 500, più l’ATP Cup. E tutti sui campi di Melbourne Park che dall’8 febbraio saranno come sempre il palcoscenico degli Australian Open.

Melbourne Park

PUZZLE SITE
L’impianto della capitale dello stato di Victoria per l’occasione è diviso in tre zone: Rod Laver Arena e Margaret Court Arena (ATP Cup), i campi nella parte orientale dell’impianto compresa l’ex Melbourne Arena oggi intitolata a John Cain (WTA “Gippsland Trophy” e “WTA Yarra Valley Classic”), i campi della zona ovest compresi il 2 e il 3 (ATP “Great Ocean Road Open” e ATP “Murray River Open”). Particolare la gestione delle iscrizioni per i due WTA 500: una sola maxi-lista per entrambi con suddivisione a specchio.

YASTREMSKA POSITIVA
L’ITF rende nota - il giorno 7 - la squalifica provvisoria di Dayana Yastremska, positiva al mesterolone. La 20enne giocatrice ucraina aveva fornito un campione di urina fuori dalle competizioni il 24 novembre 2020. Il campione era stato inviato al laboratorio di Montreal, in Canada, accreditato dalla World Anti-Doping Agency (WADA) per le analisi, che hanno accertato la presenza del metabolita del mesterolone. A fine mese L’ITF conferma il provvedimento a dispetto della “contaminazione accidentale” dichiarata dalla giocatrice.

IL TOUR RIPARTE DA ABU DHABI
Ci sono quattro delle prime dieci tenniste nel ranking - Kenin, Svitolina, Pliskova e Sabalenka - al via nell’“Abu Dhabi WTA Women’s Tennis Open” (WTA 500 con un montepremi di 565.530 dollari) sul cemento dello Zayed Sports City International Tennis Centre della capitale degli Emirati Arabi Uniti, appuntamento che apre la stagione 2021 del circuito WTA.  

Se la prima volta non si scorda mai, Bianca Turati se lo ricorderà per un pezzo il suo match d’esordio nel main draw ad Abu Dhabi, il primo in un torneo del circuito maggiore. La 23enne di Barzanò (Lecco), n.318 del ranking, passata attraverso le qualificazioni, liquida 61 62 la kazaka Yaroslava Shvedova, 33enne di origini moscovite, senza classifica WTA e in gara con il ranking protetto dopo il rientro post maternità. Al secondo turno la lombarda cede curiosamente con punteggio analogo (62 61) alla russa Veronika Kudermetova, 23enne di Kazan, n. 46 WTA. Ma resta comunque più che positiva la trasferta ad Abu Dhabi di Bianca, che si allena a Vicenza con Massimo Sartori (insieme alla gemella Anna): grazie a questo risultato è già sicura di entrare nelle prime 300 con un nuovo best ranking. 

Aryna Sabalenka

SABALENKA INARRESTABILE
Ad Abu Dhabi vanno invece fuori all’esordio Martina Trevisan, Jasmine Paolini e Lucrezia Stefanini, quest’ultima brava comunque a superare le qualificazioni. Il trofeo finisce nelle mani di Aryna Sabalenka, n.10 WTA e quarta favorita del seeding, che domina la finale liquidando con un periodico 62 la russa Veronika Kudermetova, n.46 del ranking. La 22enne di Minsk festeggia così il nono titolo in carriera, il terzo consecutivo negli ultimi tre tornei disputati (dopo Ostrava e Linz a fine 2020), e il nuovo best ranking: n.7 WTA. La bielorussa allunga a 15 la striscia di match vinti.

“SARITA” E “COKKI” PRONTE PER MELBOURNE
Missione compiuta per Sara Errani ed Elisabetta Cocciaretto che conquistano un posto nel main draw degli Australian Open, primo Slam del 2021. Nel turno decisivo del torneo di qualificazione (in gara anche Di Giuseppe, fuori all’esordio, e Gatto-Monticone, eliminata al secondo turno) - che per la prima volta nella storia, in via eccezionale, per i problemi derivati dalla pandemia e dalle misure di sicurezza adottate dallo stato di Victoria - si disputa sul cemento del Dubai Duty Free Tennis Stadium and Complex, negli Emirati Arabi Uniti, Errani, 33enne di Massa Lombarda, n.131 del ranking mondiale e 17esima testa di serie, batte in rimonta 36 62 64 la croata Ana Konjuh, n.423 WTA ma ex top 20, in gara con una wild card. “Sarita”, costretta al terzo set anche nei primi due match, giocherà per l’undicesima volta nel tabellone principale dell’”Happy Slam” (dove vanta i quarti del 2012), la prima dal 2017.

Sara Errani colpisce di rovescio

Elisabetta Cocciaretto sorridente con il coach Fausto Scolari

Cocciaretton.132 WTA e 18esima testa di serie, liquida invece 63 61 la francese Harmony Tan, n.234 del ranking. La 19enne di Porto San Giorgio, semifinalista (con tanto di due match-point falliti) al torneo junior nel 2018, centra così la sua seconda qualificazione consecutiva allo Slam Down Under (l'unico main draw Major fin qui disputato in carriera): nel 2020 dopo aver conquistato un posto in tabellone è stata eliminata al primo turno dalla tedesca Kerber, campionessa dell’edizione del 2016, ma con l’onore di giocare sulla Rod Laver Arena. 

Diventano dunque 5 le azzurre presenti nel tabellone principaleCocciaretto ed Errani si vanno ad aggiungere a Giorgi, Trevisan Paolini. Era da quattro anni, da Melbourne 2017, che non c’erano così tante italiane al via in un main draw Slam (all’epoca furono Schiavone, Vinci, Errani, Giorgi e Knapp).

LA RIVINCITA DI “FRAN”
Tra le qualificate che volano a Melbourne c’è anche Francesca Jones, la 20enne britannica colpita da una malformazione a mani e piedi. Francesca, nata con tre dita e un pollice su ciascuna mano, tre dita del piede destro e quattro nel sinistro (sindrome da displasia ectodermica ectrodattilia, anomalia genetica dello sviluppo embrionale che colpisce le estremità degli arti), ha perso il conto del numero di interventi chirurgici subìti e delle volte che i medici hanno dato come impossibile l’ipotesi di un approccio professionistico allo sport della racchetta.  “Si sbagliavano i medici che escludevano potessi giocare a tennis - sottolinea -. Svantaggiata? Ho solo un diverso mazzo di carte ma non significa non possano vincere”.

Il rovescio bimane di Francesca Jones (foto Getty Images)

LA BOLLA DELLA DISCORDIA
Sfide di main draw regolarmente in programma a Melbourne dall’8 al 21 febbraio, posticipate di tre settimane rispetto alla data inizialmente prevista per consentire ad atleti e staff - ammessi nel Paese solo a metà gennaio - di effettuare i quindici giorni di quarantena stabiliti. Ma la “bolla” crea subito discussioni, tra lamentele crescenti per i pasti, l’organizzazione, la pulizia delle stanze, “ospiti indesiderati” compresi. E così i privilegi per i top player e rispettivi coach, preparatori atletici e sparring partener - Nadal (con Sinner), Djokovic, Thiem, Halep, Osaka e Serena Williams con Venus - in “quarantena di lusso” ad Adelaide spiccano ancora di più.

Nole prova ad intercedere con una lettera, ma le sue richieste per un “ammorbidimento” della “quarantena stretta” di Melbourne per i 72 tennisti/e che avevano viaggiato su voli dove erano stati riscontrati dei positivi, sono rispedite al mittente: Non metteremo a rischio la sicurezza della comunità”, la risposta di Emma Cassar, commissario per la gestione dell’emergenza Covid nello stato di Victoria. Il numero uno del mondo si era proposto ancora una volta come leader e portavoce dei giocatori in una situazione di difficoltà e dall’albergo di Adelaide aveva scritto a Craig Tiley, direttore degli Aus Open e di Tennis Australia.

Victoria Azarenka

RESILIENZA AZARENKA
Tra i 72 tennisti/e che hanno volato su uno degli aerei speciali approntati dagli organizzatori degli Australian Open, risultati poi con “Covid-19 a bordo”, nello specifico sul volo QR7493 da Los Angeles a Melbourne del 15 gennaio, c’è anche lei, Victoria Azarenka. Anche la due volte regina dello Slam Down Under (2012 e 2913) ed ex numero uno del mondo per 14 giorni è sottoposta alla “quarantena stretta” in hotel, quella per intenderci che non prevede l’uscita dalla stanza nemmeno per cinque ore giornaliere per potersi allenare sul campo da tennis e in palestra.

C’è chi la prende male, chi malissimo, chi ne fa un caso social stile “reality show”. La 31enne bielorussa di Minsk, diventata molto più 'zen' dopo la querelle per l’affidamento del figlio Leo (che in pratica le ha tolto due anni buoni di carriera), utilizza invece Twitter per un appello ai colleghi molto sentito: un messaggio che nelle prime 7 ore è ritwittato più di 1.700 volte e che riceve oltre 11.200 “mi piace”. 

Un atteggiamento sereno e comprensivo che Azarenka - tornata finalmente ad agosto 2020 a vincere un trofeo (quello del “Western & Southern Open” disputato eccezionalmente a New York), il 21esimo in carriera, a giocare una finale Slam (agli Us Open) e a riportarsi a ridosso dell’élite mondiale (è n.13 WTA) - aveva già dimostrato con messaggi del tipo “Se hai tempo per lamentarti, allora hai tempo per trovare una soluzione”, “Le scuse saranno sempre lì per te, le opportunità no” o “L'aspettativa è la madre di tutte le frustrazioni”. Del resto appena giunta a Melbourne Vika aveva sentito subito il bisogno di ringraziare la comunità locale per quanto stava facendo….

BADOSA POSITIVA
Paola Badosa - arrivata in Australia sul volo EY 8004 da Abu Dhabi a Melbourne sul quale erano stati riscontrati i primi due positivi - conferma di aver contratto il Covid-19. La 23enne spagnola, che faceva già parte del gruppo di 72 giocatori e giocatrici in quarantena stretta, viene trasferita in un hotel apposito dove resta sotto osservazione. E’ la stessa giocatrice di Barcellona, n.67 del ranking, a comunicare la notizia sui social: "Ho una brutta notizia. Come sapete, da quando sono arrivata a Melbourne sono stata rinchiusa in stanza. Al settimo giorno di quarantena sono risultata positiva al COVID. Sono sintomatica e spero di riprendermi il prima possibile”.

Paula Badosa (foto Getty Images)

E SONO 6!
Nella prima settimana di febbraio, quella che precede gli Australian Open diventano 6 i tornei in programma sui campi di Melbourne (luna) park. All’ATP CUP, ai due tornei ATP 250 e ai due WTA 500 si aggiunge infatti un altro torneo, “Grampians Trophy”, un altro WTA 500 che si gioca dal 3 al 7 febbraio riservato, però, esclusivamente alle tenniste costrette alla “quarantena stretta”, quella dei 72 tanto per capirci.

RICONOSCIMENTO…IMPOPOLARE
Scatena polemiche la decisione di insignire l’ex campionessa Margaret Court del “Companion of the Order of Australia (AC)” in occasione dell’Australia Day (festa nazionale che si celebra il 26 gennaio e che ricorda lo sbarco della First Fleet nella baia di Sydney avvenuto in quella data nel 1788). Si tratta di un’onorificenza ancora più prestigiosa del “Officer of the Order of Australia (AO)”, ricevuto in passato dalla detentrice del record di Slam vinti (24): viene infatti assegnata per “risultati eminenti e meriti di altissimo livello al servizio dell’Australia o dell’umanità in generale” ed è in pratica la più importante che possa essere attribuita ad un’australiana.  

Margaret Court e la dottoressa Clara Tuck Meng Soo

La nomina della 78enne ex numero uno del mondo doveva essere rivelata poche ore prima della cerimonia ma la notizia trapela innescando la polemica sui social media. La motivazione del riconoscimento riguarda i grandi risultati della Court nello sport e il suo essere un esempio per i giovani atleti. Ma tutto questo è stato negli ultimi tempi oscurato dalle opinioni su omosessualità, terapia di conversione, matrimonio tra persone dello stesso sesso e persone transgender. 

Nel 2020 Margaret Court era stata premiata per il 50° anniversario del completamento del Grand Slam dell'anno solare, vincendo tutti e quattro i principali tornei nel 1970. Ma le ex stelle del tennis, tra cui Navratilova, King, McEnroe e Murray avevano chiesto che il suo nome venisse rimosso dalla Margaret Court Arena a Melbourne Park a causa delle sue opinioni.

Maria Sharapova sfoggia l'anello di fidanzamento

DIAMONDS ARE A GIRL’S BEST FRIEND
Maria Sharapova deve aver fatto sua la massima cantata da Marylin Monroe nel film "Gli uomini preferiscono le bionde": i diamanti sono i migliori amici di una ragazza.

Dieci anni fa Sasha Vujacic, campione di basket sloveno che giocava in NBA con i Los Angeles Lakers, le aveva regalato un anello realizzato in platino e diamanti con pietra centrale con taglio a cuscino di 8 carati del valore di circa 250mila dollari. Ma la loro storia, iniziata ad ottobre 2010, era terminata nella primavera del 2012.

Ora da qualche settimana la bella siberiana sfoggia un altro “brillocco” da paura, regalo del fidanzato Alexander Gilkes, con il quale fa coppia fissa dal 2018 e che prima di Natale le ha chiesto di sposarlo. Per la 33enne ex regina del tennis mondiale il 41enne uomo d'affari britannico non ha badato a spese.

Il gioiello in questione è un anello creato su misura dalla famosa designer inglese Jessica McCormack: il pezzo a cinque carati è realizzato in oro bianco e argento azzurrato e presenta uno smeraldo intarsiato con un diamante al centro. Il prezzo del gioiello, che Masha mostra in un post su Instagram, si aggira attorno ai 400mila dollari.

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