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Barty domina e vuole un altro 1000. Ma Sabalenka...

L’australiana ha superato in semifinale la spagnola Badosa, contro la quale aveva perso un mese fa sulla terra battuta americana di Charleston. La n.1 del mondo, dopo il successo a Miami e Stoccarda è la grande favorita nella capitale spagnola: però la aspetta ancora una volta Arina Sabalenka, sua avversaria in finale anche nel torneo tedesco. La bielorussa è in grande spolvero e salirà comunque al 5°posto assoluto

06 maggio 2021

Aveva una sola chance la spagnola Paula Badosa, n.62 del mondo e in tabellone a Madrid grazie a una wild card, per sovvertire il pronostico contro la n.1 del mondo Ashleigh Barty: ripetere la grande prestazione che le aveva permesso di superarla un mese fa a Charleston, sulla terra battuta verde americana.

Ma l’australiana, che allora proveniva dal successo al WTA 1000 di Miami e successivamente si sarebbe imposta anche sulla terra battuta di Stoccarda, questa volta non si è fatta sorprendere e ha chiuso 6-4 6-3 in un’ora e 15 minuti.

Quest'anno è alla sua quarta finale. Le altre tre (Melbourne Yarra, Miami e Stoccarda) le ha vinte tutte e nell'ultima, quella sulla terra battuta tedesca, ha superato in finale la stessa avversaria che la aspetta a Madrid, la bielorussa Arina Sabalanka, che si è letteralmente sbarazzata in due set della russa Pavlyuchenkova (6-2 6-3)

Tornando alla Barty, e a quel giorno in South Carolina in cui aveva subito il tennis di Paula Padosa, la leader del circuto Wta era incappata in una pessima giornata al servizio contro un’ottima prestazione della rivale. Oggi ha servito più ace (6 a 4) e mantenuto una discreta percentuale di prime palle (58,3% contro il 70,7 % della Badosa) ma giocando con una consistenza che la rivale non ha potuto avvicinare.

Barty ha infatti conquistato il 74,3 % dei punti quando ha servito la prima palla e il 60% con la “seconda”; la 23enne spagnola, prima a raggiungere le semifinali nel WTA 1000 della capitale, solo il 61% e il 47%.

Barty, che di sé diceva che contava i giorni che mancavano alla stagione sull'erba fino a poco prima di vincere il suo primo Grande Slam sul rosso del Roland Garros 2019, non ha necessariamente cambiato questa prospettiva.

"Ho imparato molto sulla terra battuta senza dubbio", ha dichiarato. "Posso assicurarvi però che sto ancora facendo il conto alla rovescia per la stagione sui campi in erba. È uno dei miei periodi preferiti dell'anno. Penso che i ricordi e quello che sto apprendendo ora sulla terra rossa sia davvero utilie, per essere in grado di migliorarmi sotto tanti aspetti".

Da quando ha lasciato l’Australia per la prima volta dalla pandemia del Covid-19, Barty ha perso solo una volta proprio quella sconfitta per 6-4, 6-3 per mano della Badosa nei quarti di finale di Charleston. La sua vendetta è stata chirurgica poiché ha piazzato 30 vincenti contro solo 23 errori non forzati, sigillando la vittoria al suo secondo match point con il sesto ace della giornata.

"Devi imparare da ogni partita che giochi contro ciascun avversario", ha detto Barty. "Ho sicuramente imparato molto dal match che abbiamo giocato a Charleston. Mi è bastato un piccolo aggiustamento. Penso di averlo capito analizzando i suoi schemi, quello che tende a fare in certe situazioni di gioco, proprio durante quella partita a Charleston".

"Penso di essere stata in grado di controllare un po' meglio il gioco, di gestire un po' meglio i miei turni di servizio, in modo da aumentare la pressione sui di lei quando ero alla risposta. Questa è un aspetto importante del gioco: non conta solo vincere punti, ma costruire pressione. La pressione creata dall’andamento del punteggio può essere determinante. Questo è stato un punto focale per me oggi ".

 

Arina Sabalenka non sarà un'avversaria malleabile. Ha disposto di Pavlyuchenkova con una delle sue tipiche prestazioni "a tutta birra". Tennis potente, aggressivo, magari non troppo medidato ma comunque strabordande: di sicuro troppo per Anastasia Pavlyuchenkova, n. 41 del mondo, che pure aveva superato nel torneo giocatric del calibro di Madison Keys, Karolona Pliskova, Jennifer Brady e Karolina Muchova.

Sabalenka però ha un'altro passo e con il successo di oggi è già sicura di salire, con le classifiche di lunedì prossimo, al n.5 del mondo, suo best ranking. 

D'altra parte il suo rendimento ormai è sempre altissimo e con Ashleigh Barty, nelle ultime due finali, è sempre arrivata al terzo set.

L'appuntamento di sabato per la sfida della Caja Magica è fissato per verificare se la n.1 del mondo ha lo scettro saldo in mano o se il quinto posto di Sabalenka è solo un gradino di passaggio verso ben altro rango.

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