{{relatedlist[0].categoria_news}}
{{relatedlist[0].data}}
Nel 250 sui prati tedeschi - live su SuperTennis e SuperTenniX - Sara cede in due set alla russa Gracheva (n.8). Mercoledì impegno di secondo turno per Bronzetti, opposta all’egiziana Sherif (n.4)
di Tiziana Tricarico | 27 giugno 2023
Sara Errani in azione
Finisce al secondo turno l’avventura di Sara Errani nel “Bad Homburg Open” (WTA 250 - montepremi 259.303 dollari) di scena sui prati della città dell’Assia, in Germania.
La 36enne di Massa Lombarda, n.80 del ranking, dopo il netto successo dell’esordio sulla belga Zanevska, n.92 WTA, ha ceduto62 75, in poco più di un’ora e mezza di partita, alla russa Varvara Gracheva, n.43 WTA ed ottava testa di serie. Sara - seguita nel suo box oltre che da coach Pablo Lozano anche da Roberta Vinci - può recriminare per non aver sfruttato per due volte un break di vantaggio nella seconda frazione.
Tra la romagnola e la 22enne moscovita (in procinto di prendere la cittadinanza francese) non c’erano sono precedenti. Nel primo set Sara salva una palla-break nel secondo gioco, due nel quarto ma nel sesto l’impresa non le riesce e cede la battuta addirittura a zero (4-2). La russa conferma il vantaggio (5-2) e poi, su un doppio fallo di Errani, incamera il 6-2.
In avvio di secondo parziale Errani torna a vincere un game e lo fa proprio strappando per la prima volta nel match la battuta alla sua avversaria (1-0), quindi conferma il break (2-0) ma Gracheva la riagguanta (2-2). La romagnola prende una seconda volta un break di vantaggio nel nono gioco (5-4) ma non è efficace quando si tratta di servire per trascinare la partita al terzo set (5-5). Nel dodicesimo game Errani manca due chance per rifugiarsi nel tie-break e poi spedisce in rete il rovescio sul match-point per Gracheva (7-5).
In corsa al secondo turno resta Lucia Bronzetti: la 24enne riminese di Villa Verucchio, n.65 WTA, sbarazzatasi al primo turno dell’austriaca Grabher, n.54 ATP, mercoledì si gioca il pass per i quarti con l’egiziana Mayar Sherif, n.31 WTA e quarta favorita del seeding, mai affrontata prima in carriera.