Nella finale del WTA 250 sui prati tedeschi - live su SuperTennis e SuperTenniX - Lucia, mai così avanti in un torneo su questa superficie, cede in due set alla 27enne ceca in un match interrotto a lungo dalla pioggia. La romagnola si consola con il “best ranking” (n.47)
di Tiziana Tricarico | 01 luglio 2023
Ci ha provato fino all’ultimo Lucia Bronzetti, ma non è bastato per conquistare il suo secondo trofeo in carriera. Nella finale - iniziata con un’ora di ritardo a causa della pioggia - del “Bad Homburg Open” (WTA 250 - montepremi 259.303 dollari) che si è concluso sui prati della città dell’Assia, in Germania, la 24enne riminese di Villa Verucchio, n.65 WTA, ha ceduto 62 76(5), in un’ora e 36 minuti di partita, alla ceca Katerina Siniakova, n.52 WTA.
La 27enne di Hradec Kralove era stata finalista nel torneo tedesco anche nel 2021, sconfitta da Kerber. Grazie al quarto trofeo conquistato in carriera, su.otto finali disputate, Siniakova risale al n.32 WTA, ad un passo soltanto dal “best ranking”.
Tra le due non c’erano precedenti. Siniakova scatta meglio dai blocchi nel primo set e tirando sempre a tutto braccio ottiene il break, a zero, già nel secondo gioco (2-0), confermando poi il vantaggio (3-0) dopo aver recuperato da 0-30. Bronzetti entra in partita (3-1), tiene meglio lo scambio ma non riesce ad annullare lo svantaggio: anzi, nell’ottavo game, con un doppio fallo consegna il set nelle mani della ceca (6-2).
Lucia prova a reagire in avvio di seconda frazione: approfittando di un piccolo calo di concentrazione della sua avversaria, le toglie la battuta per la prima volta nel match, per giunta a zero (1-0). Katerina però non ci sta: mette a segno il contro-break alla terza palla utile (1-1) e poi si riporta in vantaggio (2-1). Improvvisamente ricomincia a piovere e la giudice di sedia rispedisce le giocatrici negli spogliatoi. Dopo tre ore abbondanti di pausa si ricomincia, con l’azzurra e la ceca che tornano entrambe in campo con la coscia destra abbondantemente fasciata (!).
Siniakova riprende subito a spingere e strappa la battuta alla romagnola (3-1) che però firma immediatamente il contro-break, a zero (3-2). Nel sesto gioco la 27enne di Hradec Kralove si procura altre tre palle-break: Bronzetti annulla le prime due ma sulla terza spedisce lungo un diritto su una palla senza peso della sua avversaria (4-2). Siniakova annulla una palla-break grazie al servizio e sale 5-2: Lucia accorcia le distanze (5-3) poi la ceca, super nervosa, si “suicida” con due doppi falli e due gratuiti e concede il contro-break all’azzurra (5-4). Con un parziale complessivo di 12 punti a zero la romagnola riagguanta la sua avversaria sul 5 pari, Katerina nel dodicesimo gioco arriva a due punti dalla vittoria ma a decidere è il tie-break.
Siniakova ritrova quel tanto di tranquillità che le serve per tenere l’azzurra a distanza, anche grazie a quel chop di diritto che manda fuori giri l’azzurra: la ceca vola sul 5-1 e poi sul 6-2 si procura quattro match-point. L’azzurra con coraggio cancella i primi tre ma sul quarto il diritto in corsa dell’azzurra finisce lungo e Siniakova può esultare chiudendo il discorso per 7 punti a 5.
Per Bronzetti era la terza finale in carriera dopo Palermo 2022 e Rabat a fine maggio (dove ha conquistato il suo primo trofeo WTA), la prima sull’erba.
A Bad Homburg Lucia si è sbarazzata all’esordio dell’austriaca Grabher, n.54 ATP: quindi è stata protagonista dell’eliminazione dell’egiziana Sherif, n.31 WTA e quarta favorita del seeding, prima di battere un’altra testa di serie, la neo-francese Gracheva, n.43 WTA (che negli ottavi aveva sconfitto Sara Errani, n.80 del ranking). In semifinale poi ha beneficiato del forfait della polacca Iga Swiatek, n.1 del ranking e del seeding. Grazie ai punti conquistati la romagnola sale virtualmente al n.47 WTA, “best ranking” (migliorato di tre posti il precedente, n.50, firmato ad inizio gennaio).