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Melbourne, sorride un Lorenzo solo: avanza Sonego, rimpianto Musetti

Dopo Sinner (n.15), esordio positivo anche per Sonego che supera in quattro set il portoghese Borges. Musetti cede al tie-break del quinto il sudafricano Harris. Martedì in campo i tre azzurri inseriti nella parte bassa del tabellone: Berrettini (n.13), Fognini e Bellucci

16 gennaio 2023

Nella carriera di un tennista, ha detto Lorenzo Musetti prima di esordire all'Australian Open 2023, "una parte importante sta nel mettere esperienze nel nostro bagaglio". Vale anche per esperienze dolorose come la sconfitta 64 61 67(0) 26 76(4) contro Lloyd Harris che chiude la sua esperienza a Melbourne già al primo turno.

Per oltre due set, Musetti gioca con servizio e diritto a mezzo servizio, preoccupato magari per la spalla dolorante che l'aveva costretto al ritiro in finale di United Cup. Non lo avrà aiutato nemmeno la notizia del malore di cui ha sofferto Simone Tartarini, il coach che il carrarino considera come un secondo padre, motivo per cui non era nel suo angolo durante il match. Fortunatamente, dopo i controlli del caso, Tartarini è tornato in hotel.

Musetti, dopo l'inizio difficile e spento, è anche riuscito a riprendere il filo della partita contro il sudafricano, che fisicamente sembra soffrire nel terzo e nel quarto set, ma paga gli errori nei momenti decisivi del tie-break del quinto set e la maggiore resa dell'avversario con la prima.

Harris, ex numero 31 del mondo al primo torneo nel circuito dal Roland Garros 2022 (dopo Parigi si è operato al polso destro), inizia come meglio non potrebbe: con un parziale di otto punti a zero.

Il sudafricano, finalista al Challenger di Nonthaburi II la scorsa settimana e in tabellone grazie al ranking protetto, difende i suoi turni di battuta. Musetti, che mette in campo solo il 54% di prime di servizio e commette undici gratuiti nel set, perde troppo facilmente il controllo del diritto anche in manovra.

Sfiduciato, passivo, il carrarino arretra. Subisce un nuovo break all'inizio del secondo set che scivola via senza cenni di reazione, e il terzo prosegue nella stessa direzione fino al 4-1. Ma rispetto al passato qualcosa è cambiato.

"L'anno scorso ho giocato tante partite, è stato duro ma divertente. Penso di essere molto migliorato - ha detto alla vigilia del match -. Ho imparato che quando sbagli, puoi sempre trovare aspetti positivi per fare meglio e trovare una nuova soluzione la prossima volta". Stavolta gli serviva trovare una soluzione subito. E qualcosa succede. 

Gioca il più bel game della partita fino a quel momento per tenere il servizio e accorciare sul 2-4. E' una scintilla che riaccende il suo tennis. Il successivo contro-break segna l'inizio del secondo tempo del match. Musetti contrasta la profondità di Harris, in difficoltà sul piano della tenuta atletica alla distanza, con poesie di rovescio e una presenza scenica di maggior spessore. Il tie-break, dominato 7-0, dà la misura di quanto il vento sia cambiato.

La lunga pausa che Harris si prende uscendo dal campo a fine set non sposta gli equilibri. Il sudafricano si muove male, perde il servizio nel quarto gioco del set e in 43 minuti cede il parziale: si va al quinto.

Da dietro, il sudafricano gioca da fermo. Sa comunque di poter contare sulla prima di servizio e sulla sua facilità di verticalizzare il gioco. E con queste carte si tiene in partita. Sull'1-2 salva due palle break (ace e rovescio a rete di Musetti), nel game successivo si rimette a tirare a tutto braccio. L'azzurro, sorpreso, perde il servizio.

Musetti ha un ultimo sussulto, riesce a contro-breakare e ad allungare al super tie-break a dieci punti che decide il quinto set. Ma la sua è una continua rincorsa, un costante inseguimento, e tirare il fiato sperando che l'avversario possa essere più stanco non basta, peggio ancora non serve.

L'azzurro perde il primo punto, sa di avere sempre meno tempo e il tic-tac confonde le idee. In risposta, rimane inchiodato indietro a rincorrere. Nei suoi turni di battuta gioca come chi vuole fare troppo per recuperare il tempo perduto, ma gli errori aumentano e la distanza si fa incolmabile. Certo, molto potrà imparare da questa partita. Ma intanto il suo Australian Open è già finito. 

Australian Open, Sonego centra il primo successo del 2023

Esordio convincente per Lorenzo Sonego agli Australian Open, primo Slam del 2023 dotato di un montepremi record (76,5 milioni di dollari australiani), scattati sui campi in cemento di Melbourne Park.

l 27enne torinese, n.47 ATP, ha battuto al primo turno 76(4) 63 67(6) 61, in poco più di tre ore e un quarto di gioco, il portoghese Nuno Borges, n.111 del ranking, per la gioia dei tanti tifosi italiani in tribuna sul Court 6. Sonego non ha mai ceduto il servizio, salvando tutte e quattro le palle-break concesse, due nel dodicesimo game del terzo set (altrettanti set-point per l’avversario) e due nel settimo gioco della quarta frazione.

In quella che era la loro prima sfida il 25enne di Maia, esordiente nel main draw dello Slam “aussie” si è difeso piuttosto bene. Il piemontese estremamente solido al servizio, è infatti riuscito ad assicurarsi il primo set - dove il portoghese ha concesso un’unica palla-break nel quinto gioco - solo al tie-break per 7 punti a 4. Sonego è riuscito a togliere la battuta al lusitano solo nell’ottavo gioco del secondo set (alla seconda opportunità di tutto il match), confermando poi il vantaggio e siglando il 6-3.

La grinta di Lorenzo Sonego (foto Getty Images)

Anche nel terzo parziale Borges non ha mollato: nel nono game ha annullato con coraggio una prima palla-break, poi anche una seconda e una terza grazie a due prime robuste e si è salvato (5-4). Nel dodicesimo game è stato “Sonny” ad offrire le prime due palle-break del match, altrettanti set-point, ma le annullate con un diritto inside-out e con una bella prima. E poi è stato un altro tie-break a decidere, con Sonego che ha mancato due match-point sul 6-4 finendo per perderlo per 8 punti a 6 con un doppio fallo.

Lorenzo si è riscattato subito ottenendo il break già in avvio di quarta frazione con un passante micidiale (2-0), bissato poi con un altro diritto nel quarto game (4-0) volando sul 5-0: Borges ha frenato l’emorragia (5-1) ma Sonego, dopo aver recuperato da 15-40, ha chiuso 6-1 (al terzo match-point complessivo: i primi due li aveva avuti nel tie-break del terzo set) con la combinazione servizio/diritto incrociato.

Al secondo turno il piemontese - alla sesta partecipazione con il terzo turno della scorsa edizione (sconfitto da Kecmanovic) come miglior risultato - troverà il polacco Hubert Hurkacz, n.11 del ranking e 10 del seeding, che però a Melbourne, nonostante la superficie a lui favorevole, nella quattro partecipazioni precedenti non è mai andato oltre il secondo turno. “Sonny” è avanti 4-2 nel bilancio dei confronti diretti - tutti piuttosto combattuti - con il 25enne di Wroclaw ed ha vinto gli ultimi due. “Hubi” però ha vinto l’unico match giocato sul cemento all’aperto Down Under, giocato al primo turno di Auckland nel 2020. (Tiziana Tricarico)

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