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Solo chi ha ricevuto due dosi di vaccino anti-COVID può entrare in Australia. Una regola universale, non solo per i tennisti. "Non so se sarò a Melbourne" ha detto Djokovic
21 ottobre 2021
O ti vaccini, o non giochi l'Australian Open. L'aut-aut per i tennisti è il risultato della decisione del governo australiano di restringere la possibilità di ingresso nel territorio nazionale solo a chi abbia ricevuto entrambe le dosi del vaccino anti-Covid. Senza alcuna eccezione o deroga consentita.
Si tratta di una norma universale, ha spiegato alla radio ABC il ministro dell'immigrazione, Alex Hawke. Una regola pensata per salvaguardare la salute della popolazione locale, da parte di una delle nazioni più rigide e severe in termini di protocolli sanitari.
La nuova regola, dunque, non riguarda soltanto i tennisti. Anche se la quota stimata di giocatori e giocatrici non vaccinati, che secondo il quotidiano australiano The Age potrebbe sfiorare il 40% del totale, non è certo un elemento a favore.
In Australia c'è anche chi ha ipotizzato l'opportunità di una deroga per Djokovic in quanto il serbo ha già contratto il COVID-19.
Ma il presidente dell'associazione dei medici dello stato di Victoria, il dottor Roderick McRae, si è opposto a questo ragionamento. "Che ci crediate o no, l'immunità che si ottiene con il vaccino è più alta di quella che deriva dall'aver contratto la malattia" ha detto.
La palla a questo punto passa ai giocatori. I più dubbiosi hanno poco tempo per decidere cosa fare, consapevoli che il rifiuto del vaccino comporta l'impossibilità di giocare lo Slam più ricco in calendario. E rinunciare a una fetta di una torta così golosa non è facile per nessuno.
Djokovic, però, potrebbe permettersi anche di saltare un giro. "Non è detto che io vada a Melbourne per giocare l'Australian Open" ha detto al quotidiano serbo Blic Il numero 1 del mondo che, come la star NBA Kyrie Erving, non ha voluto svelare se si è vaccinato o meno.
La considera, ha detto, "una questione privata e una domanda inappropriata. Di questi tempi le persone si spingono troppo oltre nel prendersi la libertà di fare domande e giudicare una persona. Nole, secondo quanto filtra dalla Serbia, prenderà una decisione nel giro di un paio di settimane.
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