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Nadal: "Denis vincerà diversi Slam, ma io sono pronto"

Rafa ricorda il suo primo confronto con il canadese, perso in tre set. E racconta delle sensazioni che quella partita gli aveva lasciato. Shapovalov radioso: "Sono stato paziente, è quello su cui sto lavorando". Deluso Zverev: "Se gioco così, non merito di andare avanti"

23 gennaio 2022

Non ci sarà la sfida Nadal-Zverev nei quarti di finale. A sorprendere tutti, Denis Shapovalov, capace di fermare il tedesco. Ma Rafa, tutto sommato, non ritiene di aver assistito a una vera sorpresa. Per lo spagnolo, un primo set durissimo contro Mannarino, poi secondo e terzo sul velluto.

RAFAEL NADAL

“Il tie-break del primo set? Ne ho giocati un altro paio emozionanti nella mia carriera... (risata, ndr) ma è stato senz'altro molto duro, con tante chance per entrambi: vincerlo è stato come vincere mezza partita”.

“Mannarino nel primo set giocava troppo bene sul suo servizio, non mi ha permesso di esprimere il mio tennis. Del resto lo conosciamo: lui è un giocatore che col suo modo particolare di colpire ti mette fuori palla, ti fa sentire non a tuo agio sul campo. Per me si tratta di una vittoria dal grande significato, in particolare per quel primo set così complicato”.

“Shapovalov, come sappiamo tutti, è uno dei giocatori col maggior potenziale. Mi ricordo bene il nostro primo incontro, anche perché stavo giocando per il numero 1... Lui fece un grande match, esprimendo tutta la sua fantasia. Dopo quella partita, dissi che era un personaggio in grado di vincere più di uno Slam, e oggi lo confermo, visto che ha ancora margini di progresso. Sarà un match difficile, ma siamo nei quarti di uno Slam e non ci si può aspettare nulla di diverso”.

“Onestamente, non sono così sorpreso di non affrontare Zverev nei quarti. Sono più sorpreso del fatto che sia finita in tre set, questo sì. Non ho visto il match e non so se sia stata una buona giornata o meno per Sascha, ma anche ammettendo che non abbia giocato bene, batterlo senza lasciargli un set rimane sempre un'impresa. Per quanto mi riguarda, sono già contento di essere qui, perché solo dieci giorni fa non lo avrei mai pensato possibile”.

Giocare contro un mancino non è facile per me perché non ce ne sono così tanti nel Tour, dunque è una cosa a cui bisogna abituarsi, e non sempre lo si può fare in fretta. Anche il modo di preparare il match è un po' diverso, rispetto a quando si affronta uno che gioca con la destra. Ma l'importante in ogni caso è farsi trovare pronti. In generale, la nota positiva di questo torneo è che mi sento bene, mi sento in salute. Ho capito di essere pronto per giocare sette incontri, e questa è una bella sensazioni. Tornare nei quarti di finale di uno Slam è sempre speciale”.

Australian Open, day 7 - Shapo e Nadal

DENIS SHAPOVALOV

“Ho giocato un match solido e sono rimasto paziente per tutto il tempo. Ho capito che le cose si stavano mettendo bene quando ho notato di poter controllare gli scambi da fondo, cosa che contro Zverev è sempre molto difficile. Credo di aver giocato in maniera intelligente, cercando di essere più incisivo e veloce quando ero al servizio”.

“Quando sono in arrivato in Australia non stavo benissimo, avevo preso il covid e dovevo recuperare, ma non potevo allenarmi come avrei voluto. Inoltre anche in seguito non mi sono sentito bene, un paio di indisposizioni che hanno interrotto la preparazione. Poi ho cominciato a giocare e la fiducia è cresciuta match dopo match. Ovviamente ogni giorno è diverso, ma sento di essere in progresso costante e questo mi lascia buone sensazioni per il torneo”.

Riguardo la pazienza, è una cosa su cui sto lavorando da tempo. La mia natura è quella di essere aggressivo, uno o due colpi e via. Ma contro avversari come Zverev questo non funziona. Devi aspettare il momento giusto, costruire lo scambio e cogliere l'occasione giusta".

“Contro Rafa? Mi aspetto una partita lunga. Dovrò continuare ad avere pazienza, come è accaduto fin qui. E cercare quanto più possibile di tenere l'iniziativa ed essere aggressivo”.

Sul nuovo coach, Jamie Delgado, ex di Andy Murray: “Ci stiamo conoscendo, ma abbiamo la stessa visione su come dovrebbe essere il mio tennis. È una persona che capisce tutto al volo, ha molta esperienza e ha fatto un grande lavoro con Murray. Siamo solo all'inizio, ma credo che la nostra collaborazione possa funzionare alla grande”.

ALEXANDER ZVEREV

“Non ho quasi mai giocato bene durante la settimana. Ma stavolta davvero non sono riuscito a esprimermi come avrei voluto. Merito di Denis, che ha giocato benissimo, ma io devo guardare anche a me stesso, e oggi è stata una prestazione orribile. Sono venuto in Australia con l'obiettivo di vincere e poi di puntare al numero 1, ma se gioco in questo modo semplicemente non lo merito”.

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