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Un accompagnatore e un membro dell'equipaggio presenti su un charter da Los Angeles a Melbourne sono positivi. Sull'aereo c'erano 24 giocatori tra cui Azarenka, Stephens, Nishikori e Sandgren, partito nonostante un test positivo perché considerato non più contagioso. Un contagio accertato anche su un volo da Abu Dhabi con altri 23 atleti
di Alessandro Mastroluca | 16 gennaio 2021
Un membro dell'equipaggio e uno degli accompagnatori dei 24 giocatori sul volo QR7493 da Los Angeles a Melbourne sono risultati positivi ai test PCR anti-Covid. Sul volo, fa sapere Tennis Australia, c'erano 24 tra giocatori e giocatrici. Altri 23 erano su un charter partito da Abu Dhabi per Melbourne, a bordo del quale una persona sarebbe poi risultata contagiata: circolano prime indiscrezioni sui loro nomi. La giornalista Remi Abulleil, che scrive per The National negli Emirati Arabi e collabora anche con i siti del Roland Garros e di Wimbledon, scrive sul suo profilo Twitter che sul volo da Abu Dhabi c'erano , tra le altre, Andreescu, Kerber, Kuznetsova, Jabeur, Kostyuk, Bencic, Sakkari. La tedesca ha effettivamente confermato sui social la sua presenza.
Essendo stati a contatto con un contagiato, questi 47 atleti (uomini e donne) avranno una quarantena ristretta.
Ovvero, saranno confinati in camera senza poter uscire e non potranno allenarsi all'aperto. I due positivi saranno confinati in una struttura diversa dagli alberghi in cui vengono tenuti in quarantena giocatori e relativi team.
o scenario potrebbe diventare esplosivo per l'organizzazione. Sul volo da Los Angeles, infatti, c'era anche Tennys Sandgren a cui è stato concesso di partire nonostante un test positivo.
L'estesa documentazione fornita dallo statunitense ha convinto l'autorità governativa australiana incaricata di gestire l'emergenza che Sandgren non fosse contagioso: la positività deriverebbe da residui del virus che lo aveva colpito a novembre.
Come riportano l'agenzia France Press e il sito della rivista "Tennis", si conoscono i nomi anche di alcuni degli altri tennisti presenti sul volo. C'erano Victoria Azarenka, due volte vincitrice del torneo, e Sloane Stephens che ha visto due nonni e una zia morire per complicazioni legate al virus.
C'era anche Kei Nishikori, che ad agosto saltò lo US Open in quanto positivo ai test anti-Covid. Sui rispettivi profili Instagram hanno confermato di aver volato sullo stesso aereo i doppisti Nicholas Monroe, Santiago Gonzalez e Artem Sitak che si è fatto portare una cyclette in camera.
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Su Instagram, ha confermato che non potrà allenarsi nemmeno Pablo Cuevas, che ha promesso di documentare le sue sessioni in camera nelle prossime due settimane. Secondo diversi giornalisti argentini, avrebbe volato sullo stesso aereo anche Guido Pella che ad agosto non ha potuto disputare il Masters 1000 di Cincinnati, spostato a New York, per la positività al Covid del preparatore atletico suo e del boliviano Hugo Dellien.
Risulterebbe positivo, secondo la stampa serba, anche il preparatore di Filip Krajinovic, compagno di allenamento di Novak Djokovic ad Adelaide. Nel suo caso, i test avrebbe rivelato anche la presenza di anticorpi e dunque non sarebbe contagioso.
Crescono anche le proteste da parte dei tennisti, e non solo per la la disparità di trattamento tra le strutture scelte per la quarantena di Melbourne e di Adelaide. La kazaka Yulia Putintseva ha postato sui social l'immagine di un topo nella sua camera d'albergo spiegando che faticano a metterla in un'altra stanza proprio a causa delle misure anti-Covid.
Putintseva ha anche accusato l'organizzazione di poca chiarezza. "Non capisco perché nessuno ci ha detto che, se una persona fosse trovata positiva sull'aereo, tutti i viaggiatori sarebbero stati messi in quarantena" ha scritto. "Se l'avessi saputo, ci avrei pensato due volte a venire".
No I am not (for now as we await our result) on one the 'infected planes' but it is fair to say that or everyone should quarantaine for 2 weeks or Aus Open should be pushed back by a week.. 2 weeks in a hotel room without any practice is insane for those players
— Kirsten Flipkens (@FlipperKF) January 16, 2021
La belga Kirsten Flipkens, invece, fa sapere di essere arrivata a Melbourne su un altro volo. Però, scrive su Twitter, "o ci mettono in quarantena tutti a questo punto, o spostano l'Australian Open di una settimana. Preparare uno Slam senza potersi allenare per due settimane è una follia".
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