

Gli organizzatori dell'Australian Open hanno comunicato ai giocatori i dettagli dei protocolli di sicurezza in vigore nel torneo. Ai tennisti e ai team si chiede di arrivare tra il 13 e il 15 gennaio e di restare due settimane in quarantena. Le qualificazioni si dovrebbero giocare entro quella data ma in una nazione diversa
di Alessandro Mastroluca | 05 dicembre 2020
L'Australian Open 2021, il primo sotto la bolla, sarà un torneo diverso da quello a cui siamo abituati. Secondo un documento inviato dall'organizzazione ai giocatori che SuperTennis ha potuto visionare, le misure restrittive sono destinate ad essere particolarmente rigide anche prima dell'inizio del torneo. In tutta l'Australia, infatti, si registrano non più di una cinquantina di casi di Covid-19. Ma a Melbourne e in tutto lo stato di Victoria da un mese non si contano nuovi contagiati.
I giocatori, come allo US Open, possono portare con sé un team ridotto. Il governo australiano, infatti, ha imposto un limite: non più di mille persone saranno ammesse nell'isola dall'esterno.
Il governo ha richiesto ai giocatori, alle giocatrici e ai componenti dello staff di arrivare in Australia tra il 15 e il 16 gennaio. Prima di quella data, infatti, sono ammessi sul territorio nazionale solo i cittadini australiani e i loro stretti familiari.
Chiunque arrivi dall'estero, spiega il documento, è considerato come un passeggero proveniente da una zona rossa, ad eccezione dei viaggiatori partiti dalla Nuova Zelanda dopo una permanenza superiore alle due settimane. Tutti gli altri, tennisti compresi, dovranno rimanere in quarantena per quattordici giorni.
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Per quanto riguarda i voli, l'organizzazione si impegna a mettere a disposizione charter da Dubai, Singapore e Los Angeles, se necessario, e a pagare ai giocatori e al team un biglietto di classe economica.
Gli atleti e tutti i componenti dello staff sono obbligati ad effettuare un tampone naso-faringeo entro le 48 ore prima della partenza per l'Australia. Una volta atterrati, saranno controllati anche attraverso tamponi salivari il primo, terzo, settimo, decimo e quattordicesimo giorno di presenza.
In questi 14 giorni di quarantena, giocatori e relativi team possono frequentare solo l'hotel e Melbourne Park, e passare dall'una all'altra struttura solo attraverso i mezzi di trasporto ufficiali del torneo. Nessuno può ricevere visitatori, si può mangiare solo all'interno dell'impianto o nella propria camera d'albergo.
In base alle informazioni comunicate ai giocatori, sarà possibile allenarsi durante la quarantena. In presenza di un risultato negativo al tampone anti-Covid del primo giorno in Australia, dal secondo ci si può allenare. Per tutta la prima settimana, ogni tennista potrà allenarsi solo con un altro giocatore, a coppie fisse di due. Dall'ottavo giorno, la scelta si potrà estendere a un massimo di tre atleti.
Il tempo trascorso sui campi di allenamento a Melbourne Park e all'Albert Reserve non dovrà superare le cinque ore: due per la sessione in campo, due per la palestra, una per mangiare. Qui, ogni tennista potrà portare non più di un accompagnatore per ogni giorno. E' consentito, però, differenziarli: ad esempio allenarsi un giorno con il coach e il successivo con il solo fisioterapista.
In caso di tampone positivo per un giocatore o un membro del suo staff, tutti i componenti del team saranno considerati 'contatti stretti' e messi in isolamento per altri 14 giorni. Se accadesse durante un torneo, il tennista coinvolto sarebbe immediatamente escluso.
L'organizzazione spiega anche che tutti i partecipanti al torneo (team compresi) potranno chiedere un secondo test per verificare che non si tratti di un falso positivo. La decisione finale, comunque, spetta sempre al Dipartimento della Sanità dello stato di Victoria e al relativo Chief Health Officer.
L'obiettivo degli organizzatori, infine, è di completare le qualificazioni entro il 15 gennaio, in una nazione diversa dall'Australia per poi organizzare gli spostamenti verso Melbourne dei qualificati.
Tennis Australia sta lavorando alla possibilità di mettere in calendario l'ATP Cup o due tornei maschili e due eventi femminili (un 500 e un 250) dal primo febbraio, e un WTA 250 nella seconda settimana dell'Australian Open.
In via di definizione anche la distribuzione del prize money da 71 milioni di dollari australiani. Resta la volontà di incrementare la quota riconosciuta a chi esce nelle qualificazioni o viene eliminato al primo turno, che dovrebbe ammontare a 100 mila dollari australiani.
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