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Dopo quattro anni, lo scozzese torna a Wimbledon e batte Basilashvili in quattro set. "Giocare mi piace ancora, non sarà la mia ultima volta qui" ha detto
di Alessandro Mastroluca | 29 giugno 2021
Andy Murray ha commosso tutti. Le lacrime di gioia e sollievo di mamma Judy e della moglie Kim Sears sono le stesse di ogni suo tifoso, di ogni appassionato di tennis che abbia seguito la sua storia. Tornava a Wimbledon dopo quattro anni, dopo le operazioni all'anca, i dubbi, le paure e il ritorno alla superficie raccontato nel bel documentario "Resurfacing". E' tornato e ha vinto, con quella passionaccia per la competizione e per il gioco più forte di tutto.
"Tutti mi continuano a chiedere se sarà il mio ultimo Wimbledon. La risposta è no. Mi diverto, voglio continuare a giocare" ha detto lo scozzese, capace di trionfare nel 2013 interrompendo un'attesa di 77 anni per il successo di un britannico nel singolare maschile, e poi di nuovo nel 2016.
L'ex numero 1 del mondo ha sconfitto il georgiano Nikoloz Basilashvili 6-4 6-3 5-7 6-3 dopo essere stato avanti 5-0 nel terzo set. Al prossimo turno aspetta il tedesco Oscar Otte e il francese Arthur Rinderknech che non hanno concluso il loro incontro ieri: il match è stato interrotto per oscurità sul 9-9 al quinto e terminerà oggi.
Questo successo contro il numero 28 del mondo è destinato a dare una bella spinta in più a Murray, che negli ultimi anni ha giocato poco e sofferto più del previsto per poter rientrare ed esprimere un livello di gioco all'altezza del suo passato.
"E' straordinario essere di nuovo qui sul Centrale, in questa splendida atmosfera" ha detto Murray dopo il match, ancora sul campo. La sua voce quasi si perdeva nel vociare del pubblico desideroso di condividere la gioia collettiva che fa dimenticare per un po' la preoccupazione per il COVID e la variante Delta.
Tutti in piedi per @andy_murray! ??#tennis #Wimbledonpic.twitter.com/afSkQUmK8P
— SuperTennis TV (@SuperTennisTv) June 28, 2021
"Mi mancava vivere un'esperienza del genere. Negli ultimi anni ho continuato a lavorare duro, ho cercato sempre di fare le cose giuste per poter competere di nuovo" ha detto Murray che ha vinto solo tre partite ATP l'anno scorso e altrettante finora nel 2021".
Anche la sfida contro Basilashvili, quasi un nuovo esordio per lo scozzese, ha vissuto di speranze, delusioni, attese e risalite. Due set controllati, un terzo scivolato via quando il traguardo sembrava vicino, poi un intervallo inatteso prima del quarto per chiudere il tetto.
"Sono rientrato negli spogliatoi, sono andato in bagno, mi sono fatto una rapida doccia" ha spiegato Murray con un sorriso. "Ero deluso dopo un terzo set perso così. Ma ho pensato a tutto quello che stavo facendo per ritornare in condizione di vincere. Nel quarto penso di aver servito anche meglio e ho girato il match a mio favore".
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Alla fine, ha vinto il giocatore che tanti speravano ma forse pensavano potesse imporsi. Ha vinto un campione appassionato per cui il tempo sembra non passare, apparentemente esausto nel finale del terzo set eppure ancora in grado di scoprire risorse e accelerare.
Ha perso il georgiano figlio di un ballerino classico, incapace di sfruttare il vantaggio psicologico e strategico alla fine del terzo, confidando solo in una labile ispirazione.
Succede, quando di fronte c'è un campione Slam che a Wimbledon non ha mai perso al primo turno, e ha versato troppe lacrime di frustrazione per essere di nuovo qui. L'ha voluta, inseguita, sognata di più questa vittoria e nel tennis, in partite come questa, volere è davvero potere.
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