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Alcaraz&Co: i possibili debuttanti alle Nitto ATP Finals

Raggiunti i due terzi del calendario, la situazione in vista della seconda edizione del maxi evento di Torino inizia a prendere forma. I punti in palio sono ancora tantissimi, ma i giocatori in corsa per debuttare alle Finals sono soprattutto tre: Carlos Alcaraz, Felix Auger-Aliassime e Taylor Fritz

31 luglio 2022

Il regolamento delle Nitto ATP Finsls 2022 dice che il termine ultimo per qualificarsi è lunedì 7 novembre, al termine del Masters1000 di Parigi-Bercy. Col mese di luglio prossimo alla conclusione, significa che due terzi della Race to Turin se ne sono già andati e per chiunque punti a conquistare un posto al Pala Alpitour rimangono a disposizione solamente tre mesi o poco più. Possono essere comunque tantissimi, visto che da giocare ci sono ancora uno Slam (lo Us Open), tre Masters 1000 e tanti altri appuntamenti potenzialmente determinanti in ottica qualificazione, ma l’elenco dei giocatori che possono ritenersi in corsa per davvero inizia piano piano a perdere i pezzi, dunque a prendere forma.

Nel 2021 Torino regalò il debutto nel torneo dei maestri a ben quattro giocatori: Hubert Hurkacz, Casper Ruud e le riserve Jannik Sinner e Cameron Norrie (entrate in gara dal secondo incontri dei round robin), mentre stavolta i potenziali debuttanti davvero in corsa per un posto sembrano solamente tre: Carlos Alcaraz, Felix Auger-Aliassime e Taylor Fritz. Dopo di loro, tutti hanno giocato almeno una volta le Finals fino a Denis Shapovalov, attualmente al diciassettesimo gradino con 1.315 punti, molti meno della metà del 3.275 che nel 2021 fruttarono a Casper Ruud l’ultimo posto disponibile.

Carlos Alcaraz, classe 2003 da Murcia, quest'anno ha vinto quattro titoli: Rio de Janeiro, Miami, Barcellona e Madrid

Proprio in virtù della stima dei punti necessari sulla base della passata stagione (ma anche delle dodici edizioni giocate all’O2 Arena di Londra), Carlos Alcaraz si può considerare già qualificato anche se non dovesse più ottenere un punto da qui alla fine della stagione. La certezza aritmetica ancora non c’è ma sostanzialmente è l’unica che manca, perché lo spagnolo occupa il numero 2 della Race e comunque da qui alla fine della stagione di punti ne raccoglierà tanti altri.

Come già riuscito a Stefanos Tsitsipas nel 2019, il talento spagnolo si guadagnerà le Finals dei grandi a dodici mesi di distanza dal successo (peraltro al debutto) in quelle dei Next Gen, con l’obiettivo di eguagliare il collega in tutto e per tutto, visto al debutto a Londra il greco riuscì addirittura a conquistare il titolo, battendo Federer in semifinale e Thiem in finale.

La partecipazione di Alcaraz all’evento di Torino è destinata a diventare la prima di una lunga serie, con l’obiettivo di aggiudicarsi prima o poi quel titolo che invece rappresenta la lacuna più importante nel palmarès del suo idolo Rafael Nadal, capace di vincere dappertutto ma mai di laurearsi maestro.

Oggi al numero 8 della Race, Felix Auger-Aliassime potrebbe considerarsi momentaneamente qualificato se Novak Djokovic non avesse vinto a Wimbledon, invece il successo del serbo sui prati dell’All England Club ha sostanzialmente ridotto a sette i punti utili per Torino, perché l’ottavo sarà automaticamente di Nole se dovesse chiudere la stagione almeno fra i primi 20. Una regola che non veniva utilizzata dal 2001, quando a vincere sul Centre Court fu il suo attuale coach Goran Ivanisevic.

Tuttavia, Auger-Aliassime ha comunque la chance di guadagnarsi la sua poltrona per il Pala Alpitour, sia perché l’attuale quinto posto dista poco più di 300 punti, sia perché per lui è in arrivo un periodo dell’anno favorevole, con i tornei negli Stati Uniti e il Masters 1000 nella sua Montreal, che ha avuto la possibilità di disputare solamente una volta nel 2019, quando era ancora fuori dai primi 20.

Oggi, da top-10 e in un evento che sarà orfano di più di un big, può puntare a fare parecchia strada, magari raccogliendo punti determinanti in ottica Nitto ATP Finals. Alle Intesa SanPaolo Next Gen ATP Finals, pur avendone avuto il diritto sia nel 2019 sia nel 2021, non ha mai partecipato, ma un’occasione come Torino non se la lascerebbe di certo scappare.

Felix Auger-Aliassime, canadese classe 2000: dopo 9 finali perse quest'anno ha vinto il primo titolo ATP

Chi invece a Milano ha giocato, e adesso punta a fare lo stesso a Torino è Taylor Fritz, oggi numero 9 della Race to Turin con 305 punti da recuperare ad Auger-Aliassime. Il titolo a Indian Wells ha dato la svolta alla sua stagione e forse anche alla sua carriera, facendogli capire di poter diventare un giocatore da top-10, ma nel 2022 il 24enne californiano ha dimostrato di poter giocare bene dappertutto, regalandosi (a  Monte Carlo) un quarto di finale Masters 1000 sulla terra battuta e un altro quarto a Wimbledon, il suo primo in un torneo del Grande Slam.

Non ha potuto farlo pesare in termini di punti, ma saprà sicuramente tradurlo in fiducia da portare nei tornei americani in arrivo, dove partirà con ambizioni importantissime. Vincere un altro degli appuntamenti che contano non sarà per niente facile, ma per la corsa a Torino potrebbe diventare importante anche la continuità, sotto forma di capacità di raccogliere punti qua e là. Il fatto che da adesso in poi si giocherà esclusivamente sulle superfici veloci può dargli una mano, anche se pure i suoi diretti concorrenti per gli ultimi posti a Torino si trovano a proprio agio sul duro. Dovrà fare meglio di loro.

Taylor Fritz, californiano classe 1997, ha vinto il Masters 1000 di Indian Wells

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