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Nella finale del “Libema Open” Ekaterina, quarta testa di serie, si aggiudica al tie-break del set decisivo il derby russo contro Kudermetova, prima favorita del seeding, riconfermandosi campionessa sui prati olandesi
di Tiziana Tricarico | 18 giugno 2023
Una sfida infinita iniziata con oltre un’ora di ritardo causa pioggia. Interrotta una volta (con le giocatrici rispedite negli spogliatoi) sempre causa pioggia e sospesa almeno altre tre volte per il campo scivoloso. Alla fine a spuntarla è stata Ekaterina Alexandrova, che per il secondo anno consecutivo si è assicurata il trofeo del “Libema Open” (WTA 250 - montepremi 259.303 dollari) che si è concluso sui prati olandesi.
In finale la 28enne di Chelyabinsk, n.26 WTA e quarta testa di serie, nonché campionessa in carica, si è imposta in rimonta per 46 64 76(3), in due ore e 52 minuti, nel derby russo contro Veronika Kudermetova, n.14 del ranking e prima favorita del seeding. Per la 26enne di Kazan, dominatrice del match per almeno un set e mezzo c’è parecchio da recriminare, lei che in stagione non aveva fin qui mai perso un incontro dopo aver vinto il primo set.
Kudermetova era in vantaggio per 2-1 con Alexandrova anche se quest’ultima si era aggiudicata la sfida più recente, proprio a ‘s-Hertogenbosch nelle semifinali dello scorso anno. Entrambe sono arrivate all’ultimo atto senza perdere un set: di più, sui prati olandesi Ekaterina è in serie positiva da 18 set!
Kudermetova scatta meglio dai blocchi: nel primo set si fa recuperare subito un primo break di vantaggio ma non il secondo (4-2). A salvare Alexandrova ci pensa la pioggia che rispedisce le due giocatrici negli spogliatoi. Alla ripresa del match, dopo un’oretta, la 28enne di Chelyabinsk annulla un set-point nel nono gioco ma nel decimo la 26enne di Kazan chiude 6-4.
Di slancio Kudermetova strappa il servizio alla rivale anche nel quinto gioco del secondo parziale ma restituisce subito il break (risposta di rovescio sulla riga di Ekaterina) e qualcosa inizia a cambiare. Sul 5-4 Alexandrova altra pausa pioggia anche se le giocatrici rimangono in campo e alla ripresa Kudermetova cede turno di battuta e set (6-4).
Grandissimo equilibrio nella frazione decisiva: a rischiare di più è Kudermetova, costretta ad annullare una palla-break nel secondo game ed un’altra nel decimo, che è anche un match-point, cancellata con una prima ad uscire prima di riagguantare la sua rivale sul 5 pari. Per Veronika il rischio aumenta nel dodicesimo gioco dove con un servizio al centro annulla un primo match-point, e poi un secondo con l’aiuto di “hawk-eye”: quindi con l’ace (il decimo dell’incontro) si rifugia nel tie-break. L’equilibrio dura solo fino al 2 pari, poi Alexandrova prende il largo: con il nono ace della partita sale 6-3 e si procura altri tre match-point ma stavolta basta il primo perché il rovescio di Kudermetova si stampa sul nastro (7-3).
Per Alexandrova - l’unica insieme alla thailandese Tanasugarn (2008 e 2009) a vincere due edizioni consecutive del torneo - si tratta del quarto trofeo WTA in carriera (i due a ‘s-Hertogenbosch, Seoul sempre nel 2022 e Shenzhen nel 2020) su sei finali disputate. Le stesse giocate da Kudermetova, che però ha vinto un titolo soltanto, a Charleston (terra verde) nel 2021.
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