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Nelle prosecuzioni dei match interrotti per pioggia Fabio rimonta due set di svantaggio ad Opelka, Jannik vince gli ultimi due game e per la prima volta è al 2° turno di uno Slam. Avanzano anche Seppi e la Giorgi, fuori invece Sonego, Cecchinato, Travaglia, Giustino, Paolini e Cocciaretto
di Tiziana Tricarico | 21 gennaio 2020
Che bella sorpresa a colazione per gli appassionati italiani! La fantastica rimonta di Fabio Fognini che, sotto due set prima dell’interruzione per pioggia di lunedì, nella notte italiana ha battuto per 36 67(3) 64 63 76(5) lo statunitense Reilly Opelka nel primo turno degli Australian Open a Melbourne. Per il ligure è stata l’ottava volta che in carriera è riuscito a recuperare due set di svantaggio.
Tanto azzurro in campo in questa seconda giornata. Al secondo turno è approdato - per la prima volta in carriera in uno Slam - anche Jannik Sinner al quale sono bastati cinque minuti a conquistare i due giochi necessari per superare per 76(2) 62 6-4 il qualificato australiano Max Purcell (il match era stato interrotto sul 4-4 del terzo set).
Vittoria contro pronostico per Andreas Seppi che si è imposto per 64 64 76(3) sul giovane serbo Miomir Kekmanovic.
Bene anche Camila Giorgi, che ha regolato con un periodico 63 la qualificata tedesca Antonia Lottner.
Lottano ma non basta Marco Cecchinato contro il tedesco Alexander Zverev, con il 22enne di Amburgo che si impone 64 76(4) 63 firmando la prima vittoria stagionale, e Lorenzo Sonego contro un Nick Kyrgios letteralmente ingiocabile al servizio: 62 76(3) 76(1) lo score in favore dell’australiano. Eliminati anche Stefano Travaglia, sconfitto per 64 63 64 dal cileno Cristian Garin (incontro interrotto con il sudamericano avanti due set a zero), ed il lucky loser Lorenzo Giustino, battuto per 62 61 63 dal canadese Milos Raonic (match interrotto sul 5-1 del terzo set).
Tra le donne fuori Jasmine Paolini, che ha ceduto per 75 64 alla russa Anna Blinkova, e la qualificata Elisabetta Cocciaretto, che sulla Rod Laver Arena ha combattuto più di quanto non dica il punteggio (62 62) prima di arrendersi alla tedesca “Angie” Kerber..
A secondo turno c’è anche Matteo Berrettini, numero 8 del ranking e del seeding, che mercoledì affronterà lo statunitense Tennys Sandgren, numero 100 Atp, che a Melbourne raggiunse i quarti due anni fa. Tra i due non ci sono precedenti.
AUSTRALIAN OPEN DAY: AZZURRI IN CAMPO - FOTOGALLERY
Non ha mai fatto mistero di non gradire particolarmente i grandi battitori Fabio Fognini, protagonista nella notte italiana di una rimonta clanorosa. Il 32enne di Arma di Taggia, numero 12 del ranking e del seeding, ha sconfitto per 36 (3)67 64 63 76(5), in tre ore e 38 minuti, lo statunitense Reilly Opelka, numero 38 Atp (alla sua quarta partecipazione australiano tra main draw e “quali” dove ha raggiunto il secondo turno dodici mesi fa, sconfitto poi da Fabbiano). Proprio il 22enne di St. Joseph agli ultimi US Open aveva eliminato Fognini al primo turno (poi il ligure si era preso la rivincita alle Finals di Davis) e sembra sul punto di concedere il bis visto che al momento dell’interruzione era avanti due set a zero ed 1-0 nel terzo.
E’ stata l’ottava volta in carriera che Fabio è riuscito a recuperare due set di svantaggio. Alla ripresa del match l’azzurro ha messo a segno nel quinto game il break che gli ha dato il terzo set. Nel quarto parziale lo statunitense si è innervosito lamentandosi con il giudice di sedia Carlos Bernardes per un “time violation” ed ha finito per perdere due volte di fila la battuta. Nel set decisivo - dove Fognini ha litigato ancora con Bernardes rimediando una seconda ammonizione dopo quella di lunedì e che ha fatto scattare il “penalty point - il punteggio ha seguito i servizi non ci sono stati break. A decidere è stato il tie-break dove a fare la differenza fin da subito sono stati due passanti di Fabio che ha poi chiuso per 10 punti a 5 siglando la rimonta con una splendida risposta.
Per il 32enne di Arma di Taggia - alla tredicesima partecipazione al Major Aussie: gli ottavi raggiunti nel 2014 e nel 2018 rappresentano il suo miglior risultato in singolare mentre in doppio vanta uno storico titolo conquistato nel 2015 in coppia con Simone Bolelli - impegno di secondo turno contro l’australiano Jordan Thompson, 25enne di Sydney numero 66 Atp, mai oltre il secondo turno nello Slam di casa. Tra i due non ci sono precedenti.
Cinque minuti. Tanto è bastato al campione Next Gen Jannik Sinner, numero 82 del ranking mondiale, per approdare per la prima volta al secondo turno in un Major. Il 18enne di Sesto Pusteria,per la prima volta in gara nello Slam Down Under, ha sconfitto per 76(2) 62 64, in due ore e 19 minuti complessivi, l’australiano Max Purcell, numero 216 Atp, promosso dalle qualificazioni. La sfida tra l’altoatesino ed il 21enne di Sydney, alla sua prima partecipazione al tabellone principale in uno Slam, era stata interrotta lunedì dalla pioggia con Sinner avanti 76(2) 62 4-4: alla ripresa Jannik ha piazzato subito il break chiudendo poi nel game successivo.
Al secondo turno Sinner dovrà vedersela con l’ungherese Marton Fucsovic, numero 67 del ranking mondiale, che all’esordio aveva eliminato a sorpresa il canadese Denis Shapovalov, tredicesima testa di serie (peraltro annunciato in non perfette condizioni). Il 27enne di Nyiregyhaza due anni fa a Melbourne ha raggiunto gli ottavi. Tra i due non ci sono precedenti.
Esordio senza stress per Camila Giorgi, numero 102 Wta, che ha sconfitto per 63 63, in un’ora e 20 minuti, la tedesca Antonia Lottner, numero 156 del ranking mondiale, alla sua prima presenza nel tabellone principale di Melbourne, che ha pagato forse anche un problema alla coscia sinistra. Per l’azzurra, che ha avuto solo un piccolissimo passaggio a vuoto in avvio di secondo set quando ha restituito il break di vantaggio, si è trattato del secondo successo in altrettante sfide con la 23enne di Kaisertwerth, già battuta al primo turno del Wta di Biel nel 2017. Al secondo turno la 28enne di Macerata - all’ottava partecipazione al Major Down Under, dove vanta il terzo turno raggiunto due volte: nel 2015, quando fu fermata in tre set da Venus Williams, e dodici mesi fa, stoppata da Karolina Pliskova - dovrà vedersela con la russa Svetlana Kuznetsova, numero 53 Wta (quarti a Melbourne nel 2005, 2009 e 2013). Piuttosto combattuti i due precedenti, favorevoli entrambi alla 34enne di San Pietroburgo che si è imposta al secondo turno del Roland Garros ed al primo turno di Cincinnati sempre nel 2014.
Se l’avversario serve 14 ace (ed un solo doppio fallo), se mette il 75% di prime in campo conquistando il 91% dei punti e soprattutto non concede palle-break è dura vincere, anzi durissima. Se ne è accorto Lorenzo Sonego, numero 53 Atp, alla seconda partecipazione al main draw aussie (secondo turno nel 2018, mentre lo scorso anno si è fermato al turno decisivo delle “quali”): il 24enne torinese, pur giocando piuttosto bene dopo un inizio un po’ problematico, ha ceduto per 62 76(3) 76(1), in poco meno di due ore ed un quarto di partita, all’idolo di casa, l’australiano Nick Kyrgios, numero 26 del ranking mondiale e 23esima testa di serie. Il 24enne di Canberra, che nelle sei precedenti partecipazioni al Major Down Under vanta come miglior risultato i quarti del 2015, ha così bissato la vittoria contro il piemontese nel primo turno del Masters 1000 di Cincinnati lo scorso anno.
Nemmeno Marco Cecchinato era stato particolarmente fortunato: il 27enne palermitano, numero 77 Atp, alla terza presenza nel main draw a Melbourne deve ancora attendere per vincere il suo primo match: il siciliano è stato battuto per 64 76(4) 63, in due ore e 23 minuti, dal tedesco Alexander Zverev, numero 7 del ranking e del seeding, che nelle quattro precedenti partecipazioni vanta come miglior piazzamento gli ottavi raggiunti proprio lo scorso anno. “Ceck” aveva iniziato ben salendo 4-2 nel primo set prima di subire quattro game di fila dal 22enne di Amburgo: il siciliano ha preso un break di vantaggio anche nel secondo parziale (5-3) ma poi si è fatto riagguantare perdendo il set al tie-break per 7 punti a 4. Anche nella terza frazione l’azzurro è partito con un break (1-) ma lo ha restituito immediatamente (1-1) e sul 4-3, al termine di un lottatissimo ottavo game, “Sascha” ha piazzato la zampata decisiva chiudendo poi 6-3, siglando così la sua prima vittoria stagionale.
Stefano Travaglia, 28enne di Ascoli Piceno numero 74 Atp (best ranking), alla seconda partecipazione al main draw, ha ceduto 64 63 64 al cileno Cristian Garin, numero 36 Atp, pure lui per la seconda volta agli Aus Open (il match era stato interrotto lunedì dalla pioggia con il sudamericano in vantaggio per 64 63 1-1).
Stessa sorte per Lorenzo Giustino, ripescato in tabellone come lucky loser (per il forfait del moldavo Radu Albot): il 28enne napoletano numero 150 del ranking mondiale, alla sua prima partecipazione al tabellone principale di un Major, è stato sconfitto per 62 61 63 dal canadese Milos Raonic, 29enne di origini montenegrine (è nato a Podgorica) numero 35 Atp, che nello Slam Down Under vanta ben tre piazzamenti nei quarti (2015, 2017 e 2019). Il match era stato interrotto dalla pioggia con Raonic in vantaggio per 62 61 5-2.
Addirittura una regina di Melbourne e del ranking, Angelique Kerber, per Elisabetta Cocciaretto, numero 175 del ranking mondiale, promossa dalle qualificazioni, ed un palcoscenico da star come la Rod Laver Arena. La marchigiana, che sabato prossimo compirà 19 anni, approdata per la prima volta nel tabellone principale di uno Slam - per giunta proprio a Melbourne dove due anni fa era stata semifinalista nel torneo junior (con due match-point mancati) - ha ceduto al primo turno per 62 62, in un’ora e 22 minuti, alla 32enne mancina di Brema, numero 18 Wta e 17 del seeding, alla dodicesima partecipazione, vincitrice del titolo nel 2016 ed ancora semifinalista lo scorso anno. Un punteggio troppo severo per Elisabetta che ha iniziato provando ad aggredire la sua avversaria senza troppi timori reverenziali. L’azzurra ha subito subito il break al termine di un game d’apertura durato dieci minuti, ma è stata ampiamente in partita fino al 3-2 quando, dopo aver fallito una chance per il contro-break, ha subito un parziale di 8 giochi di fila da “Angie” (grazie a diversi drop-shot micidiali) che è volata sul 62 5-0. Cocciaretto però, nonostante una vistosa fasciatura alla coscia destra (dopo la fine del primo set aveva chiesto anche un medical time out per rifarla), ha lottato fino all’ultimo, ha annullato due match point nel sesto gioco ed alla quarta palla-break (la quinta in totale) ha tolto il servizio alla Kerber per la prima volta nel match conquistando poi anche un altro gioco prima del 6-2 firmato dalla tedesca.
Nulla da fare anche per Jasmine Paolini, numero 96 Wta, alla seconda presenza nel tabellone principale di un Major - l’esordio assoluto lo scorso anno al Roland Garros -, che ha ceduto per 75 64, in un’ora e 40 minuti, alla russa Anna Blinkova, numero 58 Wta, alla quarta partecipazione consecutiva a Melbourne. La 23enne toscana di Castelnuovo Garfagnana ha pagato soprattutto la poca incisività del suo servizio su questa superficie che ha permesso alla 21enne di Mosca - che l’aveva già battuta al primo turno dell’ITF di Manchester nel 2017 - di raccogliere parecchio nei game di risposta.