"Dutzee", questo il soprannome di Lajovic che così ha scelto di chiamarsi su Twitter, si conferma giocatore dai grandi exploit sul rosso quest'anno nonostante nel suo profilo sul sito dell'ATP abbia indicato il duro come la sua superficie preferita. Resterà indimenticabile la finale di Montecarlo, per lui e per Fabio Fognini che ha firmato il primo titolo in un Masters 1000 per l'Italia in una Pasqua di passione e rinascita per tutto il tennis azzurro. Il serbo, il finalista con la più bassa classifica in finale a Montecarlo dal 2001, ha raggiunto dopo il torneo il best ranking di numero 23. Uno dei quattro serbi al terzo turno del Roland Garros, record nazionale negli Slam, rientrerà fra i primi 30.
Lajovic, che in carriera aveva perso due volte dall'ungherese vincendo solo nell'ITF di Antalya del 2011, è testa di serie numero 3 nel tabellone di Gstaad, torneo che partirà la prossima settimana, in diretta su Supertennis già dalla prima giornata. Dopo il bye, affronterà il vincente tra Denis Istomin e la wild-card Marc-Andrea Huesler.
Non ci sono commenti