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Eventi internazionali

Fognini, principe di Montecarlo

L'azzurro conquista il Principato e firma il suo primo Masters 1000. Supera Lajovic in una finale a senso unico e da lunedì sarà numero 12 Atp (best ranking). 51 anni dopo Nicola Pietrangeli un tennista italiano torna a vincere a Montecarlo.

di | 21 aprile 2019

con il trofeo di Montecarlo 2019

UNA PASQUA TRICOLORE - Fabio Fognini tocca il cielo con un dito e si regala una Pasqua da incorniciare. A Montecarlo conquista il nono trofeo in carriera, il più prestigioso, e diventa il primo azzurro a vincere un Masters 1000 (la categoria di tornei secondi solo agli Slam nata nel 1990). In più diventa il primo italiano a trionfare nel principato 51 anni dopo Nicola Pietrangeli, che nel 1968 conquistò il suo terzo trofeo (nel 1961 e nel 1967 i precedenti). Nella finale del “Rolex Monte-Carlo Masters", terzo “1000” stagionale, dotato di un montepremi di 5.207.405 euro, che si è concluso sulla terra rossa del Country Club del Principato di Monaco, il 31enne di Arma di Taggia, numero 18 del ranking mondiale e 13esimo favorito del seeding, ha sconfitto per 63 64, in un’ora e 38 minuti di partita, il serbo Dusan Lajovic, numero 48 Atp. E 24 ore dopo aver letteralmente annientato il giocatore più forte di tutti i tempi sul “rosso”, Rafael Nadal, 11 volte vincitore nel Principato, ha siglato una settimana memorabile. Da lunedì salirà al numero 12 Atp, firmando il best ranking.

La sfida per il titolo

Per entrambi è la prima in un “1000”. Per fortuna c’è un po’ meno vento ma entrambi i giocatori, che non si sono mai affrontati, partono con un filo di circospezione. Il primo ad offrire una palla-break è stato Fognini nel terzo gioco e Lajovic non si è lasciato sfuggire l’occasione (la palla di Fabio dopo aver sfiorato il net è finita di poco in corridoio) di salire 2-1. Nel gioco successivo due errori di diritto hanno consegnato a Fabio la palla per il contro-break ma uno smash timido dell’azzurro seguito da un recupero miracoloso su una stop-volley da parte del serbo hanno permesso a Lajovic di salvarsi: Dusan però, dopo aver fallito due opportunità di salire 3-1, con un doppio fallo ha concesso un’altra chance a Fabio che stavolta non se l’è lasciata sfuggire (2-2). Nel sesto gioco ancora un break per Fognini propiziato da un gran diritto in lungolinea di Fabio e siglato da un diritto cacciato in rete da Dusan (4-2). L’azzurro ha innestato una marcia superiore ed i giochi consecutivi grazie ad un fantastico rovescio incrociato sono diventati quattro (5-2). Nel nono game Lajovic ha avuto la palla per recuperare uno dei due break ma Fognini l’ha annullata con un contropiede micidiale e due punti più tardi, grazie ad un rovescio che si è stampato sulla riga, ha archiviato il primo set (6-3). Ad indicare il misto di tensione/concentrazione dell’azzurro il fatto che al cambio campo stava per sedersi sulla sedia del suo avversario…. In avvio di seconda frazione un diritto lungolinea ha regalato subito il break al ligure: immediata la reazione, però, di Lajovic che con due rovesci fantastici ha messo a segno il contro-break prima di passare in vantaggio per 2-1. Nel quarto gioco Fabio, diventato improvvisamente un po’ meno incisivo, ha salvato una palla-break (brutta risposta del serbo) riagguantando poi il suo avversario (2-2). Nel quinto gioco Fabio ha strappato ancora il servizio a Lajovic (3-2) ma al cambio-campo ha richiesto l’intervento del fisioterapista per un fastidio alla coscia destra avvertito dopo il penultimo punto. Il 23enne di Belgrado ha continuato a sbagliare un po’ troppo (compreso uno smash sotterrato in rete) e Fognini è salito 4-2. Nel nono gioco il 31enne di Arma di Taggia è arrivato a due punti dalla vittoria ma il serbo ha resistito (5-4). Nel decimo, però, Fabio si è procurato tre match-point consecutivi: con il secondo è entrato nella storia. E poi è corso ad abbracciare in tribuna Corrado Barazzutti, la moglie Flavia Pennetta e tutta la sua famiglia.

"Ho cercato di ritrovare il mio gioco"

E’ bellissimo ascoltare l’inno tricolore con Flavia Pennetta e Francesca Schiavone ad applaudire un Fognini finalmente convincente e concentrato fino all’ultimo punto. "Questo è un evento straordinario: sono nato qui vicino ed è fantastico vincere qui” - ha detto Fabio con la voce che tradiva la commozione. Poi rivolgendosi al suo avversario: ”So che la prima finale è sempre dura ma hai un grande team, che io conosco bene, e sono sicuro che ben presto toccherà a te”. Un successo tutt’altro che atteso quello del ligure: "Quest’anno ho iniziato male ma ringrazio il mio team, la mia famiglia e Flavia che non ha mai smesso di sostenermi, e di sopportarmi. Per me questo è uno dei tornei più belli del mondo e dedico questo successo a mia madre che domani compie gli anni. Un ringraziamento speciale per i fisioterapisti che questa settimana mi hanno aiutato davvero tanto. Primo italiano a vincere un “1000”? Ancora non ho realizzato quello che ho fatto” - ha detto ancora Fognini -. ”Venivo da un periodo davvero brutto se mi avessero detto che sarei tornato a casa con la coppa mi sarei messo a ridere. Ho solo provato a lottare con quello che avevo, anche contro condizioni atmosferiche davvero difficili. Poi in finale ho affrontato un giocatore allenato dal mio ex coach che mi conosce bene ma ce l’ho fatta. Stanotte ho dormito male e stamattina ho mangiato poco perché la tensione c’era. Diciamo che questa settimana ho cercato di ritrovarmi, di riscoprire la voglia di lottare. Certo contro Rublev c’è voluto anche un pizzico di fortuna ma match dopo match ho ritrovato anche il mio gioco”.

Che svolta alla stagione!

Con il primo trionfo in un Masters 1000 (primo azzurro nella storia), il ligure ha dato una svolta ad un 2019 fin qui abbastanza deludente. In più da lunedì migliorerà il best ranking (era stato al massimo numero 13) andando ad accomodarsi sulla poltrona numero 12 e riprendendosi la leadership azzurra (scavalcato Cecchinato). Nove i titoli conquistati su 19 finali disputate. E pensare che nel Principato aveva rischiato di uscire al primo turno contro Rublev (era sotto un set e 4-1).

Best ranking anche per Lajovic

Settimana molto positiva anche per Lajovic, che da numero 48 Atp alla vigilia del torneo si ritroverà al numero 24, naturalmente best ranking. Fino alla sfida per il titolo non ha perso un set il 23enne di Belgrado - che curiosamente ha “ereditato” lo staff tecnico di Fognini - centrando la prima finale in carriera, per giunta in un Masters 1000. "Hai meritato di vincere: spero giocheremo un’altra finale e che mi darai la rivincita” - ha detto il serbo elogiando il suo avversario durante la premiazione -. ”Ringrazio il pubblico, il mio team e la mia ragazza e spero di giocare un’alta finale qui il prossimo anno”.

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