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Eventi internazionali

“Torino è promossa. Sinner sarà come Valentino o Tomba?”

Andrea Gaudenzi, il n.1 dell’ATP parla di governance, di Next Gen, di progetti, di calendario e insiste sull’unità fra le varie realtà, compresa la WTA

di | 18 novembre 2021

Andrea Gaudenzi, presidente di ATP, alla consegna del trofeo ai n.1 del mondo 2021 Pavic e Mektic

Andrea Gaudenzi, presidente di ATP, alla consegna del trofeo ai n.1 del mondo 2021 Pavic e Mektic durante le Nitto ATP Finals

A Torino, il presidente dell’ATP Tour, Andrea Gaudenzi, ha sottolineato alcuni punti chiave del suo mandato di presidente dell’ATP Tour e della sua esperienza alle Nitto ATP Finals.

BERRETTINI

“Per prima cosa voglio fare un commento a favore del grande gesto di Matteo Berrettini, che ha fatto davvero un atto di grande sportività, responsabilità e sensibilità nel capire che non sarebbe stato al massimo e ha dato la possibilità di entrare in gioco ad un altro giocatore, senza pensare ai premi e ai punti che poteva guadagnare”.

MASTERS 1000

“Col nuovo calendario del 2023 che verrà ufficializzato a breve, i Masters 1000 saranno di 12 giorni con tabellone a 96 come Indian Wells e Miami, questo consentirà un giorno di riposo. Il calendario è bloccato su 4 poli fissi, legati agli Slam, i momenti più critici sono Madrid-Roma e Open del Canada-Cincinnati, quando i giocatori non hanno riposo. Ma i top 20 hanno dimostrato di sapersi ritagliare i momenti di distacco dall’attività per arrivare a fine novembre, si sanno gestire meglio di come ci gestivamo noi”.

GAUDENZI-BERRETTINI

“Il mio infortunio nella finale di Davis e quello di Matteo Berrettini alle ATP Finals? Direi che comunque sono diversi: io mi giocai proprio la spalla, mi ruppi un tendine, e ripresi solo l’anno dopo, mi auguro e sembra proprio, che l’infortunio di Matteo sia meno grave. E comunque anche le due situazioni sono diverse”.

PROGRESSI

“Gradualmente stiamo lavorando per raggiungere l’accordo fra le varie parti sui tanti aspetti del Piano Strategico, come la centralizzazione dei servizi di offerta dati e la gestione dei diritti media sotto l’egida ATP, la governance e la definizione complessiva del calendario”. 

CASO PENG

“Un possibile boicottaggio dei tornei in Cina per il caso-Peng? Mi sembra prematuro. Siamo preoccupati per la salute della giocatrice, abbiamo preso posizione, abbiamo letto il comunicato da parte sua, vediamo se il caso come si evolve e si risolve. Il caso-Cina va oltre il tennis e lo sport, è un argomento di portata mondiale”.

NOVAX E AUSTRALIA 

“Sul Covid l’ATP ha una posizione non diversa da quella della WTA. Nessuno sportivo al mondo può essere forzato a vaccinarsi, noi abbiamo consigliato di farlo ai giocatori e siamo arrivati all’80% di vaccinati e contiamo di arrivare al 90-95% prima della campagna in Australia. Per il resto possiamo solo collegarci alle regole locali: insieme a Tennis Australia stiamo convincendo il governo australiano e quello dello Stato del Victoria a far entrare nel paese anche i non vaccinati, sempre nel rispetto dei governi del posto dove si giocano i tornei. I giocatori possono fare un vaccino Johnson: gliene basta uno. Molti non si sono vaccinati per paure degli effetti, dell’eventuale febbre, dell’essere debilitati, quindi si sono vaccinati nella off season, in questi giorni. Speriamo di raggiungere l’immunità di gregge. Anche l’NBA ha accettato le condizioni dei singoli stati USA: ci si adegua alle autorità locali che hanno la responsabilità della salute pubblica, com’è giusto che sia. In tanti tornei abbiamo offerto agli atleti la possibilità di vaccinarsi, a Cincinnati ed Indian Wells abbiamo dato la possibilità della seconda dose. Un’altro problema dei giocatori è stato quello dei continui viaggi, tanti protocolli, 150 paesi coinvolti”.

TORINO PROMOSSA

“Sono molto contento di questa prima esperienza delle ATP Finals a Torino. Un anno fa c’era paura e tensione da parte nostra perché non c’era ancora niente: venendo da Londra non era facile per gli organizzatori… E’ stato fatto un ottimo lavoro come scenografia interna, direi anzi che la visione dal campo è più compatta rispetto alla 02 Arena di Londra: il pubblico è più vicino. I giocatori hanno molto apprezzato l’area Corporate, e anche lo Sporting La Stampa ha fatto un grandissimo lavoro coi campi d’allenamento e la struttura, hanno sostenuto forti investimenti e li ringrazio. I giocatori sono contenti, per qualcuno di loro - non posso far nomi - Torino è anche meglio di Londra, a cominciare dal cibo: l’Italia ha sempre un richiamo particolare. Ci sono cose da migliorare? Sì. Ma per essere all’anno 1, col Covid, sono soddisfatto. Anche se c’è stato qualche problema coi biglietti e le file poteva andare molto peggio, considerando anche la cogestione FIT/ATP”. 

MARATONA E SPOTIFY 

“L’obiettivo del mio mandato è quello di dare un contributo importante per la semplificazione e la gestione coordinata di tutti i 64 tornei, creando un data base comune su tutti i punti, dal marketing agli sponsor ai media. Diciamo che siamo al 70% del lavoro: come un maratoneta, abbiamo coperto 35 dei 42 chilometri del percorso, anche se questo è il momento più difficile, ci sono crampi, gli infortuni, mi ritengo soddisfatto del punto a cui siamo arrivati verso la fruizione del nostro contenuto sulla falsariga di Spotify, che permette di avere tutta la musica in tasca, gestendo il complesso passaggio dai CD al digitale. L’obiettivo è far diventare il tennis il secondo/terzo sport in ogni paese, offrendo una house of tennis, una piattaforma comune nella quale raggiungibile con un clic siano compresi tutte le componenti, come la Formula 1 di automobilismo, come Amazon”.

PRIVILEGIARE I TIFOSI

”Ripeto continuamente alle varie componenti del tennis che è inutile litigare fra di noi, che il competitor è esterno. E mi sembra che gradualmente questo concetto sia stato recepito. Come anche il discorso di ATP e WTA insieme: su alcuni piani siamo molto avanti su altri no. Ci vorrà del tempo. Il tennis è unico e siamo l’unico sport con un prodotto femminile molto forte: abbiamo il 50% di appassionati uomini e il 50% donne, è una chance incredibile. Ma dobbiamo uniformarci e semplificarci anche sulle regole, anche negli Slam dove ci sono quattro programmi e anche regolamenti diversi nei tie-break: i fan vogliono seguire una storia con continuità e semplicità, altrimenti si perdono e vanno a vedere qualcos’altro. Siamo in concorrenza con il calcio, Netflix, i videogiochi, la musica eccetera. Dobbiamo batterci per il tempo e l’attenzione dei fan: a loro non importa nulla dei nostri problemi interni”.

SINNER MANIA

“La Sinner-mania? Jannik è un ragazzo giovane che, come Matteo, ha un comportamento spettacolare dentro e fuori del campo. Ha 20 anni e un potenziale enorme, abbiamo tutti la speranza che sia un potenziale campione Slam. Era tanto tempo che in Italia non c’erano giocatori di vertice, adesso ci sono. Sinceramente non so valutare la forza di questa febbre, ma me l’aspettavo, trovo che sia una bella cosa poter avere qualcuno che sia il Valentino Rossi e l’Alberto Tomba del tennis”.

VIVA LE NEXT GEN

“Next Gen a ATP Cup? Sono due manifestazioni simili, ci sono vare opzioni per collocazione e formula nel 2023. A me piace Next Gen come formato, come laboratorio per i furti campioni, e anche come test con format innovativi”.

DIFENDERE I MEDIA

“Il tennis ha bisogno dei media, che io sappia nessuno vuole allontanarli, non esiste solo il live, ci sono le storie, il dietro le quinte, e c’è un prodotto che viene vissuto tutto l’anno, non solo nei tornei con uno sport più globale del golf ma che ottiene solo il 30% dei ricavi da diritti televisivi del golf. Noi non siamo coordinati fra le diverse entità”

DRIVE TO SURVIVE

“Dobbiamo puntare al pubblico giovane, a una storia del tour tutto assieme. Faremo qualcosa simile a “Drive to Survive”: ci vorrà ancora un anno, è una gran fatica, ma stiamo lavorando con la WTA e gli Slam”.

ACCORDO PTPA

“In dodici mesi, via zoom, ho fatto 36 meeting per arrivare a una governance che è complessa e quindi ci vuole de tempo per organizzarla. Il mio obiettivo è quello di mettere il tennis nelle condizioni che qualcuno lo possa governare, che poi sia io un giorno a farlo non so. E con la PTPA il dialogo continua, andiamo avanti, anche su alcune loro domande anche legittime, ma nel rispetto del Council, nel segno della trasparenza”.

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