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Challenger Napoli su SuperTennis: ora live Nardi-Martineau

Ieri Passaro si è aggiudicato il derby azzurro dopo aver salvato tre palle break nell'ultimo e decisivo game. Mestrelli sconfitto al terzo set dopo aver annullato sette match point ad Herbert. Fognini sciupa un vantaggio di 4-0 nel set decisivo e cede contro Gea

di | 29 marzo 2024

Francesco Passaro al Challenger Napoli (Foto  Ufficio Stampa Master Group Sport | Edoardo Decampora)

Francesco Passaro al Challenger Napoli (Foto Ufficio Stampa Master Group Sport | Edoardo Decampora)

Programma ricco al alla Napoli Tennis Cup 2024, Challenger ATP 125 (montepremi 148.625 euro) organizzato da Master Group Sport in collaborazione con il Tennis Club Napoli, trasmesso in diretta su SuperTennis e SupertenniX.

Si parte alle 10 con la sfida tra Federico Coria, fratello d'arte e testa di serie numero 1, e il serbo Filip Krajinovic, ex Top 30. Chi vince tornerà in campo non prima delle 13 contro il georgiano Nikoloz Basilashvili, versione sbiadita del giocatore capace di arrivare n.16 del mondo, o il francese Corentin Moutet.

Non prima delle 11 giocherà Luca Nardi, numero 96 del mondo, opposto per la seconda volta in carriera al francese Matteo Martineau, numero 187, che l'ha battuto nell'unico confronto diretto al Challenger di Forlì-6 nel 2022. Chi vince tornerà in campo nell'ultimo match sul "Campo D'Avalos", il centrale del Tennis Club Napoli, contro il vincitore del derby tra Matteo Gigante, n.149 ATP, e Samuel Vincent Ruggeri, n.290, sconfitto in due rapidi set nell'unico precedente confronto diretto in finale in un ITF a Sharm el-Sheikh nel 2022.

Ieri, dopo tanta pioggia nei giorni precedenti, ornata senza pioggia e programma che ha potuto prendere il via senza alcun ritardo con il primo match di giornata sul Centrale "Campo D'Avalos" vinto da Francesco Passaro contro Stefano Napolitano: 76(6) 06 64 il punteggio finale in favore del n.227 del mondo bravo a ritrovarsi dopo un secondo set ceduto a zero al suo rivale.

Il primo set era stato invece molto più equilibrato, risolvendosi al tie break dopo uno scambio di break innescatosi a metà parziale. La terra battuta del "Campo D'Avalos", dopo la pioggia dei giorni scorsi, è parso a lungo un soffice materasso su cui si sono adagiate le molte palle corte e slice giocati dai due contendenti fino a un tie break in cui entrambi hanno sciupato un set point prima che fosse proprio Passaro a spuntarla. 

Cosa sia accaduto nel secondo set, tale da poter giustificare un black out come quello vissuto dal giovane umbro, resta difficile da capire. Letto il momento di difficoltà, Napolitano è stato bravo ad insistere senza concedere al suo rivale l'occasione di rientrare nel parziale chiudendolo sul 6-0, punteggio che sembrava simile a un trampolino da cui lanciarsi verso un terzo set in cui far valere l'inerzia appena costruita. 

E invece la contesa ha ripreso ad animarsi, gli scambi a farsi più cruenti, gli errori a pesare sempre più. Le prime palle break venivano però disinnescate su ambo i fronti fino a quella costruita da Passaro nel nono game che ha gli ha permesso di presentarsi alla battuta per aggiudicarsi il match. Missione portata a termine non senza qualche brivido, viste le tre occasioni da contro break concesse Napolitano e annullate in un crescendo di colpi e virtuosismi fino al dritto scagliato a rete dal n.164 del mondo che ha posto fine alla contesa. Per Passaro si profila ora un quarto di finale contro il francese n.199 del mondo Ugo Blanchet da lui mai affrontato in carriera.

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E' stato Pierre Hugues Herbert ad aggiudicarsi il secondo match in programma sul Centrale, piegando in tre set l'italiano Francesco Maestrelli in tre set col punteggio di 64 36 63 e qualificandosi così per i quarti di finale dove attende il vincitore del match tra Fabio Fognini e Arthur Gea.

Come accaduto contro Raoul Brancaccio, è mancato poco che Herbert chiudesse con un 6-0 il suo secondo match consecutivo. E così come era stato proprio Herbert ad annullare a Brancaccio sette match point prima di spuntarla, stavolta è stato il francese a vedersi rispedire al mittente le sette occasioni avute per chiudere i conti tra il sesto e il nono game del terzo set. 

Match più equilibrato di quel che il punteggio potrebbe far pensare, costellato di palle break (ben 23 complessive) che ne hanno più volte alterato l'andamento consentendo a Herbert di ricongiungersi con un gioco che nel secondo set aveva visto calare le sue percentuali in battuta. Ed è stato invece proprio il servizio ad abbandonare Maestrelli nel terzo set, complice un misero 36% di prime palle messo in campo - inquinate da 4 doppi falli - e di una seconda rivelatasi troppo debole e fin troppo addomesticabile dal lento manto di terra del "Campo D'Avalos". 

Con l'epilogo ormai già scritto e in svantaggio 5-0, Maestrelli ha in parte riscattato la sua prova rinviandone la fine nel corso degli ultimi quattro game in cui è riuscito a strappare il servizio a Herbert quando questi si è presentato alla battuta per chiuderlo annullandogli ben quattro match point, e poi ancora un quinto e un sesto, prima di capitolare di fronte alla settima occasione.

Nulla da fare invece per Franco Agamenone, il cui match ieri avrebbe dovuto chiudere un programma stravolta dalla pioggia e per questo rinviato a oggi. L'italiano n.195 del mondo ha perso contro Matteo Martineau, francese n.187 del ranking, col punteggio di 36 76(3) 62 riuscendo ad annullare due match point nel corso del decimo game del secondo set salvo poi cedere i primi suoi due game di battuta nel terzo senza riuscire più a rientrare in partita. 

La giornata si è conclusa con la sconfitta patita da Fabio Fognini contro il francese Arthur Gea. Sconfitta dolorosa, visto il vantaggio che il ligure era riuscito a costruirsi nel corso del match, portandosi avanti di un set e issandosi sin sul 4-0 nel terzo parziale. 46 62 64 il risultato finale in favore del n.441 del mondo che affronterà ora ai quarti il connazionale Herbert. 

In controllo del match fin dall'avvio, Fognini aveva agevolmente condotto i giochi forte di una confidenza e di percentuali che gli hanno consentito di respingere i non pochi assalti subiti dal francese sui suoi turni di battuta. Nel secondo parziale ecco invece apparire i primi scricchiolii con un gioco che ha progressivamente perso la sua misura in favore di soluzioni spesso frettolose che hanno finito col mandar fuori ritmo l'ex n.1 azzurro, per l'incredulità di un Gea rimasto invece composto e disciplinato nel tentativo di offir il minor numero possibile di errori gratuiti che avrebbero potuto rilanciare le ambizioni dell'azzurro.

Giunti al terzo set, come già accaduto contro Rodriguez Taverna, Fognini è tornato a brillare portandosi subito sul 4-0, ma da lì in poi, incassato il primo break, il ligure nei successivi due turni di battuta ha consegnato due palle break che Gea non ha fallito dimostrandosi al tempo stesso freddo quando si è trattato di andare a servire per consolidarle. 

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