Nel Challenger sulla terra rossa lombarda Seyboth Wild rimonta in finale lo spagnolo Martinez dopo tre ore di battaglia
03 settembre 2023
Per la prima volta in diciassette edizioni il torneo Challenger “Città di Como”, trofeo Intensa Sanpaolo, si colora di verdeoro. Il brasiliano Thiago Seyboth Wild, testa di serie numero 1, è riuscito – con gran fatica – a rispettare il pronostico della vigilia battendo in finale un Pedro Martinez che ha venduto cara la pelle, cedendo dopo poco meno di tre ore di gioco (in una giornata molto calda) con il punteggio di 5-7 6-2 6-3.
E' stata una battaglia infinita quella tra i due giocatori che ben si conoscevano, allenandosi spesso insieme. Entrambi arrivavano al match di oggi dopo un torneo senza macchia, con tutti i match chiusi in due set. Ma nel pomeriggio di Villa Olmo si è subito capito che la partita non si sarebbe risolta velocemente.
Equilibrio assoluto dall'inizio alla fine, con il primo set deciso però dai troppi errori del brasiliano soprattutto nei momenti chiave. Ma dal secondo parziale in avanti è stato da subito Thiago Seyboth Wild a riprendersi in pallino del gioco, aiutato anche da un servizio spesso pungente (sette ace contro due). La difficoltà di Pedro Martinez ad evitare di subire break ha fatto poi il resto. Il momento chiave è stato però ad inizio del terzo set, in un gioco interminabile durato diciotto punti, in cui il brasiliano è riuscito a tenere il servizio allungando subito dopo sul 3-1, piccolo margine mantenuto fino alla fine.
“All'inizio ho fatto fatica, anche per colpa di un po' di tensione, ma credo che sia normale per una finale – ha detto al termine il vincitore, che non si è sottratto al rito delle foto e degli autografi con il pubblico e soprattutto con i raccattapalle del torneo – Poi sono riuscito a giocare più tranquillo e le cose sono migliorate. Anche Pedro Martinez ha giocato un ottimo match ma sono contento di aver portato a casa questa sfida”. C'è anche una dedica molto sentita: “Alla mia famiglia che di recente ha subìto un lutto. E sono contento che questa vittoria, in un momento di sofferenza, possa portare un po' di gioia e serenità. L'anno prossimo? Se non mi vedrete qui è perché sarà in campo agli Us Open. Ma di sicuro sono contento di aver vinto questa settimana in un posto così bello”.
Nel corso delle premiazioni è stato assegnato al Memorial “Giulio Pini”, in ricordo del presidente del Tennis Como che volle fortemente questo torneo internazionale giunto alla diciassettesima edizione e fermato, negli anni, solo dal Covid. Il premio è andato al giocatore di casa Andrea Arnaboldi, che ha disputato tutte le edizioni del torneo dalla prima all'ultima di quest'anno conclusa nel tabellone di qualificazione.
“Ringrazio il Tennis Como per questo riconoscimento - ha detto Arnaboldi -. Questo torneo l'ho visto nascere, la mia carriera si può dire che sia partita da qui. Ho vissuto esperienze bellissime in questo sport da professionista, porto con me emozioni stupende che mi hanno fatto uomo e mi hanno fatto crescere. Spero un domani, non tropo lontato da ora, di poterle trasmettere ai ragazzi che iniziano per intraprendere una seconda carriera sempre in questo mondo. Le ho fatte tutte le edizioni del Challenger di Como ma credo che questa per me potrebbe essere stata l'ultima. Ma vedremo, al momento giocherò fino alla fine dell'anno e poi vedremo cosa fare”.