Nella finale del Challenger di Genova sulla terra rossa di Valletta Cambiaso il brasiliano, terzo favorito del seeding, si è imposto in due set sul ligure, settima testa di serie, vincitore delle edizioni del 2008 e del 2010
10 settembre 2023
Semaforo rosso per Fabio Fognini nella finale della XIX edizione dell’AON-Open Challenger-Memorial Giorgio Messina, il torneo internazionale di tennis che si è concluso a Genova sui campi in terra rossa di Valletta Cambiaso. Su un Centrale ancora una volta gremito il 36enne ligure di Arma di Taggia, n.146 del ranking e settimo favorito del seeding, ha ceduto 62 76(3), in un’ora e cinquanta minuti di partita, al brasiliano Thiago Seyboth Wild, n.106 ATP e terza testa di serie.
Tra i due non c’erano precedenti. Primo set a senso unico con il 23enne di Marechal Candido Rondon schizzato avanti 3-0 grazie ad un break al secondo gioco. Fabio ha evitato che i break diventassero due (3-1) ma nel sesto game l’impresa non gli è riuscita (5-1). Il brasiliano è arrivato al set-point ma ha finito per restituire uno dei due break (5-2) ma poi ha chiuso 6-2 nel gioco successivo - dopo il parziale recupero di Fognini da 0-40 a 30-40 - strappando per la terza volta nel set la battuta all’idolo di casa.
Seconda frazione molto più equilibrata. Fognini ha preso subito un break di vantaggio (1-0) e lo ha difeso fino al 3-1: Seyboth Wild, però, l0 ha riagganciato e superato (4-3). La partita si è fatta interessante: entrambi hanno difeso con autorità i rispettivi turni di servizio ed è stato il tie-break a decidere. Seyboth Wild lo ha iniziato con un doppio fallo ma poi ha infilato cinque punti di fila salendo 5-1 e chiudendo poi per 7 punti a 3.
“Sono davvero felice per questo successo contro un avversario difficilissimo come Fabio”, ha detto il brasiliano.
Tutto sommato abbastanza soddisfatto Fognini: “Grazie davvero perché il pubblico di Genova è stato fantastico. Mi sento bene e se ogni settimana raggiungo una finale posso giocare ancora fino a 45 anni”.
Per Mauro Iguera, presidente del Comitato Organizzatore, grande soddisfazione: “Abbiamo polverizzato tutti i record dal punto di vista delle presenze di pubblico, è stata un’edizione da record”.
Per il brasiliano è il quinto trofeo Challenger in carriera su sette finali disputate: in precedenza aveva vinto quelli di Guayaquil nel 2019, Vina del Mar, Buenos Aires e Como nel 2023.
Resta invece fermo a quota sei titoli in questa categoria Fognini, che vede sfumare il tris nella Città della Lanterna dopo i successi del 2008 e del 2010 (Torino nel 2008, San Benedetto nel 2009, Napoli e Santiago del Cile nel 2010 le altre vittorie).