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Campioni next gen

Giovani fenomeni: Alcaraz insegue Musetti

Il diciassettenne spagnolo ha conquistato il terzo Atp challenger: solo Gasquet, Djokovic, Del Potro e Auger-Aliassime ci erano riusciti prima dei 18 anni. E’ lui a contendere i riflettori all’azzurro in termini di precocità

19 ottobre 2020

Carlos Alcaraz premiato con i raccattapalle del torneo

Carlos Alcaraz premiato con i raccattapalle del torneo

Carlos Alcaraz va veloce e lascia un segno nella storia. Il diciassettenne di Alicante ha conquistato il suo terzo titolo Challenger, il secondo in altrettante settimane, nel torneo “di casa”, organizzato dall'Accademia Equelite Ferrero, a Villena, in Spagna. In finale ha superato il connazionale Pedro Martinez 7-6 (6), 6-3.

All'età di 17 anni e cinque mesi (è nato il 5 maggio del 2003), è il giocatore più giovane ad aver vinto trofei in settimane consecutive e il secondo più giovane a conquistare tre titoli nella storia del Challenger. Solo il francese Richard Gasquet era più giovane di lui (16 anni, 10 mesi) quando trionfò per la terza volta, all’Atp Challenger di Napoli nel 2003.

Ancora più interessante è però il fatto che Alcaraz è entrato a far parte dell’esclusivo club di giocatori che hanno vinto almeno tre titoli prima di compiere 18 anni, insime allo stesso Gasquet, a Novak Djokovic, Juan Martin del Potro e Felix Auger-Aliassime.

Il 6 gennaio, data di emissione della prima classifica 2020, Alcaraz era n. 490 del mondo: oggi ritocca per l’ennesima volta il suo best ranking, raggiungendo il n.136 Atp.

Ciò che colpisce non è solo sua precocità o il suo tennis già di livello molto alto: impressiona anche la solidità mentale. In quest’ultima settimana vincente si è trovato due volte a dover recuperare un set di svantaggio, nei quarti di finale contro l’argentino Juan-Pablo Ficovich e in semifinale contro il connazionale Mario Vilella Martinez.

E anche in finale, opposto a Pedro Martinez, n. 97 del mondo, si è trovato sotto 5-3, con l’avversario che serviva per il primo set. E poi costretto a salvare due set point con Martinez in vantaggio 6-4 nel tie-break.  Vinto quello, conquistando 4 punti di fila, Alcaraz ha poi dilagato nella seconda partita chiudendo in un’ora e 44 minuti.

Il suo sembra un duello a distanza con Lorenzo Musetti per conquistarsi i riflettori, una gara tra brillanti prospetti del tour. Un anno più giovane del carrarese, Alcaraz lo ha incontrato in semifinale a Trieste, vincendo 7-5 2-6 6-3. Quella settimana, l’ultima di agosto, lo spagnolo era ancora n.310 del mondo e l’azzurro n. 280.

Da allora Alcaraz ha vinto 15 delle 18 partite disputate, tutte a livello Challenger, salendo all’attuale n. 136.

Musetti ha invece disputato 20 match, vincendone 16, ma ha fatto un salto di categoria: 5 di queste vittorie sono arrivate nei tabelloni principali di tornei Atp. Agli Internazionali BNL d’Italia, Atp Masters 1000, si è imposto su Stan Wawrinka, n.17 e Kei Nishikori n.35. Al Forte Village Sardegna Open della scorsa settimana, torneo Atp 250, si è imposto, tra gli altri, sull’uruguaiano Pablo Cuevas, n.64. Ora è n.123.

La sfida continua con Alcaraz impegnato questa settimana in un ennesimo Atp Challenger, a Marbella. Musetti riposa. E entrambi guarderanno in su, a Jannik Sinner, unico altro teenager tra i primi 200 del mondo, che guida la corsa dall’alto del suo n. 46 del mondo, impegnato nell’Atp 250 di Colonia.


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