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Campioni nazionali

La resa di Filippo Baldi: l’ex grande promessa dice basta

A 27 anni, dopo due interventi chirurgici e con un terzo in arrivo, il vigevanese ha annunciato il ritiro dal tennis professionistico. Malgrado uno scintillante passato da juniores ha faticato molto a trovare la sua strada fra i “pro”, e quando pareva esserci riuscito ha dovuto fare i conti con ripetuti problemi. Fino all’addio

20 gennaio 2023

Filippo Baldi ci ha provato: ha combattuto le difficoltà, ha sofferto, è andato sotto i ferri due volte con l’obiettivo di tornare a inseguire il suo grande amore, ma alla fine hanno vinto gli infortuni. Con un post sul proprio account Instagram, pubblicato nel pomeriggio di giovedì insieme a una decina degli scatti più significativi della sua carriera, il 27enne di Vigevano (provincia di Pavia) ha annunciato il suo addio all’attività professionistica. Una resa dura da accettare, perché dovuta soprattutto ai problemi fisici che ne hanno condizionato le ultime tre stagioni, e arrivata a mettere fine a una carriera da ex grande promessa.

Scorrendo le foto, l’occhio si focalizza sulla penultima: Filippo con la maglia della Nazionale, in occasione della Davis Cup Junior vinta nel 2012 a Barcellona insieme al suo ex “gemello” Gianluigi Quinzi, quando i due, in coppia, batterono l’Australia al doppio decisivo della finale. Entrambi top-5 da under 18, il lombardo e il marchigiano parevano i due finalmente destinati a restituire all’Italia quei risultati che mancavano da oltre trent’anni, invece il seguito ha raccontato una storia diversa, con due best ranking molto simili (142 Quinzi, 144 Baldi) ma anche molto lontani dagli obiettivi fissati da giovanissimi, e anche la scelta comune di ritirarsi piuttosto presto. A 27 anni non si è più dei ragazzini, ma in un tennis nel quale il 35enne Andy Murray, con un’anca di metallo, sta in campo oltre 10 ore per vincere due partite in tre giorni, di tempo ce n’era ancora.

Il post Instagram ha ricordato che Filippo ha iniziato a giocare “in un giorno d’estate del 2005”, il che vuol dire a 9 anni compiuti, tardi rispetto alla media, ma poi ha impiegato poco per diventare uno dei giovani più interessanti del nostro movimento. Ha fatto grandi cose da under, però dopo una scintillante attività juniores ha faticato a farsi strada fra i professionisti, dovendo attendere fino ai 23 anni per ritrovare – almeno a livello di qualificazioni – quei tornei del Grande Slam che da under erano diventati la normalità.

Dopo anni così così, la svolta pareva arrivata nel 2018, quando decise di trasferirsi a Palermo ad allenarsi alla corte di Francesco Aldi. Al debutto nelle qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia il vigevanese vinse due grandi battaglie e si guadagnò un posto nel tabellone principale, vivendo un’esperienza carica di emozioni che servì a “stapparne” le potenzialità. Qualche mese dopo vinse il suo primo e unico titolo Challenger (a Ismaning, Germania) e si scoprì molto competitivo anche sulle superfici veloci, chiudendo una stagione che pareva un trampolino di lancio per un futuro ancora più interessante.

Invece sarebbe rimasta la migliore, prima dell’inizio di numerosi problemi. Nel 2019 furono personali, con lo shock per la perdita di papà Leonardo, da sempre il suo primo tifoso, mentre a partire da un 2020 già di per sé rovinato dalla pandemia, sono diventate sempre più ingombranti le noie fisiche, che l’hanno obbligato a due interventi chirurgici.

Filippo dopo l'intervento chirurgico alla spalla dello scorso anno

Nel novembre del 2020 Filippo si è operato alla spalla destra per una lesione alla scapola, con conseguente stop di sei mesi, mentre nel giugno del 2022 è tornato sotto i ferri per un problema al gomito, sempre del braccio destro. È tornato nel circuito dopo tre mesi, ma a novembre si è procurato un nuovo infortunio che richiederà un altro intervento chirurgico, così ha deciso di fermarsi e riflettere. Alla fine ha scelto di operarsi di nuovo, ma stavolta senza la fretta di dover tornare ad allenarsi il prima possibile, perché la sua carriera è terminata.

Curioso che l’annuncio dell’addio sia arrivato durante l’Australian Open, l’ultimo grande torneo al quale ha partecipato, giocando le qualificazioni nel 2022. Un anno dopo ha deciso che il suo ultimo match internazionale rimarrà la sconfitta dello scorso ottobre contro il rumeno Cezar Cretu al primo turno di un torneo Itf a Santa Margherita di Pula, mentre il prossimo impegno tennistico sarà in autunno, col campionato di Serie A1 col suo Sporting Club Selva Alta, trascinato nel 2019 a uno storico scudetto.

Per il resto, invece, il futuro è ancora da definire e chissà che il suo percorso non possa in qualche modo ricongiungersi proprio con quello di Gianluigi Quinzi, che oggi lavora al Piatti Tennis Center e in questi giorni è a Melbourne al seguito di quattro under 18 in gara all’Australian Open. Dove non è arrivato da giocatore, prova ad arrivare da allenatore. Se lo vorrà, Filippo ha tutte le qualità per fare lo stesso.

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