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Campioni nazionali

Jasmine Paolini, il 2021 come anno della svolta

Niente limiti. Queste le parole d'ordine dell'azzurra al termine di una stagione che l'ha vista sfiorare il traguardo delle top 50 Wta. Il primo titolo nel circuito maggiore a Portorose e alcune partite giocate alla pari contro le migliori del mondo fanno ben sperare per il futuro

24 dicembre 2021

Il 2021, per il tennis italiano, non è stato solo l'anno degli uomini. Tra le donne, c'è una giocatrice che è stata in grado di fare un salto importante, e che sembra ben messa per crescere ulteriormente. Lei è Jasmine Paolini, ha 25 anni e ha chiuso la stagione al numero 53, due posti in meno del best ranking di inizio novembre.

Considerato che in gennaio era numero 96, e che ad aprile si è trovata fuori dalle 100, si tratta già così di un traguardo di valore assoluto. In più, a impreziosire il tutto, ci sono i risultati e quelle sensazioni che i numeri non possono raccontare. Per esempio, il fatto che la toscana si sia convinta pienamente delle sue possibilità, anche sulle superfici veloci, laddove fino agli ultimi mesi sembrava avere ancora una sorta di blocco psicologico.

La sua annata è svoltata tra maggio e giugno, in corrispondenza con due tornei da 125 mila dollari, quelli che fanno da collante tra il circuito Itf e quello Wta (al quale, peraltro, appartengono a pieno titolo). Jasmine ha raggiunto la finale a Saint Malo, in Francia (sconfitta dalla svizzera Golubic), e in seguito ha centrato il bottino pieno nella meravigliosa Bol, una delle perle sul mare croato, piegando all'ultimo atto Arantxa Rus.

Tornei di secondo piano? Fino a un certo punto, e comunque entrambi sono stati utili per cambiare direzione. Tanto che agli Us Open l'azzurra ha messo paura a Viktoria Azarenka, prima di conquistare il suo primo titolo del Tour maggiore a Portorose, in Slovenia. Su cemento. Un dettaglio non da poco, proprio perché l'evoluzione della carriera della toscana l'aveva portata fino a oggi a prediligere la terra.

Jasmine Paolini colpisce di rovescio (foto WTA Portoroz)

Quel trionfo è stato uno step decisivo e i successivi tornei hanno rafforzato la sensazione di essere ormai di fronte a una giocatrice nuova, più decisa e più aggressiva con quei colpi da fondo (in particolare il diritto) che sanno fare la differenza anche al cospetto di avversarie blasonate.

Jasmine ha colto un terzo turno a Indian Wells (da lucky loser, battendo Elise Mertens), poi una semifinale a Courmayeur, infine un quarto a Linz (sempre indoor), con tanti rimpianti per una vittoria sfumata d'un soffio di fronte all'ex numero 1 Simona Halep. Non sono arrivate dunque le top 50, ma la sensazione è che ormai sia solo una questione di tempo, anche perché nei primi mesi del 2022, da difendere ci sarà davvero poco.

“Un sogno che diventa realtà”, aveva detto 'Jas' alzando al cielo il primo trofeo importante della sua carriera, in fondo ancora agli inizi nonostante l'età non sia più quella di una ragazzina. Ma quel sogno in verità è stato il coronamento di un percorso tecnico ben preciso.

“Trovando più fiducia nel servizio e nel diritto – ha spiegato – ho inevitabilmente migliorato l'approccio alle superfici veloci, che per me in passato avevano rappresentato un terreno fatto di tanti dubbi e poche certezze. In questo senso, aver giocato alla pari contro Vika Azarenka su un campo prestigioso, mi ha convinto in merito ai miei mezzi più di qualsiasi altra cosa. L'obiettivo è continuare così, credendo maggiormente nelle mie possibilità”.

La partita giocata alla pari contro Vika Azarenka mi ha convinto delle mie chance anche fuori dalla terra battuta. (Jasmine Paolini)

Jasmine Paolini stringe il pugno (foto WTA Portoroz)

Possibilità che, appunto, sono decisamente più importanti di quelle immaginate. Fino allo scorso anno, pareva che Jasmine si potesse in qualche modo accontentare di un approdo nelle prime 100. Anche in virtù di un percorso abbastanza tortuoso, nei primi anni di professionismo. Invece adesso abbiamo scoperto che – anche per lei – non è il caso di parlare di limiti.

Piuttosto, meglio mettersi degli obiettivi e provare a raggiungerli. La 25enne nata a Castelnuovo di Garfagnana è già un pilastro della Nazionale azzurra, una ragazza su cui la capitana Tathiana Garbin potrà fare affidamento in futuro, come accaduto nel recente passato. Ma sarà nel circuito Wta, nei tornei individuali, che potremo apprezzare la differenza tra la nuova e la vecchia Jas.

Tra quella giocatrice promettente ma un po' timorosa che era, e quella tennista sicura di sé che è diventata al termine della migliore annata della sua carriera.

La nuova Paolini. Parole d'ordine: no limits

Jasmine Paolini e altri personaggi simbolo del 2021 sono al centro delle puntate di "Reloaded", programma di SuperTennis che ogni sera alle 21 rivive il meglio della stagione appena conclusa.


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