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Campioni nazionali

Orgoglio Marco: “E’ tornato il vero Ceck”

Di nuovo in una semifinale ATP ad un anno e mezzo dall’ultima volta Cecchinato è soddisfatto dei risultati raggiunti grazie all’aiuto di coach Sartori, con il quale lavora da qualche mese. Ed è convinto che il meglio debba ancora venire

di | 16 ottobre 2020

Un primo piano di Marco Cecchinato (foto @lapresse)

Un primo piano di Marco Cecchinato (foto @lapresse)

Un urlo che sa di felicità, soddisfazione, grinta ha sottolineato l’ultimo errore dello spagnolo Ramos-Vinolas nei quarti dekll’ATP Dorte Village Sardegna Open in corso a Pula. Ed a lanciarlo è stato un Marco Cecchinato finalmente ritrovato.

“Per me lui è sempre un avversario molto difficile: anche oggi c’era tanto in palio - ha sottolineato “Ceck” ai microfoni di “SuperTennis” -. Era da tanto che non giocavo una semifinale ATP e ci tenevo a poterlo fare di nuovo. Nonostante le condizioni difficili ed un set di ritardo ho lottato su ogni punto, ed è questa la cosa più importante. All’inizio non ero sereno in campo: lui è uno che ti fa giocare male. Poi dal secondo set ho iniziato ad usare il back, a variare e tutto e cambiato. Due wild card in semifinale? Vuol dire che gli organizzatori hanno scelto bene...”.

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“Sta ritornando tutto insieme, il tennis e la testa - ha poi ribadito Marco in conferenza stampa -. Anche oggi contro un avversario contro il quale avevo vinto una sola volta e che mi aveva battuto in tante altre occasioni, sotto un set sono riuscito a ribaltare un match difficile: sono contento perché sto facendo un ottimo lavoro con Max (Sartori; ndr) ed anche mentalmente sono di nuovo quello di una volta, con tanta voglia di lottare e di restare lì per tutta la partita. Sono davvero molto soddisfatto. Anche “Dodo” (il primogenito Edoardo nato a fine luglio; ndr) mi sta dando tanta energia: diciamo che la sua nascita più Sartori è una bella accoppiata…”.

Il rovescio di Marco Cecchinato (foto @lapresse)

Nel match contro Ramos-Vinolas si è rivisto anche il super rovescio di “Ceck”, sia lungolinea che incrociato, quello di Parigi 2018 tanto per capirci: “E’ un colpo che mi ha aiutato tanto, soprattutto a partire dai primi game del secondo set: da lì è cambiato il match. Sono state importanti anche le variazioni in back che lui non gradiva e che a me permettevano di governare lo scambio. E sì sono riuscito a giocare qualche rovescio vecchio stile. Sto facendo un lavoro complessivo con Max: anche il servizio sta migliorando. Oltre a vincere match di livello con giocatori forti ho davvero di nuovo voglia di lottare in campo”.

In semifinale c’è anche Musetti, anche lui wild card: “Per me lui non è una sorpresa: si vedeva che stava arrivando. Ogni italiano ne trascina un altro. Questo è un momento fantastico per il tennis italiano. Peccato che la stagione, questa stagione complicata per tutti, stia per finire perché avrei voluto giocare ancora tanto. Sono riuscito a ritornare top 100 che era l’obiettivo che ci eravamo prefissati ed ora continuerò a lavorare in vista del 2021”.

Dopo la semifinale ATP, che mancava da 18 mesi (Monaco di Baviera, ad aprile 2019), il prossimo step è raggiungere la finale, che manca invece da 20 mesi (Buenos Aires, a febbraio 2019): “Il prossimo avversario, Petrovic, non lo conosco bene. Per essere arrivato fin qui vuol dire che sta giocando bene. Max è andato a vederlo e stasera ne parleremo. Di solito incontrare un lucky loser non è una bella cosa, lo dice la parola…, vedremo”.

La grinta di Marco Cecchinato (foto @lapresse)


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