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Campioni nazionali

Da Barazzutti a Volandri: protagonisti azzurri in campo e fuori

Corrado lascia un'eredita unica: ha vinto la Davis da giocatore ed è stato il capitano che ha riportato l'Italia nella serie A di Coppa. vanta anche quattro trionfi sulla panchina della Fed Cup. Filippo che ha esordito in Davis con lui, è stato n.25 del mondo, semifinalista agli Internazionali BNL d'Italia nel 2007 quando battè l'allora n.1 del mondo Roger Federer

23 gennaio 2021

La squadra azzurra in Argentina con Barazzutti capitano e Voandri giocatore insieme a Fognini Seppi e Bolelli

La squadra azzurra in Argentina con Barazzutti capitano e Volandri giocatore insieme a Fognini, Seppi e Bolelli

Barazzutti, da vincitore a capitano in Davis

Corrado Barazzutti, top 10 con un best ranking di numero 7 del mondo raggiunto 21 agosto del 1978, ha giocato in Coppa Davis per dodici stagioni dal 1972 (esordio contro l'Austria a Reggio Calabria: 5-0) al 1984. Ha contribuito al trionfo del 1976 in Cile e disputato le finali nel 1977 in Australia, nel 1979 negli Stati Uniti e nel 1980 in Cecoslovacchia. 

Nel gennaio 2001 è stato nominato capitano della nazionale di Coppa Davis. Ha esordito nel quarto di finale del Gruppo Euro/Africa vinto dagli azzurri per 3-2 a Helsinki, contro la Finlandia, nel weekend del 6-8 aprile di quell'anno.

Nella sua gestione, la più lunga per un capitano di Davis nella storia del tennis azzurro, l'Italia ha ottenuto 25 vittorie e 19 sconfitte. A Santiago del Cile, lì dove era maturato lo storico trionfo del 1976, nel 2011 l'Italia ha riconquistato un posto nel World Group.

Nel 2014, ha guidato l'Italia alla prima semifinale nella principale competizione a squadre del tennis maschile dal 1998. Decisivo nei quarti, a Napoli, il successo di Fabio Fognini su Andy Murray che non perdeva in Coppa Davis dal 2005. 

Barazzutti ha guidato l'Italia anche nella prima edizione delle Davis Cup Finals, a Madrid nel 2019, conclusa con due sconfitte nel girone contro Canada e Stati Uniti. Nel corso della manifestazione, non ha nascosto la sua contrarietà verso il nuovo formato della Davis.

Dal 2002 al 2016, Barazzutti è stato capitano anche della nazionale di Fed Cup. Ha vissuto così la miglior stagione del tennis femminile azzurro. Sotto la sua gestione, l'Italia ha conquistato quattro volte il trofeo: nel 2006, 2009, 2010 e 2013. 

La squadra italiana festeggia la conquista della prima Fed Cup nel 2006 con il capitano Barazzutti

La prima vittoria, dopo la finale contro il Belgio, è storica. Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Mara Santangelo, Roberta Vinci, Romina Oprandi, Tathiana Garbin rendono l'Italia la prima nazionale a trionfare in Fed Cup avendo disputato tre incontri in trasferta nella stessa edizione.

Nel 2009 si apre il ciclo di successi del quartetto d'oro composto da Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Sara Errani e Roberta Vinci che conquistano il titolo contro gli Stati Uniti (4-0) in finale a Reggio Calabria. E l'anno successivo si ripetono, contro le stesse avversarie, a San Diego (3-1). 

Il poker arriva nel 2013 a Cagliari. Flavia Pennetta, Sara Errani, Roberta Vinci, Francesca Schiavone e Karin Knapp battono la Russia 4-0. L'esperienza di Barazzutti di chiude nel 2016, dopo la sconfitta nello spareggio contro la Spagna che costa alle azzurre la retrocessione nel Gruppo II. 

Volandri, il Direttore Tecnico che battè Federer

Filippo Volandri è nato a Livorno il 5 settembre del 1981 e si è avvicinato al tennis sulle orme della sorella Veronica, divenuta poi una seconda categoria, suo primi maestri Piero Cocchella e la zia Susanna Paoletti.
Nel 1998 guadagna i primi punti ATP, nei tornei Satellite, mentre l’anno seguente centra il primo titolo Futures a Selargius. Il primo successo Challenger è datato 2000, in quel di Biella, in finale su Hernan Gumy. Nel 2003 invece il livornese conquista il Challenger di Cagliari, in finale su un giovanissimo Rafael Nadal, oltre a raggiungere i primi grandi risultati nel circuito maggiore (quarti a Roma e Monte-Carlo, oltre alla finale di Umago, cedendo per 7-5 al terzo set allo spagnolo Carlos Moya).

 

Il primo titolo arriva nel 2004 a St. Poelten (Austria), quando il toscano si impone 6-1 6-4, sotto una fitta pioggia, su Xavier Malisse. Nel 2006 a Palermo il secondo alloro ATP, quando Volandri supera in finale Lapentti 5-7 6-1 6-3.

Il 2007, in particolare, è l’anno della consacrazione di Volandri, che raggiunge il best ranking al numero 25 del mondo dopo aver raggiunto la semifinale agli Internazionali BNL d’Italia – eliminando negli ottavi anche ‘King’ Roger Federer, allora numero 1 del mondo - e gli ottavi di finale al Roland Garros.

In carriera Volandri ha raggiunto in nove occasioni l’ultimo atto di un torneo ATP, mentre sono 12 i successi a livello challenger, compreso l’ATP Challenger Tour Finals del 2013, a San Paolo del Brasile.

Dopo aver lasciato il circuito internazionale nel 2016, quando già aveva cominciato a indossare i panni di commentatore e opinionista televisivo per Sky Sport e poi anche per SuperTennis, dal 2018 ha assunto l’incarico di Direttore Tecnico Nazionale e responsabile del Centro federale di Tirrenia.

La gioia di Volandri dopo la vittoria su Roger Federer a Roma nel 2007

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