Chiudi

-
Campioni nazionali

Arnaldi e Passaro agli IBI: le wild card premiano la crescita

I due azzurri capaci di guadagnare un posto nel main draw degli Internazionali BNL d’Italia sono arrivati al Foro Italico nel miglior momento della propria carriera. Lo stato di forma ha pagato, regalando a entrambi una chance enorme. Dei dieci che si sono meritati le wild card, ben otto saranno al debutto a Roma

06 maggio 2022

Uno, Matteo Arnaldi, non aveva mai messo piede al Foro Italico nemmeno da spettatore, ma con una serie di vittorie si è guadagnato la possibilità di dare del tu ai giganti e – come ha sottolineato lui stesso – il trasferimento nell’hotel dei giocatori del main draw, primo privilegio di chi riesce a travestirsi da big per una settimana. L’altro, Francesco Passaro, la notte prima di giocarsi l’ambita wild card per il tabellone principale ha faticato a dormire, perché i pensieri lo portavano sempre e comunque lì, a quel sogno difficile da immaginare fino a qualche mese fa.

Eppure, quando in serata verrà sorteggiato il main draw degli Internazionali BNL d’Italia, insieme ai nomi di Novak Djokovic, Rafael Nadal e compagnia bella ci saranno anche i loro, entrambi classe 2001 e grandi amici, pronti a vivere l’esperienza più importante della loro carriera. Merito di un sistema di pre-qualificazione che funziona a dovere e nel loro caso ha premiato un grande momento di forma, coinciso con i migliori risultati in carriera nel circuito Challenger, palestra preziosissima per tutti coloro che puntano ad affacciarsi al tennis di vertice.

Arnaldi è arrivato al Foro una settimana (o poco più) dopo la sua prima semifinale Challenger, giocata – partendo dalle qualificazioni – nell’appuntamento croato di Spalato. Un risultato che l’ha portato per la prima volta nei primi 300 del ranking mondiale e sotto forma di fiducia gli è tornato utile quando a Roma ha dovuto lottare per guadagnarsi la wild card, quindi un’altra opportunità per accelerare una crescita che si sta facendo sempre più interessante.

Il giovane tennista di Sanremo sta capendo – parole sue – di aver trasformato la sua passione in un lavoro, e ora è il momento di svolgerlo sempre più seriamente. Negli ultimi anni il Masters 1000 di Roma si è rivelato molto prezioso per tanti giovani azzurri, e visto che per Arnaldi le qualificazioni dei tornei del Grande Slam sono sempre meno lontane, un eventuale successo al primo turno del main draw potrebbe dargli la spinta determinante per agguantarle già a Wimbledon.

Francesco Passaro, classe 2001, giocherà nel tabellone principale degli Internazionali BNL d'Italia (foto Adelchi Fioriti)

Passaro, invece, ha cambiato ritmo a inizio aprile con l’inattesa finale al Challenger di Sanremo. E per il perugino sta succedendo tutto molto velocemente. Puntava a entrare nei primi 350 del mondo entro fine anno, invece ce l’ha fatta in quattro mesi, mentre l’obiettivo Roma l’aveva fissato per il 2023, invece ci è riuscito con un anno d’anticipo. Segno che non aveva ben compreso le sue potenzialità, che ora sono all’occhio di tutti e gli regaleranno il debutto nel circuito maggiore, nel palcoscenico sognato fin da bambino, nello stesso tabellone del suo idolo Rafael Nadal. Ha già frequentato i suoi stessi spogliatoi nei tornei del Grande Slam, ma lui giocava le tappe junior, mica i Major dei grandi. Stavolta, invece, il torneo è lo stesso e l’emozione diventa difficile da nascondere.

Ma la possibilità il tennista umbro se l’è guadagnata con pieno merito: solo poco più di due mesi fa giocava (e vinceva) un Itf da 15.000 dollari di montepremi in un villaggio vacanze a Monastir, in Tunisia, mentre ora è pronto a debuttare in uno dei tornei più famosi al mondo, col sogno di farlo su uno dei campi principali, con l’affetto della famiglia, degli amici, della fidanzata, ma anche – o soprattutto – di quel pubblico romano specializzato nel fare miracoli.

Francesco Forti si è guadagnato un posto nelle qualificazioni per la seconda volta (foto Adelchi Fioriti)

Per scendere in campo Arnaldi e Passaro dovranno attendere ancora qualche ora, ma per altri come loro l’esperienza romana scatterà già nel weekend inaugurale, dalle qualificazioni. Giovanni Fonio lo farà per la prima volta nel giorno del suo 24esimo compleanno, coronando un percorso iniziato addirittura con uno dei tornei Open BNL di pre-qualificazione, vinto a Caserta. Francesco Forti sarà l’unico non al debutto, perché si era già guadagnato un posto nelle “quali” nell’edizione del 2020, mentre Gianmarco Ferrari è il volto a sorpresa, anche se negli ultimi mesi il 21enne toscano allievo di Diego Nargiso si era già messo in mostra più di una volta.

Tuttavia, il nome che fa maggiormente piacere agli appassionati non può che essere quello di Luca Nardi, classe 2003 da Pesaro, grandissima promessa del nostro movimento. Anche per lui sarà la prima volta a Roma, un motivo d’orgoglio che gli permette di guardare al torneo senza paura. Tanto che nelle qualificazioni sogna di affrontare il connazionale Holger Rune, reduce dal primo titolo ATP vinto a Monaco di Baviera, mentre in caso di qualificazione pagherebbe per una sfida contro Rafael Nadal. Roba che a un diciottenne dovrebbe far tremare le gambe, mentre per lui è uno stimolo in più. Buon segno.

Luca Nardi, classe 2003, sarà il più giovane partecipante al torneo maschile degli Internazionali BNL d'Italia (foto Adelchi Fioriti)

Anche nel femminile tre delle quattro partecipanti alle qualificazioni saranno delle debuttanti al Foro Italico, con la sola eccezione di Nuria Brancaccio, che si guadagnò un posto nel 2021 e ci ha preso gusto, bissando il traguardo dodici mesi dopo. Ce l’hanno fatta per la prima volta, invece, Stefania Rubini, Eleonora Alvisi e Angelica Raggi, tre giocatrici dalle storie diverse. La prima, classe 1992, è la veterana del gruppo e a avrà finalmente a disposizione un’esperienza così importante, da giocare con un tennis che – in quanto a tecnica e potenza – ha ben poco da invidiare a tutte le partecipanti al tabellone principale.

La seconda, classe 2003, è invece la più giovane insieme a Nardi, ed è parsa la più emozionata di tutte dopo aver raggiunto il traguardo, impressionante se si considera che a fine 2021 era numero 1.433 del mondo. Ma il suo nome è comunque conosciuto, grazie a una brillante carriera juniores con tanto di vittoria Slam in doppio al Roland Garros, mentre sorprende di più la qualificazione di Angelica Raggi, numero 614 WTA, che a Roma si allena ma è originaria di Terni. La sua rincorsa agli Internazionali è partita oltre un mese fa dall’Open BNL di Pescara, e si è concretizzata con la vittoria su Lisa Pigato.

Eleonora Alvisi, pugliese classe 2003, si è guadagnata una wild card per le qualificazioni (foto Adelchi Fioriti)


Non ci sono commenti
Loading...