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Campioni internazionali

Ranking ATP: Sinner torna in Top 10, che balzo Kokkinakis

Jannik risale al 10° posto superando Hurkacz, con Berrettini stabile al 7°, mentre Nadal si riprende la quinta piazza a scapito di Rublev. Per Djokovic 356 settimane sul trono, ora però a rischio. Best per Alcaraz, Rinderknech e Cressy, l’australiano e il britannico Draper “scalatori” della settimana

di | 17 gennaio 2022

Matteo Berrettini e Jannik Sinner

Matteo Berrettini e Jannik Sinner

Presenta un paio di variazioni la top ten maschile che accompagna il via degli Australian Open, e una riguarda direttamente l’Italtennis, che ritrova due giocatori fra i primi dieci con il ritorno di Jannik Sinner al 10° posto.

In vetta c’è sempre Novak Djokovic, che ha chiuso per la settima volta l’anno sul trono (un record): il 34enne serbo, diventato numero 1 del mondo per la prima volta il 4 luglio 2011 e al suo quinto periodo in cima al ranking, dopo aver strappato a Roger Federer il record all-time porta a 356 le sue settimane complessive da numero 1.

Restano 2080 i punti di vantaggio sul russo Daniil Medvedev, seguito dal tedesco Alexander Zverev, a 965 punti dalla seconda poltrona: vista l’assenza forzata di Nole a Melbourne, entrambi in caso di successo nel primo Slam stagionale potrebbero insediarsi in cima alla classifica.
Quindi al quarto posto il greco Stefanos Tsitsipas, operatosi al gomito destro a novembre, mentre risale in quinta posizione lo spagnolo Rafa Nadal (allunga la striscia record a 852 settimane consecutive in top ten) sopravanzando il russo Andrey Rublev. Poi, stabile in settima posizione, Matteo Berrettini - entrato in top ten nel novembre 2019 -, distanziato di 217 punti dal moscovita. All’ottavo posto (a 413 punti dal romano) il norvegese Casper Ruud, poi sulla nona poltrona il Next Gen Felix Auger-Aliassime, seguito ora appunto da Jannik Sinner, che riguadagna un posto a scapito dell’amico polacco Hubert Hurkacz così da chiudere la top ten del circuito mondiale.

L'esultanza di Rinderknech a Calgary

Il titolo a Sydney proietta il russo Aslan Karatsev al 15° posto (+5), così da eguagliare il proprio record personale fatto segnare nel novembre scorso, mentre ritocca il best ranking il Next Gen spagnolo Carlos Alcaraz che guadagna altre due posizioni e arriva alla casella numero 31.
La finale al torneo di Adelaide regala un nuovo primato personale al francese Arthur Rinderknech, che avanza di dieci gradini entrando per la prima volta nei top 50, al 48° posto. Sorride anche lo statunitense Maxime Cressy, che grazie ai quarti a Sydney ritocca ulteriormente il proprio “best” giungendo al numero 70 (+5).

Festeggiano un nuovo “best” pure i Next Gen argentini Juan Manuel Cerundolo, ora all’80° posto (+1), e Sebastian Baez, che avanza di sette gradini fino al numero 88, così come l’elvetico Henri Laaksonen (90°, +1), il tedesco Oscar Otte, che guadagna quattro posizioni e si porta alla casella 96, e il 18enne danese Holger Rune, che centra l’ingresso nella Top 100 arrivando al 99esimo posto (+3).

L’australiano Thanasi Kokkinakis con il primo trionfo nel circuito maggiore, nella sua Adelaide, compie un balzo di 42 posti e vede vicino il ritorno nei primi cento della classifica (è stato n.67 come miglior piazzamento). Discorso analogo per lo scozzese Andy Murray, ex numero 1 del mondo, che con la finale raggiunta a Sydney recupera 22 posizioni assetandosi al numero 113.

“Best” pure per l’altro “aussie” Aleksandar Vukic, che grazie ai quarti ad Adelaide si spinge al 144° posto (+16).
Lo “scalatore” della settimana è comunque il Next Gen britannico Jack Draper, che conquista a Forlì il primo titolo challenger in carriera e salta in un colpo solo 49 posizioni fino ad arrivare alla numero 213.

CLASSIFICA ATP - TOP TEN

1 Djokovic, Novak (SRB) 0 11.015 punti
2 Medvedev, Daniil (RUS) 0 8.935
3 Zverev, Alexander (GER) 0 7.970
4 Tsitsipas, Stefanos (GRE) 0 6.540
5 Nadal, Rafael (ESP) +1  4.875
6 Rublev, Andrey (RUS) -1 4.785
7 BERRETTINI, Matteo (ITA) 0 4.568
8 Ruud, Casper (NOR)  0   4.155
9 Auger-Aliassime, Felix (CAN)      0      3.608
10 SINNER, Jannik (ITA) +1 3.390

Lorenzo Sonego abbraccia il coach Gipo Arbino dopo la vittoria in Coppa Davis sul colombiano Mejia (foto Sposito)

Luca Nardi

In contemporanea con l’inizio degli Australian Open l’Italtennis - come detto - ritrova due giocatori nella Top 10. Se Matteo Berrettini (entrato prepotentemente nell’elite mondiale a novembre 2019: quarto azzurro nell'Era Open a riuscirci), primo italiano di sempre a raggiungere la finale a Wimbledon, si conferma sulla settima poltrona (a 217 punti dal russo Andrey Rublev, ora sesto), ritorna al 10° posto infatti Jannik Sinner, che era stato capace di fare il suo ingresso in top ten a novembre a 20 anni e due mesi: solo Nadal, Djokovic e Murray erano più giovani la loro prima volta in top ten (Federer invece aveva sette mesi più dell’azzurro).

Risale una posizione anche Lorenzo Sonego, adesso al 26° posto, e avanza di quattro gradini Fabio Fognini (32°), mentre è stabile Lorenzo Musetti al numero 60. Due passi indietro per Gianluca Mager (65°), mentre recupera due posizioni Marco Cecchinato (95°) scavalcando Stefano Travaglia che indietreggia di dodici posti (98°). Perde tre posti Andreas Seppi, appena fuori dalla Top 100, alla casella 101.

Da segnalare, poi, i best ranking per Franco Agamenone, che si assesta al n.189, e per il 18enne Luca Nardi, che guadagna altre dieci posizioni arrivando al numero 296 della classifica.

CLASSIFICA ATP - ITALIANI TOP 15

7 Berrettini, Matteo (ITA) 0 4.568 punti
10 Sinner, Jannik (ITA) +1  3.390
26 Sonego, Lorenzo (ITA) +1  1.860
32 Fognini, Fabio (ITA) +4 1.494
60 Musetti, Lorenzo (ITA) 0  1.004
65 Mager, Gianluca (ITA) -2  957
95 Cecchinato, Marco (ITA) +2  759
98 Travaglia, Stefano (ITA) -12 744
101 Seppi, Andreas (ITA) -3  736
146 Caruso, Salvatore (ITA) +4     458
159 Gaio, Federico (ITA) -1  441
184 Giannessi, Alessandro (ITA) 0 357
189 Agamenone, Franco (ITA)      +1     350
199 Cobolli, Flavio (ITA) 0      326
202 Fabbiano, Thomas (ITA) 0      320

Davis Cup Finals, Italia-USA a Torino: il doppio Lorenzo Musetti/Fabio Fognini (foto Sposito)


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