

Spesso ciò che non accade è importante tanto quanto le cose che succedono: c’è una statistica relativa alle palle break che svela il segreto delle imprese di Nadal a Parigi (oggi il nostro Stefano Travaglia lo sfida sul Centrale). Dati impressionanti che però per ben due volte in passato Djokovic…
di Craig O’Shannessy * | foto Getty Images | 01 ottobre 2020
Di tanto in tanto è ciò che non accade a fare davvero la differenza.
Uno studio condotto da Infosys ATP Beyond The Numbers sulla capacità di Rafael Nadal di salvare le palle break nei tornei dello Slam e nei Masters 1000 lungo tutta la sua carriera dimostra come il Roland Garros sia uno dei due tornei in cui lo spagnolo è stato in grado in questi anni di salvarne oltre il 70%.
A Parigi infatti Nadal ha salvato il 70,3% (416/592) di palle break in 95 match giocati, un fattore che ha pesato moltissimo nella conquista dei suoi 12 titoli parigini. Un dato secondo soltanto a quello fatto registrare da Rafa al Masters 1000 di Shanghai, dove però ha giocato “soltanto” 24 partite. In Cina lo spagnolo ha salvato il 71,3% (67/94) delle palle break.
La statistica riguardante il Roland Garros è particolarmente impressionante se comparata con quella fatta registrare negli altri eventi dello Slam e nei tornei giocati su terra rossa.
Partiamo dal confronto tra i vari tornei dello Slam.
Torneo | % palle break salvate | Numero di match |
Roland Garros | 70,3 % | 95 |
Australian Open | 68,9 % | 79 |
Wimbledon | 68,7 % | 65 |
Us Open | 63,6 % | 75 |
I quattro tornei solitamente presenti nell’agenda di Nadal sono i Masters 1000 di Monte-Carlo, Madrid e Roma oltre all’ATP 500 di Barcellona. Prendendoli tutti in considerazione nel loro complesso, Rafa ha salvato il 65,6% di palle break concesse in quei tornei, quasi cinque punti percentuali in meno rispetto ai picchi impressionanti che è riuscito a tenere al Roland Garros.
Nadal ha vinto tutte le 12 finali che ha giocato sul Philippe-Chatrier di Parigi e, indovinate un po’, in quei 12 match ha addirittura alzato la sua percentuale di palle break salvate rispetto alla sua media parigina già altissima. Nelle finali Rafa ha salvato ben il 73,4% (80/109) delle palle break concesse.
Il picco assoluto lo ha raggiunto nella finale del 2007 contro Roger Federer, al quale annullò 16 delle 17 palle break totali a disposizione, fino al 6-3 4-6 6-3 6-4 finale. Al contrario, in quell’occasione lui ne sfruttò ben 6 su 10 a disposizione.
ll maggior numero di palle break affrontate da Nadal in una singola partita al Roland Garros è pari a 20, nei quarti di finale del 2018 contro Diego Schwartzman: ne salvò 15, il 75% secco.
Solo due volte Rafa ha perso il servizio 7 volte nello stesso match al Roland Garros. In entrambi i casi è successo contro Novak Djokovic. Il serbo è riuscito a convertire 7 delle 10 palle break a disposizione nella finale del 2012, persa per 6-4 6-3 2-6 7-5, e altre 7 nei quarti di finale del 2015, quando superò Rafa in tre set col punteggio di 7-5 6-3 6-1.
Nell’unica altra sconfitta subita dallo spagnolo al Roland Garros, contro Robin Söderling negli ottavi di finale del 2009, lo svedese strappò il servizio a Nadal cinque volte, con sei palle break complessive a disposizione: finì 6-2 6-7(2) 6-4 7-6(2).
Va tenuto anche conto che, abbastanza sorprendentemente, Nadal non ha concesso nemmeno una palla break soltanto in 4 match dei 95 giocati a Parigi e non ha perso il servizio soltanto in 22 partite (23%).
Nella semifinale del 2011 contro Andy Murray, Rafa ha salvato 15 delle 18 palle break concesse allo scozzese fino al 6-4 7-5 6-4 finale. Un punteggio che pare rappresentare una vittoria piuttosto netta e senza sforzi. In realtà però, come spesso accade a Nadal a Parigi, c’è tutto un sottobosco di fattori invisibili che, se sviscerati, raccontano una storia diversa andando molto più in profondità.
Rafael Nadal e le palle break salvate
Torneo | % palle break salvate | Numero di match |
Shanghai | 71,3 % | 24 |
Roland Garros | 70,3 % | 95 |
Australian Open | 68,9 % | 79 |
Wimbledon | 68,7 % | 65 |
Canada | 68,3 % | 46 |
Barcellona | 68,1 % | 65 |
Parigi | 67,6 % | 24 |
Miami | 66,5% | 52 |
Roma | 66 % | 67 |
Indian Wells | 65,4 % | 64 |
Cincinnati | 65,3 % | 34 |
Monte- Carlo | 64,7 % | 76 |
Madrid | 63,8 % | 64 |
Us Open | 63,6 % | 75 |
* Craig O'Shannessy, consulente dell'Atp, della Federazione Italiana Tennis, di Novak Djokovic, è il maggiore esperto mondiale di Match Analisys, di cui tratta sul suo sito Brain Game tennis
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