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Campioni internazionali

Nadal penalizzato dal freddo a Parigi? Il 'fact checking' dice...

Molti, lui compreso, prima del Roland Garros spiegavano che il suo top spin sarebbe stato meno letale con le condizioni pesanti e umide dell’autunno. Scopriamo con i numeri se è andata proprio così e, nel caso, quali contromisure ha adottato il 12 volte campione in Francia

di | 09 ottobre 2020

Rafael Nadal

Il top spin di Nadal è meno letale con le condizioni pesanti e umide dell’autunno

L’arma più letale di Rafael Nadal in un caldissimo giorno d’estate a Parigi è rappresentata dal rimbalzo altissimo dei suoi colpi, carichi di velenosissimo spin, sul rovescio del malcapitato avversario.

Ma adesso nell’emisfero settentrionale è autunno, il clima al Roland Garros è freddo e umido, così il numero 2 del mondo sta facendo qualche aggiustamento utilizzando maggiormente un’altra poderosa arma del suo arsenale: allungare gli scambi.

Uno studio di Infosys ATP Beyond The Numbers sulla lunghezza degli scambi sui match di primo turno di quest’anno, comparato con quelli del primo turno del 2017 (giocato in condizioni molto più calde), svela che “l’attacco diretto”, quello sferrato nei primi 4 colpi dello scambio, è calato drasticamente con il brutto tempo.

Un numero significativo di punti, in queste condizioni, si giocano sulla media e ampia lunghezza dello scambio (5-8 colpi o più di 9).

Roland Garros: Lunghezza degli scambi al 1° turno 2017 (caldo) vs 1° turno 2020 (freddo)

 

Lunghezza della scambio 1° turno 2017 1° turno 2020
0-4 colpi 71 % 53 %
5-8 colpi 19 % 29 %
9+ colpi 10 % 18 %

 

 

 

Quella del 2017 fu un'estate calda a Parigi, il che consentiva alla palla di rimbalzare e schizzare fortemente in aria carica di spin, diventando così una pericolosa minaccia per gli avversari fin dai primi scambi.

Il 71% dei punti totali di quel primo turno si conclusero entro i primi 4 colpi dello scambio, un numero sensibilmente maggiore rispetto al 53% (4785/8994) del 2020. I dati relativi a questa stagione comprendono quelli dei 40 su 64 primi turni disputati sui campi principali.

Questo ci porta dritti dritti a Nadal.

Prima del torneo, lo spagnolo ha parlato diverse volte delle difficili condizioni meteo che si sarebbero incontrate in questa edizione. Dei campi e delle palle pesanti, e di come sarebbe stato difficile per lui usare il top spin per far schizzare la palla ben al di sopra del livello delle spalle dei suoi avversari.

Rafa può anche fare molta più fatica quest’anno in quell’aspetto specifico del gioco rispetto agli anni scorsi, ma con gli scambi che si allungano proprio a causa delle condizioni meteo, non sta facendo altro che cambiare un’arma potentissima per un’altra.

Nei primi quattro match di quest’anno al Roland Garros, contro Egor Gerasimov, Mackenzie McDonald, Stefano Travaglia e Sebastian Korda, Nadal diventa uno schiacciasassi man mano che lo scambio si allunga e supera i 4 colpi.

Nadal fino al quarto turno del Roland Garros 2020

 

Lunghezza dello scambio Scambi vinti Scambi totali % scambi vinti
0-4 colpi 171 283 60 %
5-8 colpi 105 161 65 %
9+ colpi 63 97 65 %

 

 

Nadal ha numeri incredibili in tutte e tre le tipologie di scambio, ma migliorano man mano che questo si allunga.

Rafa è stato il primo della classe nel circuito Atp dal 2018 al 2020 negli scambi di media durata, quelli da 5 a 8 colpi, vincendone il 60% (652/1092). Quest’anno a Parigi fin qui è a quota 65%. Ha vinto il 55% (412/745) degli scambi con più di 9 colpi in quegli stessi due anni, il quinto per rendimento nella graduatoria specifica. Vederlo adesso, al 65% nella medesima tipologia di scambi, dovrebbe far riflettere molti.

In bocca al lupo a chi deve difendersi col rovescio sul Centrale di Parigi in una giornata estiva con 30 gradi dai colpi di Nadal… ma, a questo punto, anche a chi deve provare a “durare più” di lui nei lunghissimi scambi al freddo e all’umido dell’autunno francese.

 

* Craig O'Shannessy, consulente dell'Atp, della Federazione Italiana Tennis, di Novak Djokovic, è il maggiore esperto mondiale di Match Analisys, di cui tratta sul suo sito Brain Game tennis


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