Il tedesco torna sul “fattaccio” di Acapulco nella conferenza stampa pre-torneo di Indian Wells. “E’ stato l’errore più grande della mia carriera: quando entro negli spogliatoio mi sento in imbarazzo”. Ma ricorda che quel giorno era stravolto: era stato in campo fino alle 5 di mattina per la partita precedente
10 marzo 2022
E’ una versione di se stesso contrita e penitente quella che Alexander Zverev ha offerto nella conferenza stampa pre-torneo a Indian Wells. Il tedesco di origine russa non aveva neanche un grammo di quella strafottenza che ogni tanto gli sfugge tra le pieghe di un’esistenza dorata e vincente: ha definito il brutto episodio di Acapulco, lo sfogo violento con la racchetta sfasciata martellando ripetutamente contro il seggiolone dell’arbitro, "il momento peggiore della mia vita", promettendo che non lo farà mai più.
“E’ stato probabilmente l'errore più grande della mia carriera di tennista, il modo in cui mi sono comportato e quello che ho fatto", ha ammesso. "Mi sono scusato. So che anche scusarmi non è abbastanza per il modo in cui mi sono comportato. È stato imbarazzante per me; è ancora imbarazzante entrare negli spogliatoi e non è una bella sensazione. Ma capita a tutti di sbagliare”.
"Anch’io sono un essere umano. E vi posso garantire che non agirò mai più in questo modo nella mia vita, nella mia carriera. E’ stato sicuramente il momento peggiore della mia vita, della mia carriera in generale.Spero che la gente possa in qualche modo perdonarmi e possa capire che c'è molta pressione mentale su di noi. Ci succedono cose che vanno oltre quello che la gente vede succedere in campo. Ripeto, anche noi siamo esseri umani".
Sasha, n.3 del mondo, per le sue violente intemperanze è stato sanzionato con 8 settimane di sospensione e ulteriori $ 25.000 di multa per il suo "pessimo comportamento". La pena però è sospesa: sarà revocata se il vincitore delle ultime Nitto ATP Finals non incorrerà in un'ulteriore violazione del codice di comportamento nei prossimi 12 mesi: un “periodo di prova” che scadrà il 22 febbraio 2023.
La sanzione comminatagli dall’ATP è stata considerata da molti troppo lieve. L'ex n.1 del mondo Serena Williams, interpellata sul tema in un’intervista da Christiane Amanpour della CNN, ha dichiarato: “Se avessi fatto io una cosa del genere probabilmente sarei in prigione"
A chi gli ha chiesto se riteneva che la sua punizione dall'ATP fosse equa, Zverev ha risposto: "Penso che l'ATP abbia fatto riferimento alla storia e ai precedenti simili. Ci sono state situazioni in cui si erano verificati danni fisici e la stessa procedura stava accadendo come me. Mi sono comportato malissimo, lo so, e non ho scusanti ma non avrei mai fatto del male a nessuno. Ho sfasciato una racchetta contro il seggiolone dell'arbitro, che è un gesto orribile. E ho detto cose orribili. Manon volevo far male a nessuno. Alla fine, l'ATP è andata a verificare episodi precedenti e mi ha applicato lo stesso tipo di sanzione. Devo imparare da quello che è successo, migliorare me stesso in modo da essere sicuro che cose del genere non succedano mai più”
Terza testa di serie a Indian Wells, Zverev ha spiegato alla fine: E’ stato un brutto momento in campo. Avevo giocato fino alle 5 del mattino il match del giorno prima (la partita vinta al terzo set contro Jenson Brooksby n.d.r). Lo stesso giorno sono tornato a giocare in doppio. Sono uno che dà il massimo in campo, non importa se si tratta di singolo o doppio. Mi piace competere e dare il massimo. Forse ho chiesto troppo a me stesso perché ero stanco fisicamente. Ero stanco anche emotivamente, ma ho lottato fino all’ultimo. Questo non giustifica il modo in cui mi sono comportato. Posso scusarmi per quello che ho fatto ma purtroppo non posso tornare indietro”.