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Campioni internazionali

Zverev eguaglia Becker: che lezione a Rublev

Alexander Zverev ha dominato il suo migliore amico. Ha vinto il suo quinto Masters 1000, come Becker. Sono i tedeschi più titolati in questa categoria di tornei

di | 23 agosto 2021

Non ha storia la finale di Cincinnati. Alexander Zverev domina 62 63 il suo migliore amico Andrey Rublev, che perde la seconda finale su due quest'anno in un Masters 1000. Il tedesco sorride mentre il russo tiene il suo discorso durante la cerimonia.

 La sua reazione non ha nulla di sprezzante, è affettuosa anzi. I due continuano a scherzare e ridere fra loro durante tutta la cerimonia, anche pochi istanti prima che il tedesco prenda il centro della scena con la Rookwood Cup, il particolare trofeo assegnato al vincitore. E' un vaso con una complessa decorazione di palline da tennis fra foglie d'acanto che poggia su una base in legno di noce rivestita d'argento.

Zverev è orgoglioso di vedere l'amico Rublev combattere con lui per i grandi risultati. E ovviamente lo è ancor di più per averlo sconfitto, per essere diventato il 120mo giocatore a trionfare a Cincinnati, antichissimo torneo disputato per la prima volta nel 1899.

In cinque confronti diretti nel circuito maggiore, Zverev non ha mai perso un set. Il suo tennis è troppo sicuro per essere infastidito dal russo, che soffre questo tipo di partite e soprattutto fatica a passare dalla difesa all'attacco quando viene attaccato sul rovescio dopo aver servito la 'seconda'.

Rublev l'ha battuto solo una volta, da junior. I due, nati a sei mesi di distanza nel 1997, hanno giocato 34 partite in doppio a livello junior e hanno raggiunto la finale del prestigioso Orange Bowl del 2013.

Con questa vittoria, Zverev raggiunge i cinque titoli nei Masters 1000. Eguaglia Boris Becker in testa alla classifica dei tedeschi più vincenti in questa categoria di tornei introdotta nel 1990 e mantenuta da allora anche se con diverse denominazioni, come Super Nine o Masters Series.

Zverev e Rublev: amici da sempre, avversari a Cincy

"Quello che mi motiva è il desiderio di alzare il trofeo alla fine di un torneo" ha detto Zverev prima della finale per il sito dell'ATP. Quest'anno si è preso grandi soddisfazioni, come l'oro olimpico a Tokyo. Al culmine di una serie di undici vittorie consecutive, il tedesco si candida a diventare il principale rivale di Novak Djokovic allo US Open, dove un anno fa perse la sua prima finale Slam dopo essere stato in vantaggio di due set.

"Impari di più dalle sconfitte che dalle vittorie, è sempre stato così nel nostro sport - ha concluso -. Il tennis ha la memoria corta. Quando vinci, devi metterti in tasca la gioia, mantenere la consapevolezza di poterci riuscire, poi andare in campo e ricominciare daccapo".


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