Chiudi

-
Campioni internazionali

Boom boom Liuda: la russa d'Italia vede la Top 10

Dopo un 2022 importante, la 24enne russa (ma italiana d’adozione) Liudmila Samsonova cerca quest’anno, dopo la finale raggiunta ad Abu Dhabi, la definitiva consacrazione e un posto tra le dieci migliori giocatrici al mondo

16 febbraio 2023

Restare in campo quasi tre ore, mancare tre match-point e poi vedersi sfilare di tasca una finale che sembrava già vinta non deve essere stato facile. Eppure il bilancio del Mubadala Abu Dhabi Open per Liudmila Samsonova è comunque decisamente positivo. Se Belinda Bencic ha potuto assaporare il dolce gusto della rivincita contro un’avversaria che nel 2021, partendo dalle qualificazioni, le aveva strappato il titolo sull’erba di Berlino, anche la 24enne russa ha di che essere felice.

Nonostante la delusione per la sconfitta (era la prima finale persa delle cinque disputate), resta la gioia per essere riuscita a entrare per la prima volta in carriera nella Top 15 del ranking Wta. Best ranking a parte, è chiaro che gli obiettivi di questa giocatrice, che ha nella potenza il suo marchio di fabbrica, vanno ampiamente ricercati entro i confini delle migliori 10 al mondo.

Samsonova, dagli esordi alle soglie della top 10

Nata l’11 novembre del 1998 a Olenegorsk, non lontano dal circolo polare artico (un posto dove si può godere dello spettacolo meraviglioso delle aurore boreali e dove le temperature non di rado conoscono la doppia cifra, ma con il meno davanti), “Liuda” ha lasciato la piccola città industriale quando ancora non aveva abbandonato il biberon: destinazione Italia. Fu grazie al papà, buon giocatore di ping-pong, se la piccola Liudmila arrivò così presto in Italia. Contattato da un club pongistico di Torino, Dmitry accettò l'invito e portò con sé la moglie Svetlana e la bambina.

Cresciuta nel mito di Maria Sharapova, non ha impiegato molto per diventare una promessa del nostro tennis, ammirata e notata già dai primi tornei juniores. I più attenti tra gli appassionati milanesi se la ricordano ancora – era il 2014 – in finale al prestigioso Torneo Avvenire del Tc Ambrosiano dove perse, cercando coraggiosi punti vincenti nonostante la giornata no, contro una certa Julia Payola (spagnola, oggi senza classifica).

Liudmila è un prodotto dei nostri migliori coach. Prima Riccardo Piatti. Poi i fratelli Piccari, quindi Daniele Silvestre. Oggi il pioniere della videoanalisi Danilo Pizzorno, con la psicologa sportiva Claudia Gambarino, che la segue insieme al fidanzato coach Alessandro Dumitrache: tutti tasselli di un domino riuscito che ha plasmato una giocatrice capace di vincere quattro titoli Wta (Berlino nel 2021, Washington, Cleveland e Tokyo nel 2022) e di trascinare la Russia nel 2021 alla conquista dell’ambita Billie Jean King Cup, fino a essere premiata come migliore giocatrice dell’evento.

Nonostante l’assenza forzata dai sacri prati di Church Road, dove avrebbe probabilmente giocato un torneo da protagonista, la scorsa stagione è stata comunque fondamentale, coronata in estate da una striscia vincente (18 match vinti sui 19 disputati) che le ha cambiato la carriera. Se la superficie preferita, a suo dire, è il cemento, certo è che il suo tennis sembra essere particolarmente efficace proprio sull’erba. Nonostante i 180 centimetri di altezza, la Samsonova infatti si muove benissimo grazie alla coordinazione e alla rapidità di piedi. Si avvale sempre della spinta da fondocampo oltre che, appena il gioco glielo consente, delle variazioni di ritmo che spesso disorientano le avversarie.

Tra le migliori colpitrici del circuito Wta, Liudmila ha nel servizio il colpo che lascia il segno: i 255 ace messi a segno nel 2022 e la percentuale di game vinti in battuta (81%) ne sono una testimonianza. Il suo stile potente (lei stessa lo definisce “Boom boom”) e aggressivo, unito ad una naturale propensione all’attacco che la porta spesso ad osare giocate coraggiose, fa di lei un’avversaria indigesta per chiunque. Dopo il suo primo torneo del Grande Slam nel 2019 al Roland Garros, ha giocato tre Major nel 2020 ma solo nel 2021 sono arrivate le prime vittorie, con la ciliegina degli ottavi di finale raggiunti (da wild-card) a Wimbledon. Risultato replicato lo scorso settembre allo Us Open.

Di passioni, Liudmila ne ha molte, auto, moda, arte, musica, soprattutto rap, ma per il momento il suo focus rimane sul tennis. Timida e riservata, sulla scorta delle origini di famiglia, confessa di preferire, tra i social, l’immediatezza di Instagram (lyuda_samsonova_) dove però posta, a beneficio dei suoi 26mila follower, soprattutto immagini in campo. I momenti più belli della sua vita privata, preferisce custodirli per sé.


Non ci sono commenti
Loading...