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Campioni internazionali

Rimonta e rivincita: la sua Bielorussia spinge Aryna contro Coco

I gravi problemi di casa che ad agosto avevano distratto Sabalenka a Lexington, stavolta a Ostrava, l’aiutano a concentrarsi contro la "baby" statunitense Gauff

di | 23 ottobre 2020

Aryna Sabalenka ad Ostrava (Wta web site)

Aryna Sabalenka

La Bielorussia soffre, i suoi figli soffrono, per la patria, per sé, ma spesso soprattutto per i loro cari, a casa. A 22 anni, Aryna Sabalenka vive una realtà privilegiata rispetto ai più ma avverte comunque molto le tensioni socio-politiche della sua terra: non ha mai lasciato davvero le sue radici, Minsk, cui si sente ancor più vicina dopo la morte di un anno fa di papà Sergey, l’ex giocatore di hockey che l’ha sostenuta nel suo sogno tennistico, inedito, in famiglia. Senza poterla aiutare però tantissimo con know-how e finanze, tanto che la ragazza è venuta fuori pian pianino, solo negli ultimi due anni, aggiudicandosi 6 titoli, di forza, salendo al numero 9 del mondo, anche se oggi è 12. 

Ad agosto, quand’ha giocato il torneo di Lexington, Aryna, che ha muscoli e grinta, e rappresenta le walkirie del tennis donne, aveva la testa ai tremila arresti e ai morti fra la sua gente che s’opponeva al premier Lukhashenko dopo la contraddittoria conferma: all’80% di voti favorevoli si contrapponeva e si contrappone una rivolta di piazza di proporzioni troppo importati per non mettere in dubbio la legittimità delle votazioni, e la repressione è stata durissima, impressionante e drammatica. 

Cori Gauff

Così, ancor più del solito, contro la grande speranza del tennis Usa, Coco Gauff, la ragazza di Minsk aveva accusato dei cali di intensità impressionanti in un match allo specchio contro una avversaria più giovane ed inesperta.

Così, era risalita da 2-5 nel primo set, si era stoppata nuovamente quando serviva sul 6-5, cedendo poi il tie-break. Era scappata 5-2 lei, nel secondo set, ma si er distratto ancora fino al 5-4, con Coco al servizio, prima di strappare il parziale. Anche se s’era inchiodata ancora nel terzo set quand’aveva un break di vantaggio, cedendo infine il match per 7-6 4-6 6-4, e buttarsi subito sul cellulare a leggere le notizie da casa.

Mesi dopo, i problemi in Bielorussia non sono passati. Le manifestazioni di proteste e gli arresti continuano, così come gli appelli alla legalità dell’Europa, dalla quale il dittatore Lukhashenko minaccia di staccarsi, chiudendo i confini con Lituania e Polonia, e di riavvicinarsi alla Russia.

Mesi dopo, però, la riedizione di Gauff-Sabalenka ha avuto esito opposto dopo una maratona quasi uguale, di durata, 2 ore 48 minuti allora, 2 ore 13 minuti a Ostrava e anche di su e giù di punteggio. Come conferma l’1-6 7-5 7-6 finale.

Stavolta, Aryna ha trovato la soluzione al suo principale problema, gestire la pressione, rilassarsi nel modo giusto, vedere positivo, ragionare, non affrettarsi, mentre Coco non ha saputo giocare bene i punti importanti continuando a spingere, seguendo la sua indole offensiva anche quand’è arrivata sul 5-2 al terzo set.

Aryna Sabalenka

Cori Gauff

La rimonta che ha subito farà male ancora per un pezzo a Coco, come altre sue sconfitte simili in questa dolorosa ma indispensabile fase di apprendimento e di crescita, anche se l’attenuante dei 16 anni è sempre un bell’aiuto.

Chissà se è conoscenza della motivazione extra che muoveva la sua avversaria, chissà se ha un’idea di che cosa sta succedendo int questi giorni in Bielorussia.

Sarebbe stata una bella domanda in conferenza stampa a una ragazza così impegnata che ultimamente ha preso apertamente posizione contro le violenze sui neri d’America.

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