

Con la tranquillità di una veterana la 19enne polacca batte in due set la rivelazione Podoroska e vola verso la sua prima finale Slam. Sabato si giocherà il trofeo con la statunitense Kenin
di Tiziana Tricarico | 08 ottobre 2020
Sarà probabilmente anche merito della psicologa che l’accompagna in giro per il tour da un paio di stagioni ma Iga Swiatek ha la tranquillità e la lucidità di una veterana. Doti che le hanno permesso di centrare a Parigi la sua prima finale Slam.
“E’ un sogno che si avvera”, le prime parole della ragazza con la competizione nel dna (papà Tomasz è stato olimpionico di canottaggio nel quattro di coppia ai Giochi di Seoul 1988). Ha l’aria di essere in finale quasi per caso ma non è così: “Da una parte sapevo che potevo giocare un grande tennis: dall’altra non avevo mai pensato di poter arrivare in finale. E’ pazzesco. So che in finale sarà dura perché incontrerò una giocatrice con più esperienza, ma ho incominciato a credere in me stessa”.
Al penultimo atto del Roland Garros la polacca, n.54 WTA, ha liquidato 62 61, in un’ora e dieci minuti di partita, l’argentina Nadia Podoroska, n.131 del ranking, proveniente dalle qualificazioni (prima qualificata di sempre ad arrivare in semifinale nel Major francese). Grazie a questo risultato la 19enne di Varsavia salirà almeno al n.24 del ranking (sarà n.17 aggiudicandosi il trofeo).
Tra le due protagoniste della sfida tra esordienti assolute al penultimo atto di uno Slam non ci sono precedenti. Una maniera molto personale di tirare i colpi quella di Swiatek (grande rapidità nel cambio di impugnatura tra incrociato e lungolinea soprattutto di rovescio), ma anche estremamente efficace, persino con le improvvise folate di vento.
La polacca parte forte (3-0) grazie ad un break al secondo gioco: nel quarto annulla una chance per il contro-break e sale 4-1. Iga continua ad essere micidiale anche con la seconda di servizio e nell’ottavo game, con la Podoroska alla battuta, arriva al doppio set-point: la tennista argentina si salva ma sul terzo sotterra in rete il rovescio. Ed è 6-2 Swiatek.
Nel secondo gioco della seconda frazione Podoroska salva una prima palla-break, ma la seconda costa di nuovo la battuta alla 23enne di Rosario con Swiatek che allunga a 6 la striscia di giochi consecutivi salendo 4-0. Nel quinto gioco l’argentina strappa per la prima volta nel match la battuta alla sua avversaria recuperando uno dei due break (4-1). Swiatek non si scompone, vince gli ultimi due game e centra la sua prima finale Major.
Iga ha chiuso con il 53% di prime in campo con le quali ha ottenuto il 70% dei punti, sempre notevole il 67% dei punti ottenuti con la seconda: per lei 23 vincenti contro 20 gratuiti (6 contro 20 il bilancio della sua avversaria).
Podoroska, la giocatrice con la classifica più bassa ad approdare al penultimo atto di Parigi nell’Era Open, si consola con un balzo di oltre ottanta posizioni salendo al n.48 del ranking. Per la 23enne di Rosario era solo la seconda partecipazione ad un main draw Slam dopo gli Us Open del 2016 quando, anche lì dopo aver superato le qualificazioni, perse al primo turno dalla tedesca Beck.
Swiatek diventa invece la settima tennista non compresa tra le teste di serie a raggiungere la finale al Roland Garros nell’Era Open (l’ultima era stata la ceca Marketa Vondrousova lo scorso anno). E la seconda tennista polacca dopo Jadwiga Jedrzejowska, nel 1939.
Per lei è solo la seconda partecipazione allo Slam francese: lo scorso anno era uscita negli ottavi per mano della Halep. La 19enne di Varsavia non ha perso un set in sei partite (ha ceduto in tutto 23 giochi): l’ultima giocatrice a conquistare il trofeo con percorso netto è stata la belga Justine Henin nel 2007.
Nella corsa verso la finale Iga ha battuto la ceca Vondrousova, 15esima testa di serie e finalista lo scorso anno, Hsieh di Taipei, la canadese Bouchard, la rumena Halep, prima favorita del seeding (alla quale ha concesso appena tre giochi), nei quarti l’azzurra Martina Trevisan, proveniente dalle qualificazioni, ed in semifinale l’altra qualificata Podoroska. E’ rimasta in campo complessivamente 7 ore. Per lei quella di Parigi è la seconda finale in carriera dopo quella di Lugano del 2019 (perduta contro la slovena Hercog).
Sabato Swiatek si giocherà il titolo con la statunitense Sofia Kenin, n.6 WTA e quarta testa di serie, vincitrice a gennaio degli Australian Open, che nella semifinale “nobile”, quella tra campionesse Slam, ha sconfitto 64 75 la ceca Petra Kvitova, n.11 del ranking e 7 del seeding, due volte regina di Wimbledon (2011 e 2014).
Tra Iga e Sofia non ci sono precedenti.
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