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Conveniva giocare la United Cup. E non poco. Le prime classifiche dei guadagni nel circuito ATP 2023 vedono in testa lo statunitense Taylor Fritz che guidando gli Usa al successo nella nuova gara a squadre ATP e Wta ha incassato oltre 700mila dollari. Anche Berrettini e Musetti sorridono con oltre 270 mila dollari a testa. Nadal che ha giocato solo due partite e le ha perse ha incassato molto di più di Djokovic e Griekspoor che si sono aggiudicati i primi due titoli stagionali
di Enzo Anderloni | 11 gennaio 2023
Chissà se l’anno prossimo Djokovic e Sinner faranno la stessa scelta programmando i tornei di inizio stagione: dando un’occhiata alla classifica dei guadagni dopo i primi 10 giorni di gare del 2023 sarà venuto loro un colpo. Hanno lavorato come e meglio dei loro colleghi che hanno scelto di giocare la United Cup e hanno raccolto briciole a confronto.
Novak Djokovic, vincitore del torneo ATP di Adelaide, è solo 17° in graduatoria, dietro all’olandese Tallon Griekspoor che si è imposto nell’ATP di Pune, in India. Nessuno di loro due arriva a 100mila dollari.
Sono di gran lunga preceduti da Rafael Nadal (200.000 dollari), che ha disputato solo due partite con la sua Spagna in United Cup, perdendole entrambe (contro il britannico Norrie e l’australiano De Minaur).
Djokovic per portare a casa il suo successo nel primo torneo dell’anno e i relativi 95.345 dollari, ha disputato 5 match, tutti vittoriosi, con avversari del calibro di Daniil Medvedev, Denis Shapovalov e Sebastian Korda in finale.
Lo stesso Sinner, impegnato ad Adelaide come Djokovic, ha fatto meglio di Nadal a Sydney: ha giocato e vinto due partite prima di doversi arrendere a Korda e ai dolori all’anca. Incasso? 18.175 dollari.
La classifica dei guadagni nel circuito ATP dopo i primi tornei
IL TESORO DELLA UNITED CUP
C’è davvero materia per fare dei ragionamenti in vista del 2024. La United Cup ha un montepremi complessivo davvero importante: 15 milioni di dollari. Offre premi per le partite vinte e punti per i ranking Atp e Wta. Ma ha gettoni davvero cospicui per la semplice partecipazione, legati al ranking dei giocatori che si iscrivono. Se sei un top 10, per esempio, ti spettano 200mila dollari solo per mettere il tuo nome nell’entry list. Che diventano 100mila se sei classificato tra il n.11 e il n.20.
Ogni partita vinta dal n.1 della squadra nei gironi vale 38.325 dollari. Che diventano 69.500 nella finale cittadina, 132mila in semifinale e 251mila nella finalissima. Così Taylor Fritz che le ha vinte tutte si trova già in tasca 765.760 dollari, che è un bel modo di cominciare la stagione. Ma anche Borna Gojo, il n.2 croato che ha vinto tutti e tre i match che ha disputato contro i numeri due delle quadre avversarie sorride: è n.124 del mondo ma in 10 giorni ha incassato 130.800 dollari, oltre un quarto di quello che ha guadagnato finora in carriera. Di sicuro si farà trovare pronto per la prossima United Cup. Sempre che ci sia ancora spazio per lui: chi quest’anno ha fatto scelte diverse (come il suo connazionale Marin Cilic) l’anno prossimo potrebbe ripensarci.
Taylor Fritz (Foto Getty Images)
Questa United Cup è stata pensata davvero come una bella opportunità per i top player per entrare in modo tutto sommato soft nel clima del grande tennis: si fa gruppo (ragazzi e ragazze insieme), si gioca con avversari di livello ma senza troppa pressione e alla fine, se le cose vanno bene, ti ritrovi come Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti, rispettivamente 4° e 5° nella classifica dei guadagni di inizio 2023, con 276.100 il primo e 274.750 dollari il secondo. Hanno portato l’Italia in finale insieme a Martina Trevisan e Lucia Bronzetti: se li sono meritati.
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