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Dopo Dominic Thiem, anche Rafa Nadal ha annunciato che la sua stagione finisce qui. "Il dolore al piede non dà tregua, è la soluzione migliore". A New York mancherà anche Federer che starà fuori, ha detto, "molti mesi"
di Alessandro Mastroluca | 20 agosto 2021
Continua la lunga lista di altrettanto lunghi infortuni in questo 2021. Dopo Roger Federer, che starà fermo "molti mesi" ha detto, e Dominic Thiem che tornerà in campo solo nel 2022, anche Rafa Nadal ha annunciato che la sua stagione si chiude qui.
"Sinceramente da un anno soffro molto più di quanto dovrei con il piede e ho bisogno di prendermi un po’ di tempo. Penso che sia la strada da seguire per cercare di recuperare bene”, ha scritto in un messaggio sui social.
Hear the latest from Rafa as he ends his 2021 season ??
— ATP Tour (@atptour) August 20, 2021
(via @RafaelNadal) pic.twitter.com/tKLn6RQ89y
Il maiorchino, assente anche a Wimbledon, salterà dunque il secondo Slam consecutivo. In classifica è sceso al quarto posto, ma resta nelle posizioni di vertice anche grazie ai 2000 punti per il titolo vinto allo US Open nel 2019. La protezione speciale introdotta l'anno scorso per il lockdown, tuttavia, termina questa domenica. Da Cincinnati non si possono più mantenere punti ottenuti nella settimana corrispondente di uno o due anni fa, dunque li perderà e potrebbe uscire dalla Top 10 entro la fine della stagione.
Una stagione che suona come l'inizio del cambio generazionale, anche alla luce del nuovo intervento al ginocchio di Federer.
Tutti gli acciacchi di Re Roger
Dopo l'eliminazione a Washington, al terzo turno dell'ATP 500 poi vinto da Jannik Sinner, Nadal ha spiegato che l'attuale problema al piede è la manifestazione più recente della condizione di cui ha scoperto di soffrire nel 2005. Si tratta della sindrome di Müller-Weiss, che ha quasi messo a rischio la sua carriera in passato. Il maiorchino soffre di una malformazione allo scafoide del piede sinistro. E' una condizione degenerativa che affligge una delle piccole ossa nella parte centrale del piede, determinanti però per la mobilità. Il maiorchino la contiene con scarpe e solette appositamente realizzate che alterano il punto d'appoggio. Ma lo scafoide, l'ultimo osso che si calcifica nello scheletro umano, rimane estremamente vulnerabile, come dimostra il caso del numero 4 del mondo.
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