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Campioni internazionali

Anche il tennis piange "El Pibe de Oro"

Diego Armando Maradona è scomparso per un arresto cardio-respiratorio a Tigre. Aveva 60 anni. Era un grande tifoso di tennis, spesso presente agli incontri di Coppa Davis. Il cordoglio di Del Potro

di | 25 novembre 2020

Un arresto cardiaco nella sua casa a Tigre. Dopo una vita di eccessi, è finita così a sessant'anni la storia di Diego Armando Maradona. Il Pibe de Oro trasfigura già nel mito, nella leggenda. Grande ed eccessivo, nelle luci e delle ombre, inafferrabile quanto globale, ha scalato il mondo dalla periferia di Buenos Aires.

Ha amato il calcio e lo sport, ha amato anche il tennis con quel suo profondo senso di appartenenza che si esaltava in Coppa Davis. Primo tifoso dell'Argentina, spesso in quelle occasioni caloroso fino all'eccesso, fuori dalle righe e non potrebbe essere altrimenti, conservava anche da spettatore il fanciullesco amore per il gioco, la fascinazione per la competizione, il sogno di una riscatto chiamato vittoria.

Ma da campione dello sport, sapeva riconoscerne il valore anche da sconfitto. A Buenos Aires, nel 2016, dopo la vittoria dell'Italia per 3-2, Maradona è sceso negli spogliatoi degli azzurri. Ha offerto una maglia a Fabio Fognini, che aveva battuto al quinto set dell'ultimo singolare Guido Pella, e ha ricevuto in cambio una racchetta.

Ha fatto commuovere Roger Federer, ha continuato a seguire i tennisti argentini. Durante gli Internazionali BNL d'Italia e le ATP Finals, ha ripetutamente pubblicato complimenti e incoraggiamenti per Diego Schwartzman, che non si chiama così per caso. Ma per lui.

"Per noi argentini è un altro dio" diceva Juan Martin Del Potro, che ha pubblicato su Twitter il suo personale saluto al D10S del calcio e dello sport. "Sei nel posto che ti appartiene, il cielo" ha scritto, "per me non morirai mai. Riposa in pace".

 

Anche il tennis piange Diego Maradona - Le foto

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