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Campioni internazionali

Berrettini promette: "A Wimbledon so di poter far bene"

Dopo il titolo al Queen's, Berrettini si proietta a Wimbledon. La finale si giocherà l'11 luglio, come la sfida per il titolo degli Europei di calcio. "Sarebbe bellissima una doppietta italiana" ha detto

20 giugno 2021

“Non voglio mancare di rispetto agli altri, ma questo è il trofeo più grande e più bello che abbia sollevato” ha detto il romano nella cerimonia di premiazione. Grazie al 6-4 6-7(5) 6-3 su Cameron Norrie, Berrettini è diventato il primo giocatore a trionfare al Queen's al primo tentativo dal 1985, quando vinse il 17enne Boris Becker che sorprese il mondo anche a Wimbledon. E chissà che non sia di buon augurio.

“Pensare al mio nome associato a quello di Boris Becker è incredibile. Ho realizzato un sogno, questo torneo lo guardavo da piccolo in tv” ha detto l'azzurro.

 

“Ho vissuto un'ottima settimana. Quando vinci un torneo vuol dire che hai giocato bene – ha spiegato in conferenza stampa -. Partita dopo partita, il mio livello di gioco è cresciuto. Oggi ho giocato il mio tennis migliore soprattutto nei punti importanti per vincere, perché Cameron ha fatto un ottimo match. È mancino, la sua palla rimbalza poco. Mi ha fatto lavorare tanto”.

Il numero 1 d'Italia si proietta già a Wimbledon, dove due anni fa ha disputato il suo primo ottavo di finale in uno Slam. Perse contro Roger Federer e scherzò, al momento della stretta di mano, sul prezzo richiesto per quella lezione. “Era un sogno poter giocare contro Roger sul centrale di Wimbledon. Me la sono goduta, anche se è durata poco. Chiaramente è stato un grande risultato, mi ha aiutato molto per gli Slam successivi”. Soprattutto lo US Open, dove avrebbe raggiunto la sua prima semifinale in un major.

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Da quella partita, ha spiegato, Berrettini ha tratto indicazioni e lezioni non solo tennistiche. “Vedevo il mio idolo dall'altra parte della rete e non mi riuscivo a concentrare. Ero sopraffatto direi, non lo so. Era così, sono umano, ma la volta successiva quando ho giocato una partita importante ero più pronto. Sapevo cosa sarebbe potuto accadere e non l'ho fatto succedere”.

 

Per il prossimo Wimbledon, dopo il quarto di finale al Roland Garros in cui ha spinto Novak Djokovic sull'orlo di una crisi di nervi, Berrettini si dice molto fiducioso. “So che sto giocando molto bene. Mi sono spinto al massimo, ho giocato tante partite in condizioni diverse. Sono contento del mio stato mentale, mi sento davvero concentrato. Poi, certo, a Wimbledon è tutto diverso. Cambiano le condizioni, si gioca in cinque set e tutti i giocatori sono più motivati quando scendono in campo in uno Slam.

 

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Matteo Berrettini ha un sogno. L'11 giugno, infatti, a Londra si giocano la finale del singolare maschile a Wimbledon e la finale dei campionati europei di calcio a Wembley. Berrettini spera di essere in campo per la prima e di vedere l'Italia impegnata nella seconda . “Spero che riusciremo a completare una doppietta italiana – ha detto Berrettini, con un sorriso -. Sarebbe davvero un giorno storico per tutta la nazione, ma è ancora molto lontano, ci sono tante cose che devono succedere per loro e per me. Vediamo cosa succederà».

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