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Juan Carlos Ferrero ha trionfato due volte nel Principato, nel 2002 e nel 2003. Il secondo trionfo ha anticipato il successo al Roland Garros e l'ascesa al numero 1 ATP. Ha raccontato quelle esperienze a Carlos Alcaraz, che oggi allena. Lo spiega in un video per la serie ATP Uncovered, disponibile su SuperTenniX
di Alessandro Mastroluca | 17 aprile 2022
Juan Carlos Ferrero è tornato a Monte-Carlo da allenatore del diciottenne Carlos Alcaraz, sconfitto da Sebastian Korda in una delle migliori partite viste in questa edizione del primo Masters 1000 sulla terra battuta.
Nel Principato, "Mosquito" ha messo per due volte consecutive il suo nome nell'albo d'oro, nel 2002 e nel 2003, pochi mesi prima di trionfare al Roland Garros e diventare poi numero 1 del mondo.
"L'atmosfera qui è incredibile, non sono tanti i posti nel mondo in cui puoi giocare a tennis e vedere il mare" ha detto in un'intervista per la serie "ATP Uncovered" integralmente disponibile sulla nostra piattaforma digitale SuperTenniX. "Vincere quei titoli è stato davvero speciale, perché ho battuto avversari molto duri sulla terra battuta" ha aggiunto.
Nel 2002, Ferrero ha sconfitto 7-5 6-3 6-4 il campione del 1998 carlos Moya, che aveva eliminato la testa di serie numero 1 Lleyton Hewitt e il russo Marat Safin. "Mosquito" non vinceva un titolo dal successo agli Internazionali BNL d'Italia dell'anno prima. "Faceva molto caldo, c'era un po' di vento e si giocava al meglio dei cinque set - ha ricordato Ferrero - ma sono abituato a giocare in queste condizioni".
Un anno dopo, lo scenario è decisamente diverso. Ferrero elimina tra gli altri Felix Mantilla, Gaston Gaudio e Alberto Martin. In finale a sfidarlo c'è Guillermo Coria, tenace argentino che ha eliminato Moya.
Il giorno della finale, ricorda, "era buio, pioveva. L'inizio del match è stato rinviato e si è deciso di accorciarlo. Non avremmo più giocato al meglio dei cinque set, ma due su tre a causa del cattivo tempo".
Ferrero, che in quel momento è uno dei cinque giocatori in attività ad aver giocato la finale nei tre Masters Series sul rosso (Montecarlo, Roma e Amburgo), non appare granché condizionato. Domina Coria 6-2 6-2 e diventa il primo a trionfare per due anni di fila nel Principato dopo Thomas Muster nel 1995 e 1996. Anche in questo caso, il successo a Monte-Carlo interrompe un lungo digiuno. Il suo ultimo titolo, infatti, risaliva al torneo di Hong Kong del settembre 2002, sette mesi prima. "Fu una partita incredibile, con tanti vincenti e pochi errori" ha ricordato Ferrero.
Di queste sue esperienze ha parlato a lungo con il giovane Alcaraz. "Gli spiego cosa sentissi in quel momento, cosa pensavo prima delle partite importanti - ha concluso -. Cerco di di condividere quelle cose di cui penso avrà più bisogno al momento di scendere in campo".
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