Chiudi

-
Campioni internazionali

Jannik e Matteo verso Torino: l’estate americana sarà fondamentale

Se vorranno riconquistare un posto alle Nitto ATP Finals di Torino, Sinner e Berrettini dovranno inevitabilmente fare bene sul cemento americano, con Montreal, Cincinnati e Us Open importantissimi in ottica Race. I problemi fisici hanno frenato entrambi, ma il calendario è ancora ricco di opportunità

22 luglio 2022

Durante la presentazione ufficiale dell’edizione 2022 delle Nitto ATP Finals, tutti i relatori della conferenza stampa, dal presidente FIT Angelo Binaghi al presidente ATP Andrea Gaudenzi, hanno parlato dell’auspicio di vedere di nuovo a Torino sia Matteo Berrettini sia Jannik Sinner, entrambi in campo nella prima edizione giocata al PalaAlpitour. Averli di nuovo in gara sarebbe un plus importantissimo per l’evento torinese, che dopo il debutto coi fiocchi del 2021 punta a un’edizione ancora migliore, dal 13 al 20 novembre.

Se la Pepperstone ATP Race To Turin chiudesse oggi, sia Matteo sia Jannik sarebbero fuori, lontani dai primi 8 a causa dei ripetuti problemi fisici che li hanno frenati nella prima parte dell’anno. Ma in ottica Torino il bello deve ancora venire, in particolare nella stagione sul cemento americano che fra i Masters 1000 di Montreal e Cincinnati, e quindi lo Us Open, metterà in palio tantissimi punti. Dando uno sguardo alla Race, è facile notare come i due big del tennis tricolore abbiano – per i motivi già citati – giocato meno tornei rispetto alla gran parte degli avversari che li precedono, il che potrebbe tradursi in un vantaggio per i prossimi mesi, in termini di freschezza fisica.

MATTEO BERRETTINI
Attualmente Berrettini si trova al numero 12 della Race, con 1.695 punti, 670 in meno rispetto ai 2.365 del suo amico Felix Auger-Aliassime, al momento ottavo. In realtà, qualora Novak Djokovic dovesse acciuffare la qualificazione per Torino grazie al titolo Slam di Wimbledon (gli basterà conservare un posto fra i primi 20), i posti a disposizione per gli altri diventerebbero sette, ma al momento in termini di punti da raccogliere cambia poco, visto che Rublev (settimo) precede Auger-Aliassime di soli cinque.

Per quanto riguarda Berrettini, il dato che lascia ben sperare è che il gigante laziale si trovi in una buona posizione malgrado sia stato costretto a rinunciare a quattro Masters 1000 su cinque, giocando solamente a Indian Wells (dove peraltro non era al cento per cento), e anche a due tornei del Grande Slam su tre. Significa che quando Matteo gioca ha tranquillamente un rendimento da primi 8 del mondo, ragion per cui il fattore più importante diventerà per lui l’integrità fisica.

Il cemento americano è un’ottima superficie per Berrettini, che in particolare allo Us Open ha sempre trovato un tennis di altissimo livello, con una semifinale (2019) e un quarto di finale (2021) nelle ultime tre apparizioni. In ottica New York, tuttavia, sarà importante conservare un posto fra i primi 16 della classifica (attualmente è numero 14), in modo da evitare i giocatori che lo precedono almeno fino agli ottavi di finale.

La cancellazione del Masters 1000 di Shanghai non è una gran notizia per l’azzurro, che nella sua ultima apparizione in Cina (datata 2019) si regalò la prima semifinale in un Masters 1000, guadagnando punti preziosissimi per conquistare un posto alle ATP Finals di Londra. Tuttavia, anche nel post Us Open il calendario presenta tanti appuntamenti nei quali Matteo ha grandi chance di fare punti, in particolare in due ATP 500 (Tokio o Nur Sultan, quindi Vienna o Basilea), ma volendo anche nei due nuovi tornei ATP 250 di Firenze e Napoli, che potrebbero dare a lui e a Sinner una spinta determinante.

JANNIK SINNER
Sinner invece è numero 16 della Race, con 1.430 punti. È riuscito a prendere parte a tutti gli appuntamenti più importanti, anche se a Indian Wells e Miami ha collezionato altrettanti ritiri. Anche per lui nulla è perduto: non sarà semplice superare i 3.000 punti (soglia ipotetica necessaria per avere chance di qualificazione: nel 2021 Ruud, ottavo, chiuse la sua Race con 3.275 punti), ma Jannik è un altro che negli appuntamenti importanti, quando sta bene, trova sempre il modo di farsi notare.

Nei tre tornei del Grande Slam giocati nel 2022 Jannik ha collezionato due quarti e un ottavo di finale (con infortunio, al Roland Garros contro Andrey Rublev), e può puntare a un risultato ancora migliore allo Us Open. Peccato per l’assenza di punti a Wimbledon: ne avrebbe raccolti 360, recuperando terreno rispetto a numerosi concorrenti.

Anche a Sinner il cemento americano piace eccome, come dimostrato dal successo dello scorso anno nell’ATP 500 di Washington. Come Berrettini, anche l’altoatesino avrà ripetute possibilità di raccogliere punti, anche se sarà fondamentale provare a fare strada negli appuntamenti più importanti, nei quali ogni incontro vinto vale molto di più.

Anche per Jannik potrebbero diventare importanti i tornei di Firenze e Napoli, dove sarebbe uno dei favoriti per il titolo, peraltro in un periodo della stagione che da quando è approdato nel tennis che conta l’ha sempre visto vincere almeno un torneo. Pure per lui, tuttavia, sarà importante l’integrità fisica, visto che nel corso dell’anno si è già dovuto fermare più volte. Se riuscirà a stare bene avrà sicuramente la possibilità di lottare per tornare a Torino, stavolta dalla porta principale.


    Non ci sono commenti
    Loading...