

Dalle iniziative benefiche di Alejandro Davidovich Fokina e Denis Shapovalov alla presenza addirittura nei box durante le partite. La lista dei tennisti amanti di questi amorevoli compagni di vita è lunghissima
27 luglio 2023
Il primo titolo in carriera non si scorda mai. Una verità che vale per tutti e che solitamente si festeggia con le persone più care, quelle che ti hanno aiutato ad arrivare fino a lì e a realizzare un sogno che probabilmente vive dall’infanzia. In Svizzera, precisamente a Gstaad, è arrivato il primo hurrà per Pedro Cachin. Chi lo ha visto, dopo il match-point, correre nel suo angolo, si immaginava certo i tradizionali abbracci a coach, mamma o fidanzata per festeggiare il successo; invece il 28enne argentino, n.49 del ranking Atp, cosa ti combina? Si fa consegnare il suo cane Tango che in tutta risposta lo riempie di baci.
Chi conosce bene il circuito professionistico però sa che il connubio tra tennisti e animali da compagnia non è certo una prerogativa del top 50 sudamericano. Ad esempio, la superstar Serena Williams ha sempre amato viaggiare con i suoi piccoli cagnolini e li portava abitualmente anche in conferenza stampa. Dopo Jackie, Chip e Lauralei, il suo nuovo cagnolino lo ha chiamato Rafa, proprio in onore di Nadal. Nel 2006, nel suo hotel di Roma, fece notizia quando la 23 volte campionessa Slam ordinò il servizio in camera per il suo cane da uno speciale menu per animali domestici e, giudicandolo invitante, decise di fare un assaggio con conseguenze piuttosto spiacevoli… Almeno per lei, mentre il piccolo Chip si racconta abbia gradito molto quel riso con salmone.
E che dire del barboncino Pierre di Novak Djokovic? Il cagnolino è a tutti gli effetti un membro della famiglia del 36enne di Belgrado e c’è chi sostiene che, con le sue feste, il quadrupede riesca sempre a rilassare Nole e a fargli tornare il sorriso.
Diversi anni fa, Andy Murray, alla domanda su chi avrebbe salvato per primo in caso di un incendio domestico, rispose senza esitazioni: “Maggie-May e Rusty”. Un amore sconfinato il suo, tanto che il 36enne scozzese, oggin.42 Atp, “donerà” poi ai suoi due border terrier anche le due preziose medaglie vinte ai giochi olimpici.
Al fascino degli amici a quattro zampe ha ceduto anche sua maestà Roger Federer, che ha aggiunto alla sua numerosa famiglia anche “una palla di pelo”, come lo ha definito lui, forse per rimanere in tema tennistico. Lo svizzero ha ammesso di aver acconsentito alle richieste dei figli ma di essere comunque contentissimo per l’arrivo di Willow.
Sono in effetti molti i campioni sempre più 'pet friendly'. Alexander Zverev aveva scherzato un paio di anni fa sui social presentando il suo nuovo coach: il cane Iovik, un osso duro che aveva accettato l’incarico soltanto in cambio di un ingaggio comprensivo di tre pasti al giorno e otto biscottini extra.
Ma c’è chi si è addirittura spinto oltre, come lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, che ha voluto dedicare un’iniziativa lodevole a favore dei cani abbandonati, aumentati nella sola penisola iberica durante la crisi pandemica del 25%. Un progetto, quello del 24enne di Malaga, n.39 Atp, che mira a raccogliere fondi per finanziare le strutture che si occupano di animali abbandonati e soprattutto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.
Il suo esempio non è passato inosservato e dal Canada un altro collega, Denis Shapovalov, ha replicato con un’iniziativa benefica che permette a cani e gatti abbandonati di trovare un luogo confortevole dove poter essere accuditi e l’ha chiamata ShapoShelter. “Ho sostenuto diversi rifugi nel corso degli anni - ha spiegato il 24enne nato a Tel Aviv in Israele e oggi numero 22 Atp - e io stesso ho molti animali domestici, quindi sono entusiasta di aver creato questa piattaforma online che aiuterà diversi rifugi in tutto il mondo a promuovere i loro animali, sia cani che gatti, e a cercare di aiutarli a trovare nuove case”. Durante il Masters 1000 di Miami, il canadese ha voluto visitare la Humane Society of Greater e per l’occasione si è fatto accompagnare anche da Matteo Berrettini.
Giocatori e pets, un amore infinito
Insomma, la lista dei tennisti amanti di questi amorevoli compagni di vita è lunghissima: dai due labrador di Dominic Thiem a Bruce, lo spettacolare bracco di Ajla Tomljanovic, passando per il pastore cecoslovacco di Stefanos Tsitsipas o ai celebri Quincy e King di Nick Kyrgios che - sono parole sue - “mi fanno sorridere e mi ricordano quanto sono importanti le cose semplici nella vita”.
Chi ha qualche anno in più ricorderà infine il cuore disegnato sulla telecamera da Juan Martin Del Potro dopo aver vinto il torneo di Indian Wells nel 2018. Non era per una fidanzata ma per il suo cane Cesar, morto da poco. “Mi hai accompagnato in questi quasi dieci anni - ha raccontato Delpo - mi hai aspettato con gioia dopo ogni viaggio, mi hai protetto, hai reso felice un'intera famiglia e oggi vai a riposare in pace, lasciando il tuo segno nel mio cuore”. Parole ispirate pronunciate da un ragazzo speciale, amatissimo e, sportivamente parlando, parecchio sfortunato.
Del resto nessuno si stupì quando il leggendario Paul McCartney raccontò che la splendida canzone “Martha”, contenuta nel mitico White Album dei Beatles, era dedicata al suo amatissimo bobtail. Insomma, spesso dietro a un grande fuoriclasse si nasconde un grande cane.
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