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Campioni internazionali

Ferrero avverte Alcaraz: "Il numero 1 non deve smettere di migliorare"

Juan Carlos Ferrero ha tracciato la strada per il 2023. "Alcaraz deve migliorare in tutto" ha spiegato Mosquito

di | 12 dicembre 2022

Il 2023 sarà un anno chiave per Carlos Alcaraz. Lo sa bene anche il suo coach, Juan Carlos Ferrero, convinto che il più giovane numero 1 del mondo nella storia dell'ATP dovrà lavorare ancora più di prima per mantenere il suo status. "L'anno prossimo avrà vent'anni, a quell'età è impossibile essere completi in tutto" ha detto Ferrero a Arab News.

Soprannominato Mosquito, Ferrero è stato numero 1 del mondo per otto settimane e Top 10 per 175. Il campione del Roland Garros 2003 sa bene che arrivare in vetta è solo un capitolo, una parte della storia.

"Non puoi dire a qualcuno che non ha più bisogno di allenarsi visto che è arrivato a occupare il posto di numero 1. Anzi, è l'esatto opposto. Carlos deve continuare a lavorare in tutte le aree in cui ha bisogno di progredire, ed è quello che faremo" ha aggiunto".

Nella lunga intervista ad Arab News, Ferrero ha anche delineato alcune delle aree chiave per lo sviluppo del teenager murciano. "Sul diritto ci sono alcuni piccoli dettagli da sistemare, e lo stesso vale per il rovescio - ha detto -. Naturalmente deve essere più continuo con il servizio e vorrei che fosse ancora più aggressivo in risposta. E dovrebbe pulire un po' il suo gioco a rete".

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Ferrero: Così Alcaraz allena la mente

Oltre alle questioni tecniche, su cui si concentrerà la preparazione invernale, c'è anche l'aspetto mentale da tenere in considerazione. Dopo lo US Open, Alcaraz ha perso quattro delle dieci partite giocate da numero 1 del mondo: due contro Felix Auger-Aliassime, compresa la prima con il nuovo status in Coppa Davis, una contro David Goffin al primo turno dell'ATP 250 di Astana, l'ultima per ritiro contro il futuro campione Holger Rune a Parigi-Bercy. E' a causa di quell'infortunio che Alcaraz ha dovuto saltare le Nitto ATP Finals di Torino e le Davis Cup Finals a  Malaga.

"Dopo lo US Open, non è stato facile per lui adattarsi al nuovo ruolo nel circuito - ha spiegato Ferrero -. Ne abbiamo parlato, di come gestire tutto, ma credo che avesse bisogno di sentirlo, di viverlo. Doveva andare a un torneo e avvertire la pressione di essere numero 1, di giocare partite da numero 1. E a 19 anni non è facile. In questa fase, Carlos sa che deve adattarsi alle situazioni e alle sensazioni. Andrà così almeno fino all'Australian Open perciò Carlos dovrà cercare di essere normale anche se la situazione non lo è".

Da un paio d'anni, per gestire le componenti emotive di una carriera che procede con tempi lontani dalla normalità, Alcaraz ha aggiunto al suo staff, che conta una decina di persone, la psicologa Isabel Balaguer. 

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"Senza di lei non sarei dove sono - diceva Alcaraz a La Razon a fine 2021 -. Mi aiuta a controllare le emozioni in campo, ed è importante in uno sport come il tennis in cui sai che fallirai, perderai, e devi imparare dagli errori".

Alcaraz le parla ogni volta che sente di averne bisogno, mentre i contatti con Ferrero sono regolari, a cadenza settimanale. "Stiamo cercando di gestire insieme tutto il pacchetto - ha concluso Mosquito -, e devo dire che sta andando molto bene".


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