Federer-Nadal, cinque sorprendenti curiosità sulla rivalità che ha fatto storia

La nuova era del tennis ha una data di inizio precisa, il torneo di Wimbledon del 2003. Un giovane Rafa Nadal debuttava in uno Slam, Roger Federer vinceva il suo primo major in finale contro l'australiano Mark Philippoussis. 

Al terzo turno, Federer ha sconfitto Mardy Fish. In tribuna c'era anche Toni Nadal, zio e coach di Rafa. "Ho visto un giocatore incredibile, dalla tecnica splendida" ha detto. Ma Toni individua anche un punto debole nel tennis completo dello svizzero.

"Nei primi anni, ci concentravamo con Rafa sul colpire alto contro il rovescio di Federer perché all'epoca muoveva il polso un po' troppo e aveva più problemi con il top-spin. Tante volte, parlando con Rafael, gli dicevo che Federer non giocava in maniera intelligente con lui. Per me non era abbastanza aggressivo in risposta".

In queste parole c'è il senso di una rivalità che ha cambiato la storia del gioco. Federer e Nadal si sono incrociati 40 volte, 24 le ha vinte Rafa e 16 Roger. 

Nadal è avanti nelle finali (14-10) e negli Slam, 10-4. L'ha battuto sei volte su sei al Roland Garros, ma non si sono mai incontrati allo US Open.

"Quando si è ritirato, ha lasciato il tennis anche una parte di me" ha ammesso Nadal, il rivale che ha convinto Federer a cambiare il suo tennis. Il suo gioco naturale non funzionava abbastanza per batterlo.

Federer-Nadal, la prima rivalità globale nell'era dei social network, ha appassionato e diviso, Tanto è stato detto, scritto, visto. Ma c'è ancora qualche curiosità da scoprire o riscoprire. Ne abbiamo scelte cinque.

Federer-Nadal, il primo incrocio... in doppio

Le 40 sfide in singolare tra Federer e Nadal hanno emozionato generazioni di tifosi. Ma la loro storia, finita con un doppio epocale in Laver Cup, è iniziata in doppio. Contrariamente a quanto successo a Londra, a Indian Wells il 16 marzo 2004 i due erano dalle due parti opposte della rete. Federer giocava con l'amico Yves Allegro, Nadal con il connazionale Tommy Robredo. La coppia spagnola vinse 5-7 6-4 6-3. 

Match point salvati? Una sola volta

Il 14 maggio del 2006 Federer e Nadal giocano la partita che avrebbe potuto cambiare la storia della loro rivalità, almeno sulla terra battuta. E' l'ultima finale al meglio dei cinque set agli Internazionali d'Italia. Federer riesce infatti a comandare il gioco, a imporre il suo tennis, a sfondare con il servizio e il diritto la difesa impressionante di Nadal, che rincorre ogni palla come fosse l’ultima, con la freschezza del teenager in canottiera, idolo dei ragazzini. Federer manca due match point sul 6-5 15-40, in risposta. Ma li manca entrambi, con due errori di diritto. Nadal vincerà  6-7, 7-6(5), 6-4, 2-6, 7-6(5) dopo 5 ore e 6 minuti indimenticabili. Quella finale è anche l'unico "Fedal" in cui il vincitore abbia salvato un match point.

In 40 Federer-Nadal una sola rimonta da 0-2

Tante le battaglie sfiancanti, le sfide concluse al quinto set come la finale del Foro Italico. Ma in quaranta scontri tra Federer e Nadal, o meglio nei diciassette "Fedal" al meglio dei cinque set, si è vista una sola rimonta da uno svantaggio di due set. Non si è verificata negli Slam, ma in occasione della prima vittoria dello svizzero nella finale di Miami del 2005. Federer, che prima di quella partita aveva ribaltato uno 0-2 solo al Roland Garros 2001 contro l'armeno Sargis Sargsian, ha chiuso 26 67(4) 76(5) 63 61.

L'unico Fedal durato meno di un'ora

All'estremo opposto, nella storia di una rivalità scandida dalle partite epiche, si pone la semifinale delle Nitto ATP Finals, nota allora come Tennis Masters Cup del 2007. A Shanghai, lo svizzero ha chiusi 64 61. Dal 4-4 15-30 nel primo set ha infilato un parziale di 20 punti a 1. Nadal ne ha ottenuti solo tre nei primi cinque game del secondo set. La partita si è conclusa in 59 minuti. E' l'unica sfida tra Roger e Rafa che sia durata meno di un'ora.

Federer ha avuto palle break in 39 partite su 40

Il primo Federer-Nadal in singolare si è disputato a Miami nel 2004. Lo spagnolo, allora 17enne, lo domina 63 63 in 69 minuti e diventa il primo mancino dopo Franco Squillari (Sydney 2003) a sconfiggere lo svizzero. Ci è riuscito peraltro senza concedere palle break. Allo svizzero non sarebbe successo mai più di chiudere una partita contro Nadal senza nemmeno una chance per strappargli il servizio.