Chiudi

-
Campioni internazionali

Doping, Majchrczak di nuovo positivo: lo scenario si aggrava

Il polacco Majchrcak è risultato positivo a tre controlli durante i tornei a tre sostanza del gruppo S2 che comprende tra le altre EPO e ormone della crescita. I media polacchi confermano anche un'ulteriore positività a un controllo fuori dalle competizioni. La difesa del numero 77 del mondo

di | 15 dicembre 2022

"Ho una notizia incredibilmente triste e difficile da condividere con voi. Sono risultato positivo a controlli anti-doping a ottobre e novembre 2022". Iniziava così così il messaggio che il polacco Kamil Majchrczak, numero 77 del mondo, ha diffuso sui suoi profili social.

La positività è emersa da controlli effettuati durante tre tornei, l'ATP 250 di Sofia, l'ATP 500 di Tokyo e il Challenger di Sofia disputati tra settembre e ottobre. E non sono le uniche. I media polacchi, infatti, stanno rilanciando quanto anticipato lo scorso 9 novembre, prima ancora che l'International Tennis Integrity Unit rivelasse i tre casi di posititività registrati nei tornei. Majchrczak, infatti, sarebbe risultato positivo anche a un test fuori dalle competizioni della POLADA, l'autorità anti-doping na

Le analisi dell'ITIA hanno fatto emergere la presenza di tre sostanze proibita del gruppo S-2.

In questa categoria rientrano, nella lista delle sostanze vietate dalla WADA, rientrano gli ormoni peptidici, i fattori di crescita e i relativi coprenti. Si tratta di sostanze come l'eritropoietina (EPO) o l'ormone della crescita.

Un campione conteneva il SARM S-22, un modulatore selettivo del recettore degli androgeni che ha effetti anabolici; e un metabolita dell'LGD-4033, il ligandrolo, anche questo sviluppato per sopperire alle carenze muscolari e ha effetti simili a quelli degli steroidi anabolizzanti.

In altri due i test hanno rivelato la presenza, oltre al SARM-22, dei metaboliti degli agonisti del Recettore delta Attivato dal Proliferatore dei Perossisomi (PPAR-delta).

Majchrzak, che ha richiesto le contro-analisi sui campioni raccolti durante i tornei, è risultato positivo a una sostanza della categoria S-2 anche al test della POLADA.

Se la positività fosse confermata, il polacco rischia fino a quattro anni di squalifica, che però può essere ridotta se ad esempio venisse provato l'utilizzo involontario o dovuto a un prodotto contaminato: in questi casi la sanzione arriva fino a due anni. L'involontarietà, ad esempio, è alla base della decisione dell'ITIA, l'International Tennis Integrity Agency, di ridurre a due mesi la squalifica per Fernando Verdasco che ha assunto metilfenidato come farmaco per l‘ADHD ma senza aver rinnovato la richiesta di esenzione terapeutica.

"Non ho mai assunto consapevolmente sostanze proibite - ha scritto Majchrczak nel suo messaggio -. In questo momento non ho idea di cosa sia successo, è questo lo shock più grande. Ho iniziato la battaglia più dura della mia vita, per provare la mia innocenza e tornare allo sport che amo".


Non ci sono commenti
Loading...