Chiudi

-
Campioni internazionali

Addio a Dennis Ralston, campione gentile

Scomparso a 78 anni Dennis Ralston. Statunitense, considerato top 10 tra il 1963 e il 1968, fu uno degli "Handsome Eight", i professionisti che lanciarono il circuito WCT. Ha vinto la Coppa Davis da giocatore e da capitano. Ha conquistato cinque titoli Slam in doppio e allenato Chris Evert per sei anni

di | 07 dicembre 2020

Un campione che ha attraversato da protagonista una delle grandi rivoluzioni del gioco. Un coach da record nel tennis universitario, una guida per Chris Evert, Yannick Noah, Gabriela Sabatini. Dennis Ralston, entrato nel 1983 nella Hall of Fame del tennis, è morto a 78 per un cancro.

Considerato tra i primi dieci giocatori del mondo per cinque anni tra il 1963 e il 1968, in singolare ha raggiunto la finale di Wimbledon del 1966 persa contro Manolo Santana e la semifinale dell'Australian Open 1970.

Ma i suoi principali successi li ha ottenuti in doppio. Nel 1960, ha vinto il titolo a Wimbledon in coppia con il messicano Rafael Osuna, futuro compagno di doppio di Tony Palafox tra i primi maestri di Pete Sampras. Sono diventati allora la seconda coppia più giovane nell'albo d'oro dei Championships.

Ralston ha ottenuto altri tre titoli agli US Championships nel 1961, 1963 e 1964 con Chuck McKinley e il Roland Garros 1966 con Clark Graebner. Quello stesso anno, Ralston ha annunciato il passaggio al professionismo. "Mi offre un futuro - ha detto allora all'Associated Press - mentre il tennis amatoriale negli USA non garantisce niente a un giocatore. E io ho una famiglia". 

E' entrato così a far parte dei cosiddetti "Handsome Eight", i "Magnifici otto" che hanno costituito la base del WCT, circuito di tornei che hanno fatto parte del calendario fino alla creazione dell'ATP Tour nel 1990. Insieme a Ralston, formavano il gruppo degli "Handsome Eight" John Newcombe, Tony Roche, Cliff Drysdale, Earl Buchholtz, Niki Pilic, Roger Taylor e Pierre Barthes. 

Nato il 27 luglio 1942 a Bakersfield, in California, ha dato spesso il meglio di sé nelle competizioni a squadre. Ha guidato i Trojans, il team della University of Southhern California, verso i titoli NCAA dal 1962 al 1964, e la nazionale USA alla conquista della Coppa Davis nel 1962. Ha chiuso la carriera con un record di 576-251 e 41 titoli vinti in singolare, con 125 vittorie e 87 sconfitte in doppio.

Nel 1972, la Federazione USA l'ha scelto come capitano di Coppa Davis, ruolo in cui ha vissuto la contestatissima finale vinta in Romania quell'anno, tra chiamate fin troppo casalinghe e ballboys che si improvvisano massaggiatori per favorire Ion Tiriac.

Resta capitano di Davis fino al 1975 e inaugura così una carriera da allenatore che lo vede per sei anni al fianco di Chris Evert, per tutto il primo periodo della sua rivalità da leggenda con Martina Navratilova.

Ha poi allenato Roscoe Tanner, Noah, Gabriela Sabatini e la squadra di tennis della Southern Methodist University in due periodi tra gli anni Ottanta e Novanta, con il secondo miglior bilancio nella storia del college (290-95).

Maestro di tennis molto apprezzato anche per la sua affabilità e simpatia, ha subito due interventi alle ginocchia alla fine degli anni Novanta. Successivi problemi al piede l'hanno costretto a subire successivamente l'amputazione della gamba sinistra sotto il ginocchio. Ha continuato a giocare i campionati a squadre indossando una protesi, dopo aver superato anche una dipendenza da anti-dolorifici.


    Non ci sono commenti
    Loading...