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Campioni internazionali

Medvedev, nuovo sfogo prima della sconfitta: ''Campo troppo piccolo''

Il numero 3 del mondo si è lamentato per le condizioni del campo Arantxa Sanchez di Madrid durante il derby russo, poi perso, contro Aslan Karatsev. E non si tratta affatto di un caso isolato...

di | 03 maggio 2023

Medvedev discute con il supervisor del Masters 1000 di Madrid (foto Getty Images)

Daniil Medvedev non è nuovo a sfoghi di vario tipo, sia dentro sia fuori dal campo. Dai recenti "campi in terra rossa mascherati da hardcourt" di Indian Wells alle varie polemiche con giudici di sedia, di linea e con il pubblico (sin dallo US Open 2019), il russo è abituato a liberare le sue frustrazioni e a trasformarle in energia extra per raggiungere l'obiettivo.  

Questa volta però, negli ottavi di finale del "Mutua Madrid Open", il numero 3 del ranking non è riuscito a canalizzare la rabbia per centrare la vittoria. É stato infatti il connazionale Aslan Karatsev ad uscire indenne dal campo Arantxa Sanchez della capitale spagnola, giudicato da Medvedev come "troppo piccolo".   

Ci è voluto l'intervento di un supervisor del Masters 1000 madrileño per calmare, nella pausa tra primo e secondo set, l'ira del moscovita che, abituato a giocare sul campo centrale della Caja Magica intitolato a Manolo Santana, si è ritrovato con poco spazio oltre la linea di fondo per rispondere come suo solito da diversi metri di profondità.

Daniil Medvede aizza il pubblico di Madrid dopo aver perso il primo set contro Alexander Shevchenko (foto Getty Images)

Medvedev non ha poi risparmiato critiche al pubblico, verso cui si è lamentato con il giudice di sedia Carlos Bernardes prima di tornare nella propria metà di campo. Un comportamento, da parte sua, già visto nel match precedente vinto in rimonta contro un altro connazionale come Alexander Shevchenko. Atteggiamento che, come in questo caso, non gli ha risparmiato i fischi da parte dei tifosi.    

"Ho maltrattato un po' la mia racchetta dopo il primo set perchè ero rimasto deluso da alcuni errori e hanno iniziato a fischiare. E io ero lì che dicdvo tipo 'sì, dai, facciamolo di nuovo' - aveva dichiarato il russo dopo la vittoria con Shevchenko -. Ma quando giochi un buon punto puoi anche portare il pubblico dalla tua parte".

Poi, sulla situazione che nelle recenti settimane lo sta accomunando ad un altro giocatore beccato dal pubblico come il danese Rune: "Ieri ho visto la partita di Holger senza l'audio, quindi ho pensato che stesse succedendo qualcosa, ma ripeto l'ho vista senza il suono perchè mia figlia dormiva nella stanza accanto. Ho letto che è successo qualcosa ma voglio dire si riduce tutto a se se lo fosse meritato o meno? Non credo che Holger abbia fatto niente ieri. Quindi, sì, è deludente".

"E sì, certo, a volte te lo meriti altre volte no, io probabilmente avendo maltrattato la racchetta me lo sono meritato. Sento come se a volte il pubblico del tennis, per qualche ragione, ma forse anche prima era così, venga a vedere le partite per questa eccitazione. Non appena succede qualcosa, anche se non sanno nemmeno cosa sta succedendo, ti fischiano. Molti giocatori l'hanno sperimentato, anche Novak (Djokovic ndr.). Credo faccia parte del tennis ormai" aveva chiosato il 27enne.

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