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Campioni internazionali

Attento Jannik: il "Demon" innamorato infiamma l'Australia

Alex De Minaur è il 55mo australiano a centrare gli ottavi nello Slam di casa. Sfiderà Sinner. Meno inquieto degli anni passati, quando cambiava look continuamente, ha ufficializzato la relazione con la tennista britannica Katie Boulter

di | 23 gennaio 2022

Galeotto fu Giovanni, il ristorante italiano di George street, a Sydney, nel quale alla fine degli anni Novanta Anibal de Minaur conobbe Esther Roman. Lui, un piccolo imprenditore uruguayano, e lei - un’immigrata spagnola che in quel locale lavorava come cameriera- avrebbero dato alla luce una nidiata di figli. Uno dei quali ieri è diventato il 55mo tennista australiano capace di raggiungere gli ottavi dello Slam di casa.

Che poi Melbourne è casa solo fino ad un certo punto. Trasferitosi in tenera età assieme alla famiglia vicino a Valencia, Alex de Minaur ha sempre tenuto un piede in Europa e uno agli antipodi.

Di australiano ha conservato l’accento, il passaporto sportivo, la stima e la benedizione di Lleyton Hewitt e il sostegno economico della federazione nel momento in cui le cose non sono girate per il verso giusto per Esther e Anibal.

Di spagnolo, soprattutto la base per gli allenamenti e un coach, Adolfo Gutierrez, che tra l’altro l’inglese lo mastica pochino. Alex è l’unico australiano che grida Vamos perché così si esprime, non per moda.

Un’identità divisa che lo ha reso più ricco di buona parte dei suoi colleghi ma anche discretamente inquieto. Al punto che nei primi anni da professionista il suo mental coach gli consigliò di tenere a bada l’ansia e i fantasmi mescolando le carte. Il consiglio era quello di cambiare in continuazione attributi e connotati, per confondere i demoni interiori e per guardarsi con occhi nuovi ogni giorno. Alex raccolse il suggerimento e cominciò a presentarsi ogni giorno in campo in una versione diversa di se stesso: una volta con la testa rasata, una il cappellino alla Pierino, quella dopo con i baffetti.

Anche grazie a quegli stratagemmi, nel 2019 Alex l’australiano, cresciuto ad Alicante e residente alle Bahamas, conquistò tre titoli in tre continenti (Sydney, Atlanta, Zhuhai) e in un quarto raggiunse la finale delle Next Gen di Milano prima di essere strapazzato da Jannik Sinner. Alex l’indemoniato ritroverà proprio l’altoatesino all’alba di domani nell’ottavo di finale che riempirà la Rod Laver arena di fastidiosissimi siuuuum e che potrebbe regalare a Tennis Australia l’aglietto di due rappresentanti ai quarti dell’Happy Slam dopo 17 anni.

Anche per questo la pressione sarà soprattutto sul 22enne eroe dei due mondi, soprannominato Demon perché gli australiani tendono a inciampare sulle vocali, a storpiare i cognomi e ad affibbiare diminutivi (in questo caso se non altro azzeccati) che lo scorso anno ha staccato il piede dall’acceleratore, ha ufficializzato la relazione con la collega britannica Katie Boulter e nel 2022 si è presentato ai nastri di partenza della stagione carico come una molla.

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